Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




Usa 2000: milioni dietro le sbarre


Raffaele Oriani

Newsweek, 13 novembre 2000


Nel numero in edicola in questi giorni Newsweek propone una delle classiche, documentatissime inchieste che caratterizzano da sempre questa gloriosa testata americana. Si parla di prigioni, di delitti e di castighi nell’America della net economy e del lunghissimo miracolo economico dell’era Clinton. Si parla insomma della faccia scura di un’America che affascina e inquieta come un modello e uno spauracchio il mondo intero. Gia’ dall’occhiello si capisce che Newsweek questa volta fa sul serio e non ha solo intenzioni documentarie: propone infatti quasi un modello interpretativo di questi ultimi anni americani, e dopo la fortuna di definizioni quali net, x e y-generation, guarda agli Usa del nuovo millennio azzardando per la prima volta la definizione di ‘jail generation’, ‘generazione carcere’. Di cosa si tratta? Semplicemente del fatto che secondo gli ultimi dati disponibili l’America ha dietro le sbarre due milioni di persone, il solo Texas del candidato presidente Bush ne ha 220.000, la California guida la classifica con 240.000 detenuti (per dare un ordine di grandezza: in tutta Italia i detenuti sono 45.000). Aumentano i tassi di carcerazione su tutti i fronti: su quello giovanile, quello di lungo termine, quello per fatti per droga, soprattutto quello razziale (il carcere statunitense e’ quasi esclusiva riserva per neri e latinos). Per la prima volta gli Stati Uniti hanno recentemente superato anche la Russia quanto a percentuale di carcerati sul totale degli abitanti del paese. Le proporzioni del flagello carcere sono tali che il reportage arriva a mettere in dubbio uno dei vanti dell’Amministrazione Clinton: il piu’ basso tasso di disoccupazione nera da decenni a questa parte. Quanti sarebbero i neri disoccupati - si chiede Newsweek - se non se ne fossero rinschiusi a centinaia di migliaia dietro i portoni delle carceri? Come gia’ sulla pena di morte, la testata d’inchiesta piu’ prestigiosa d’America non si tira indietro e lancia un ben meditato sasso nello stagno del dibattito su criminalita’ e giustizia: non sarebbe il caso -provoca Newsweek- di guardare al Canada che negli ultimi anni ha trasformato le propri carceri da istituti di pena in istituti di recupero, vedendo cosi’ diminuire drasticamente la percentuale dei recidivi? Stiamo attenti, e’ il messaggio finale: per difendere la nostra societa’, rischiamo di indebolirla ulteriormente.


 

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