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americana preoccupata per lo stato delle relazioni sino-statunitensi: Business Week dedica
nel suo ultimo numero un lungo servizio ai danni diplomatici provocati dal bombardamento
dellambasciata di Belgrado e dalla propaganda di Pechino che ha cavalcato invece di
mitigare gli eccessi della piazza. Un ambasciatore sotto assedio, un consolato in fiamme:
cosa si cela dietro la rabbia anti-occidentale di quegli stessi studenti che fino a poco
tempo fa sembravano guardare allAmerica come allincontrastato modello
esistenziale e sociale? Di certo ce che il risentimento e autentico e
diffuso: un professore delluniversita di Pechino dichiara in proposito che
il bombardamento dimostra che e inutile tentare di compiacere gli
americani e conclude che i cinesi sono disgustati. Il sentimento
popolare imputa agli americani non un errore ma una provocazione deliberata, il partito
non puo che seguire la folla e mostrarsi combattivo in una questione che tocca
lorgoglio nazionale, il presidente e il capo del governo sono in evidente imbarazzo
perche avevano puntato le loro migliori carte politiche proprio
sullintegrazione con il mercato e la societa occidentale. Da parte americana
poi ad un primo momento di comprensione e contrizione e succeduta presto
lirritazione per le proteste che non accennano a placarsi. Anche su questo fronte
quindi una crisi, e anche su questo fronte uno stallo: certo e solo che ne gli
americano ne i cinesi possono permettersi un totale collasso diplomatico.
Business Week e preoccupato, molto preoccupato. Per le relazioni
sino-americane, certo, ma soprattutto perche a Roma stanno scomparendo le osterie.
Laltranno pare ne abbiano chiuse 89 e quel che e peggio negli stessi dodici
masi pare che nella capitale abbiano aperto quasi duecento tra pub e fast food. Il
problema e che le trippe alla romana, la coda alla vaccinara e nemmeno i bucatini
allamatriciana sembrano incantare piu i giovani della capitale. Le osterie
vanno deserte e i mc donald si popolano di nuovi clienti, sempre piu giovani. Ma la
colpa e solo della cucina ormai fuori moda? Siamo certi che il servizio non conta
nulla? La giornalista americana e rosa dai dubbi: da una parte la rozzezza dei
camerieri e forse lautentico charme delle osterie del rione Monti o di
Trastevere, dallaltra lo charme si carica a volte di toni troppo brillanti per non
essere insopportabili. Da Augusto a Trastevere, ad esempio, dove se ti cade la forchetta
sul selciato puoi pure chiederne unaltra ma a rischio di sentirti rispondere:
e che, cara, credi di stare al Ritz?. No, non siamo al Ritz, siamo in
unosteria romana e non resta che pulirsi la forchetta, fregarla col tovagliolo,
mangiare e intanto pensare: la prossima volta vado da McDonald.