Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




Business Week /Deutsche Bank, il colosso vuole guadagnare di piu’

 

Raffaele Oriani

Business Week, 15 luglio 1999

Rolf E. Breuer e’ il patron indiscusso di Deutsche Bank, un CEO di sessantun anni che ha fretta di lasciare il suo segno nella storia della banca piu’ potente del mondo. Ha ancora tre anni di mandato, a sessantacinque anni raggiungera’ comunque la doratissima ma poco gratificante pensione, non gli resta che agire in fretta per centrare il suo obiettivo strategico: trasformare una classica banca di risparmio e investimento in un’agile corrazzata commerciale capace di occupare le posizioni piu’ remunerative del mercato. Ce la fara’? Business Week nutre seri dubbi, e non per i limiti dell’uomo che, stando alla testimonianza di un banchiere rivale, ‘fa forse troppe cose: da’ quasi l’impressione di essersi sdoppiato e di avere ormai il dono dell’ubiquita’ dei cloni di laboratorio’. Il fatto e’ che la metamorfosi cui punta Breuer ha gia’ scotatto le dita a colossi del credito come le britanniche Barclays Bank e National Westminster Bank, o come la svizzera Ubs che dopo la cura ha dovuto accettare una fusione umiliante. Che le cose non stiano andando per il verso giusto lo dimostra soprattutto il netto ritardo di Deutsche Bank sul fronte delle fusioni e delle acquisizioni: clamorosa e’ stata in questo senso la scelta di Daimler Benz che per la fusione del secolo con la statunitense Chrysler ha scelto di farsi assistere da Goldman Sachs, nonostante proprio Deutsche Bank sia proprietaria del 24 per cento del colosso automobilistico di Stoccarda. Come dire, alla Deutsche sono i primi a non fidarsi di se stessi su un campo tanto remunerativo come le fusioni societarie. Altra nota dolente e’ la reddittivita’ in Borsa, con il titolo che dal 1980 e’ restato al di sotto dell’indice di riferimento tedesco DAX e con la capitalizzazione complessiva scesa all’ottavo posto tra le banche del continente. Di buono c’e’ lo sbarco sul mercato americano con la mega-acquisizione da nove miliardi di dollari di Bankers Trust e c’e’ soprattutto l’intenzione di Rolf Breuer di vincere a tutti i costi questa nuova sfida sui cieli finanziari d’Europa.



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