Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




Newsweek / Star Wars: la saga continua ma non convince

Raffaele Oriani

 

Newsweek, 17 maggio 1999

Il 19 maggio esce finalmente il primo-ultimo episodio della saga di ‘Guerre stellari’. Newsweek dedica all’evento la copertina e un lungo articolo di riflessione sociologica e artistica. Il vero interrogativo, e se vogliamo la vera notizia, e’ secondo il settimanale perche’, in un mondo che si muove a velocita’ sempre piu’ accelerata, si sia creato un clima da evento attorno ad un film che riprende una storia interrotta da sedici anni. Eppure proprio di evento si tratta: da piu’ di un mese appassionati lucas-maniaci presidiano le sale della prima visione, mentre in America assolutamente nessuno dubita che il film sapra’ ripagare i produttori dell’investimento da 115 milioni di dollari. Un kolossal annunciato, quindi, che pero’ suscita piu’ di qualche riserva: secondo Newsweek ‘The Phantom Menace’ e’ infatti qualitativamente tutt’altro che irreprensibile e, se fara’ sicuramente del bene alle casse dei suoi artefici, rischia di compromettere la fama e la magia di Star Wars. Il problema e’ che questa e’ una storia che non aveva nessun bisogno di essere raccontata, che non dice nulla di nuovo sui personaggi e al limite avrebbe potuto rappresentare un preludio di una ventina di minuti al vero inizio della saga. I venti minuti sono diventati invece un film ad altissima tecnologia e bassissimi livelli emotivi, in cui le scene non vengono sviluppate fino alla fine ma semplicemente abbandonate via via senza alcuna sensibilita’ narrativa, dove anche un giovane talento come Ewan Mc Gregor finisce per fare la figura dell’interprete scipito e dove non basta l’uso massiccio della tecnologia digitale (il 95% delle scene e’ trattato al computer) per ricreare l’atmosfera incantata del vero ‘Star Wars’. Bocciatura completa quindi, se non fosse per la scenografia che, a detta di Newswwek, ha momenti di grande barocchismo futurista sulla scia del miglior ‘Blade Runner’.

Sul Kossovo Newsweek da’ voce a interrogativi ormai generalizzati sul posssibile sbocco della guerra. Si chiede cosa succedera’ ora senza dare risposte univoche e registra con preoccupazione la tensione nei rapporti Washington-Pechino. Nella capitale cinese e in altre citta’ di provincia negli scorsi giorni ci sono stati violenti scontri e attacchi piu’ o meno premeditati e organizzati alle rappresentanze diplomatiche americane. Nel centro meridionale di Chengu si e’ arrivati a bruciare la residenza del console statunitense e la tensione non accenna a placarsi. Le bombe sull’ambasciata cinese a Belgrado non potevano effettivamente arrivare in un momento peggiore: mancava infatti solo il voto cinese nel Consiglio di sicurezza e la risoluzione contro Belgrado sarebbe stata cosa fatta. Ora bisogna ricominciare da capo, con la Cina che probabilmente sapra’ sfruttare sul piano diplomatico lo scacco subito sul piano militare: aumenteranno le pressioni per l’ingresso nell’organizzazione del commercio mondiale e diminuira’ la disponibilita’ di Pechino a contraccambiare con concessioni commerciali e politiche.



homeindice sezionearchivio

Copyright © Caffe' Europa 1999

Home | Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo