Clinton: l’addio infinito di un
          presidente controverso 
           
          
           
         
        Raffaele Oriani  
        
        Newsweek, 26 febbraio 2001  
        
         
        I media americani non riescono davvero a prendere congedo dagli otto
        lunghi anni di presidenza di Bill Clinton. Il nuovo presidente
        repubblicano si e’ ormai insediato da un pezzo, ma la stella mediatica
        resta sempre lui: l’ex presidente piu’ amato ed odiato della recente
        storia americana. Stella mediatica nel bene e nel male, tanto che i
        titoli dei giornali in questi giorni sono tutti per l’ultimo scandalo
        di una presidenza vissuta tutta sotto la luce accecante dei riflettori.
        Questa volta a far discutere sono sulle ultimissime ore trascorse da
        Clinton in una Casa Bianca in cui gia’ cominciavano a farsi vedere i
        primi attendenti del nuovo padrone George Bush Jr. Da una parte l’ex
        presidente e’ infatti accusato di essersi impossessato di una carovana
        di regali che prassi avrebbe voluto si lasciassero alle case e alle
        dimore dello Stato federale; dall’altra gli si rimprovera di aver
        concesso con troppa precipitazione e modalita’ alquanto oscure la
        grazia ad un ricco finanziere di nome Marc Rich, che a quanto pare non
        avrebbe avuto i titoli per godere delle speciali attenzioni dell’uomo
        piu’ potente del pianeta. La faccenda e’ ulteriormente complicata da
        un giallo diplomatico: la grazia infatti sarebbe stata fortissimamente
        voluta dalle lobby israeliane vicine al presidente del Consiglio uscente
        Ehud Barak. Clinton si difende rivendicando il ruolo dello stesso Rich
        nel prosieguo del processo di pace in Medio Oriente, ma il pubblico
        questa volta non sembra intenzionato a schierarsi dalla sua parte: 70%
        sono infatti coloro che ne deplorano il comportamento, non piu’ del
        venti per cento quelli che concordano sulla concessione della grazia.
        Hillary pare sia furiosa per l’ombra che l’ingombrante marito
        continua a gettare sulla sua nuova carriera politica, mentre lo stesso
        Bush sembra non poterne piu’ di un predecessore che oscura
        regolarmente ogni sua mossa di politica interna o internazionale.
        Newsweek ovviamente non lo dice, ma a voler pensare male potrebbe venire
        il sospetto che l’improvvisa e apparentemente inspiegabile prova di
        forza muscolare contro le postazioni irachene non sia stata che un
        maldestro tentativo di accattivarsi l’attenzione dei media. 
         
         
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