Raffaele Oriani

Newsweek, 9 ottobre 2000

Newsweek dedica ampio anche se reticente spazio all’escalation di violenza in Medio Oriente. Ampia e’ infatti la corrispondenza da Gerusalemme che ricostruisce gli avvenimenti dalla provocazione di Arik Sharon sulla spianata delle moschee fino alle decine di morti palestinesi di questi ultimi giorni. Reticente e’ invece l’analisi del settimanale americano che invece di puntare decisamente sulle ragioni profonde della violenza e sull’insopportabile bilancio in vite umane degli scontri, preferisce prenderla molto alla larga e raccontarci della lotta interna al Likud per il controllo del partito di opposizione nel momento in cui il governo Barak vede naufragare i suoi piani per una pace equa con i palestinesi. E’ davvero sorprendente vedere una testata sempre cosi’ attenta alla vita vera delle persone e dei popoli concentrare ora l’attenzione sugli intrighi politici che si stanno moltiplicando attorno alla probabile ridiscesa in campo di Bibi Netanyahu. Ma tant’e’: Newsweek ricorda come all’indomani della sconfitta elettorale ad opera dei laburisti l’ex primo ministro israeliano si fosse concesso un lungo ‚time out‘ politico per dedicarsi completamente alle proprie pendenze giudiziarie. La scorsa settimana il procuratore generale di Gerusalemme ha infine deliberato il non luogo a procedere per le accuse di corruzione che sembravano avere pregiudicato le speranze di un ritorno nell’agone politico dell’ex primo ministro. E‘ probabilmente a questo punto che il suo successore alla guida del Likud, il falco Arik Sharon, ha capito che era il momento di agire per attirare su di se‘ quella luce dei riflettori che rischiava invece di spostarsi pericolosamente sul rivale interno. Cosa di meglio che una provocazione clamorosa ai palestinesi e a tutto il mondo arabo? Le cose staranno pure cosi’, ma la consequenzialita‘ dei fatti e‘ davvero solo apparente, e questa volta Newsweek da‘ l’impressione di voler guardare al dramma del Medio Oriente dal buco della serratura: cinquanta e piu‘ palestinesi - e‘ il messaggio - sarebbero morti per una bega interna del Likud. Un messaggio davvero discutibile.