Ormai non
ce rivista specializzata in navigazioni multimediali che non abbia dedicato un
servizio di copertina allMP3. La laconicita della sigla sta per Motion Picture
Expert Group -1/Level 3, la vera bestia nera delle case discografiche che grazie a questo
software musicale si vedono bypassare da siti web in cui si vende a bassissimo costo o
addirittura si regala musica di tutti i generi e di tutte le eta, dalla classica
agli ultimissimi successi. Il tentativo delle mayors di bloccare il circuito
semiclandestino con azioni legali e miseramente fallito, tanto che secondo
serchterms.com che conduce ricerche di mercato on-line lMP3 in Rete tira ormai
piu del sesso: cerchi, clicchi e scarichi la canzone del cuore al costo di una
telefonata urbana. LEconomist di questa settimana rileva allora come le case
discografiche si siano finalmente decise a percorrere lunica strada plausibile, la
via tecnologica che porta a sviluppare uno standard informatico alternativo in grado di
rendere desueti i siti di pirateria web. E quanto stanno sviluppando Warner Music,
Sony Music, Universal, Bmg e Emi, i cinque colossi mondiali riuniti nella Secure Digital
Music Initiative (SDMI) che per la fine di giugno dovrebbe licenziare il tanto sospirato
standard a prova di download gratuito. A capo dellimpresa proprio linventore
dellMP3, litaliano Leonardo Chiariglione che rende onore alla nazionale
predilezione per i salti di fronte e giustifica il voltafaccia con scrupoli morali: 'Non
ce lho con la mia creatura, ce lho con luso distorto che ne e
stato fatto'.
Per lEconomist la condotta della guerra balcanica da parte della
Nato e una dimostrazione di confusione strategica, pavidita militare e
incertezza logistica. Bene i cinque punti della capitolazione di Milosevic, male secondo
lEconomist le due condizioni non scritte di cui si parla in questi giorni: il
rifiuto di intervenire con truppe di terra e linclusione surretizia tra gli
obiettivi della guerra della caduta del regime di Belgrado. La Nato non vuole intervenire
con lesercito per timore di vittime nelle sue file, ma questa cautela non giustifica
il prosieguo dei bombardamenti ad oltranza e delle vittime civili che ne derivano.
Dallaltra parte Tony Blair dichiara a chiare lettere che tra gli obiettivi della
guerra ce la caduta di Milosevic; che piu viene attaccato dagli alleati
e piu rafforza il proprio potere interno. A queste incertezze nella conduzione
strategica della guerra si aggiungono esempi di dilettantismo logistico che non ci si
sarebbe aspettati da unorganizzazione potente e collaudata come la Nato: ci sono ad
esempio volute settimane per fare arrivare 24 Apache nelle basi albanesi e lesordio
sul campo dei micidiali elicotteri e stato costellato di incidenti piu o meno
gravi. Che fare quindi? Urgono chiarezza negli obiettivi, disponibilita al
negoziato, accettazione delle possibili vittime nelle proprie file e grande
generosita con i profughi. Quella generosita che secondo lEconomist
proprio il bellicoso gabinetto Blair non ha ancora dimostrato di possedere.