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Business Week / Internet: anche i
giocattoli rendono meglio in Rete
Raffaele Oriani
Business Week, 23 giugno 1999
Lansieta
da Internet e esecondo Business Week lultima nata tra le patologie
professionali dei manager americani. Ha colpito nellultimo anno tutti i principali e
piu affermati Ceo del pianeta business e non accenna a diminuire perche se
e chiaro che il futuro sara in parte anche on-line non e chiaro per
colossi della produzione e soprattuttodella distribuzione gia affermati qual e
il modo migliore per fronteggiare le sfide del nuovo mezzo di comunicazionae di scambio
commerciale. Adattare lazienda nel suo complesso o fondare delle sezioni
indipendenti con il compito di internettizzare la produzione della casa-madre? E
questultima ad esempio la strategia seguita dal gifante dei giocattoli Toys R
Us che, dopo anni di dominio incontrastatop con i suoi 1486 punti vendita in giro
per gli States il Natale scorso si e visto improvvisamente insidiare la supremazia
da un nemico invisibile che non scende in campo ma combatte lo stesso con armi
estremamente sofisticate: la catena on-line eToys, nata da pochissimi mesi, era infatti
gia a 7,8 miliardi di vendite contro i 5,6 dellintero sistema Toys R Us.
Questo per esemplificare il pericolo che altri hanno avvertito con lascesa di Amazon
e che i manager americani riassumono in una sola espressione: pericolo estinzione. Toys
R Us e corsa ai ripari fondando un settore internet in sinergia con la
banca di investimenti su Sylicon Valley Benchmark Capital (affare da ottanta milioni di
dollari) e costruendo un nuovo quartier generale in Nord Carolina (dal New Jersey, sede
storica del gruppo). La conversione alleconomia virtuale e insomma secondo il
settimanale economico americano ancora tutta da venire: non e detto che tutti ce la
potranno fare e, lungo la strada, saranno sicuramente molti i monopoli messi in
difficolta da new entry dellultima ora.
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