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The Economist / Iran: studenti in piazza, presidente in
difficolta
Raffaele Oriani
The Economist, 22 luglio 1999
LEconomist dedica copertina e editoriale ai
recenti moti di piazza di Teheran. Lanalisi del settimanale londinese e
estremamente prudente e improntata come dabitudine al realismo piu schietto.
Da una parte quindi un governo che sembra, al di la di qualsiasi facile ironia
voltairiana, davvero il migliore dei governi possibili; dallaltra il
clero conservatore messo leggermente in disparte in questi ultimi anni che continua a
sospettare del presidente eletto Khatami in cui non pochi vedono un pericolosissimo
Gorbaciov iraniano, da unaltra parte ancora gli studenti, che ricordano i loro
predecessori di ventanni fa (quando furono proprio dei moti universitari a decretare
la fine del regime dello scia), ma non sembrano avere obiettivi allaltezza
della rabbia e del coraggio che hanno dimostrato sul campo. Che fare quindi? E
soprattutto, come andra a finire? Secondo lEconomist il pericolo e
lunico risultato del primo grande segno di contestazione della rivoluzione islamica
sia il ritorno allordine su cui conta la parte piu retriva e piu
antioccidentale del paese. Khatami appare oggettivamente in difficolta. Abituato a
muoversi allinterno della cornice rivoluzionaria e a promuovere i propri obiettivi
puntando su vie molto traverse e apparentemente innocue, il presidente e stato
costretto a schierarsi contro i suoi sostenitori e a invocare la repressione di piazza
contro i provocatori. E questo e per lui sicuramente un punto a sfavore.
Daltra parte gli studenti hanno evidenziato necessita e desideri che covano
nel profondo della societa iraniana, della sua crisi economica e della sua impasse
etica e civile. Aprirsi allOccidente? Ormai lAmerica e il grande Satana
solo nei corte dei pasdaran della rivoluzione, mentre per la maggior parte della
popolazione oscilla tra limmagine del nemico e quella del modello. Liberta di
stampa? Il regime in questi anni aveva allentato i cordoni della censura, creando
cosi in bisogno di trasparenza che ora viene messo nuovamente in discussione. La
situazione e davvero complessa e lauspicio dellEconomist e che
alla fine possano prevalere gli studenti non contro ma al fianco di Khatami: per
accompagnare lIran sulla via della liberta e della democrazia.
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