Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




The Economist /La scienza fa il punto. Deludente

 

Raffaele Oriani

The Economist, 8 luglio 1999

L’Economist di questa settimana apre sulla competizione presidenziale del prossimo anno negli Stati Uniti: a piu’ di quattordici mesi dal via i giochi sembrano gia’ fatti perlomeno quanto all’identita’ dei concorrenti in partenza. Le primarie questa volta rischiano infatti di essere una semplice formalita’ per il vice di Clinton Al Gore e per il figlio dell’ultimo presidente repubblicano George Bush Jr. Vista la mancanza di suspence conviene quindi segnalare un argomento meno appariscente ma di indiscutibile spesso: il futuro della scienza. Un articolo e una tabella di dati sugli investimenti pubblici e privati nel settore della ricerca fanno il punto sulla situazione di questa grande benefattrice e grande fonte di rischio per l’umanita’. Pretesto e’ un convegno che a riunito Ha Budapest alla fine di giugno esperti dei campi piu’ disparati per discutere di un tema ambizioso quanto sorprendente: ‘Science for the 21st Century: a New Commitment’. Era ora, commenta l’Economist: si sentiva proprio il bisogno di un punto sul futuro della scienza e sulle possibilita’ che le si aprono di continuare a fungere da motore di progresso e benessere per l’umanita’. Peccato che l’occasione si sia svolta sotto l’egida dell’Unesco e dei suoi apparati burocratici che ne hanno completamente snaturato il senso: secondo il settimanale londinese, che rivela qui la sua natura di foglio liberale-liberista, la scienza infatti e’ ormai impensabile senza tenere conto del fattore economico che la promuove e la condiziona: dal versante pubblico, ma soprattutto da quello privato. Sintomatico del convegno e di una piu’ generale cecita’ degli apparati pubblici di fronte alle nuove sfide del sapere e’ il fatto che solo una delle innumerevoli sessioni dedicate a temi specifici sia stata dedicata ai rapporti con la ‘industry’ e che solo una mezza dozzina dei centocinquanta relatori invitati provenissero dal settore privato. Significativo che l’unico accenno alla biotecnologia ne abbia messo in evidenza i rischi e la pretesa delle aziende private di ‘brevettare la vita’. Significativo del convegno, dell’Unesco, dell’ambiente scientifico e dell’Economist che lo rileva.



homeindice sezionearchivio

Copyright © Caffe' Europa 1999

Home | Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo