Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




Business Week /Le nuove frontiere della medicina: geni a cavallo di virus

 

Raffaele Oriani

Business Week, 8 luglio 1999

Questa settimana Business Week si occupa di nuove tecnologie ma per una volta non e’ l’IT ad occupare la scena ma la ricerca sui geni umani e le sue possibili applicazioni in campo medico. Nel servizio di copertina si racconta di una famiglia e di una tecnica che forse potra’ aiutarla prima che una malformazione genetica ereditaria finisca di sterminare tutti i fratelli dell’ultima generazione. La malattia di chiama Anemia Fanconi, la cura per il momento non c’e’, ma se fino a qualche anno fa l’unica strategia poteva essere il conforto al paziente e il blando trattamento dei sintomi, ora e’ iniziata la lotta per riportare ordine nell’organismo malato. In questo come in altri casi al ‘guasto’ genetico deve rispondere una ‘riparazione’ sullo stesso livello, ed e’ per questo che quaranta gruppi di studio in America e in Europa si sono mobilitati per trovare dei vettori capaci di inserire il rimedio nel nucleo del gene impazzito. Il problema del ‘trasporto’ e’ al momento la sfida fondamentale che deve affrontare chi si occupi di genetica a livello medico. Spesso infatti in laboratorio si riescono a produrre farmaci per specifiche patologie, ma poi il loro impiego viene frenato da una complicazione inaggirabile: il principio attivo va inserito direttamente nel nucleo del gene malato che risulta impenetrabile a elementi esterni. A meno che questi elementi non siano agenti patogeni particolarmente robusti, ed e’ probabilmente qui, nelle stasse armi della malattia, che si trova la chiave del problema: il tentativo in corso e’ allora quello di far ‘trasportare’ il farmaco allo stesso virus che si trasformerebbe cosi’ da arma d’offesa in scudo di difesa per l’organismo. I primi risultati sono incoraggianti e Business Week riporta il caso di una bambina di quattro anni condannata da una rarissima malattia ereditaria che da ormai quasi nove anni vive (anche se non guarisce) grazie a continue iniezioni di geni sani trasportati da virus fin dentro il nucleo dei geni malati. Non si puo’ dire se la ragazzina ce la fara’ a diventare donna e non si puo’ dire se vincera’ una battaglia che ci riguarda tutti. Certo e’ che la lotta e’ in corso e non si tratta piu’ di assistere impotenti ad un imprevedibile decorso.



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