The Economist / In Pakistan un golpe a fin di
bene?
Raffaele Oriani
The Economist, 14 ottobre 1999
Il 12 ottobre scorso in Pakistan un colpo di stato ha sostituito il
governo del premier Nawaz Sharif con una giunta militare capitanata dal generale Pervez
Musharraf. Cose daltri tempi, secondo lEconomist, modalita di presa del
potere cui non si era piu abituati e che riportano alla memoria anni che si pensava
di essersi lasciati alle spalle. Niente di buono, quindi. Eppure
eppure
lEconomist e sorprendentemente tenero con i nuovi potenti di Islamabad e
sospende il giudizio in attesa di vedere in che direzione il nuovo uomo forte
decidera di guidare il paese. Il Pakistan in effetti stava attraversano un periodo
decisamente misero della sua storia: la corruzione dilagante impediva qualsiasi sviluppo
politico ed economico, la tensione tra musulmani sciiti e sunniti era ormai alle stelle e
trovava sempre piu spesso sfogo in battaglie di strada e scontri a fuoco continui; a
occidente lAfghanistan dei talebani minacciava pericolosi contagi fondamentalisti, a
oriente il contenzioso con lIndia per il possesso del Kashmir e
tuttaltro che in via di soluzione. In queste condizioni un colpo di stato puo
non essere la peggiore delle soluzioni, e a confermare questimpressione starebbe la
reazione di sostanziale sostegno da parte di una popolazione tradizionalmente portata a
riversarsi nelle strade per protestare contro le autorita. Le ragioni di questo
consenso vanno, secondo lEconomist, rintracciate nel sostanziale fallimento dei due
governi che hanno avuto le redini del Pakistan in questi ultimi anni: quello di Benazir
Bhutto e quello del premier deposto Sharif. Tre passi sono pero necessari per non
trasformare il rimedio nel peggiore dei mali: unazione di forte contrasto alla
corruzione dilagante (con splendida lapidarieta lEconomist ricorda che
democrazia e onesta vanno di pari passo), dei passi concreti di
conciliazione con lIndia, un rapido ritorno alla democrazia con nuove elezioni e
ritiro dei militari nelle caserme. Se sara in grado di compierli, il nuovo generale
passera alla storia come lunico leader pakistano di questi ultimi decenni che
abbia fatto il bene del suo paese.
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