La Via del Tantra
Andrea Lilli Smith

Esce presso Adelphi a piu di 25 anni dalla prima edizione della
Utet, la nuova traduzione di uno dei testi piu importanti del tantrismo sivaita. Il
"Tantraloka" Luce dei Tantra - di Abhinavagupta, grande sistematore e
poligrafo del pensiero tantrico sivaita del Kashmir, regione che come altre zone di
confine lAssam ed il Bengala - conobbe meno linfluenza brahmanica e
conservo traccia delle tradizioni e dei culti autoctoni di cui il tantrismo si
nutri. Vissuto nel X XI secolo, Abhinavagupta si ricollega a quel filone del
pensiero indiano che in opposizione alle scuole ortodosse come quella buddista o
jainista - trova le sue radici non nei testi sacri piu conosciuti, i Veda
dellIndia arya, ma nei cosiddetti Agama. Gli Agama, rappresentano per questa scuola
di pensiero la rivelazione di Siva, una rivelazione che non conosce divisioni fra le
caste, ma guida lindividuo verso la ricongiunzione con quella parte del divino che
è in ognuno.
Dotati di una forte carica "sovversiva" per la loro origine
da un mondo dravidico (i popoli dravidici sono considerati gli abitanti autoctoni della
zona indiana prima delle invasioni di nuove culture che ebbero nei Veda la loro base
fondante), denso di vitalità primitiva, questi testi hanno nella figura del dio il centro
della loro rivelazione. Ma un dio visto nella sua personificazione piu terribile.
Quella ad esempio, di Rudra il cacciatore, divinità carica di una simbologia pre-cosmica
a causa del suo porsi fuori dalla cultura, nella foresta, ambiente carico di pericoli e di
paure ataviche per la comunita degli uomini. Fra le grandi figure che codificarono
il sistema sivaita è appunto Abhinavagupta. Questa bella edizione Adelphi ci è
riproposta nella traduzione di Raniero Gnoli, docente di Indologia presso lIstituto
di Orientalistica della Sapienza e allievo di Giuseppe Tucci, uno dei padri nobili degli
Studi Orientali del mondo moderno. Alla luce degli ultimi studi svolti su una materia
complessa come il tantrismo, Gnoli ci accompagna nella scoperta di un testo difficile e
multiforme, in una traduzione complessa del Tantraloka che è unica e non ha paralleli
negli studi europei. Liniziazione, la gestualita, il rito ed il suo
svolgimento, la recitazione dei mantra adeguati e lutilizzo del mandala come centro
del rito stesso; lutilizzo del simbolo sacro del dio, il lingam e la sua
associazione ed unione con la yoni, simbolo del principio vitale femminile, la Shakti.
Attraverso vari livelli di iniziazione, ladepto comprendera di vivere in una
realta piu complessa di quanto credesse, in cui lenergia divina permea
ogni elemento di quel mondo dei sensi cosi attraente che il mondo vedico rifiutava.
Ogni aspetto di questa realta, dal piu umile al piu sgradevole,
attraverso ogni forma di bene e male, si dimostra come un volto della divinita, la
cui unicita e spesso riassunta nellunione assoluta delle
diversita, rappresentate attraverso lunione sessuale fra il dio (Siva) e la
dea (Shakti).Ed è anche attraverso la sperimentazione di pratiche sessuali che in alcuni
ambienti tantrici rimangono nella pura forma metaforica, ma in altri possono divenire
estreme e repulsive (rituali con cadaveri o uccisioni), che ladepto prende coscienza
che la salvezza passa attraverso la sperimentazione dei due poli vitali. Perche è
solo attraverso la conoscenza di entrambi che si raggiunge una dimensione ulteriore
personificata nella divinita. E se laspetto sessuale sembra esser il lato che
maggiormente "intriga" un occidente sempre alla ricerca di tali aspetti nelle
altre culture, è innegabile che nel complesso, rituali quali il maithuna, la ritenzione
del seme delluomo nellorgasmo, rappresentino punti fondanti che sono tesi a
rivelare il distacco delluomo dalla procreazione e quindi la natura superiore del
rapporto fra divinità e shakti, al fine di riassorbire le distinzioni che la realtà
ingenera. Questo e molto di piu dice il testo di Abhinavagupta. Che afferma
quellidentità tra anima individuale ed anima universale resa raggiungibile tramite
la corretta unione dei due principi vitali maschile e femminile che permette di squarciare
il velo di Maya, lillusione. Principio questultimo sommamente negativo nel
mondo vedico ma che nel pensiero sivaita assume valenze e significati completamente
diversi. E lautore del Tantraloka sembra dirci proprio questo: la "Luce dei
Tantra" puo guidare lindividuo al ricongiungimento con la verità
suprema, attraverso quel dio Siva, che nel suo motivo iconografico piu noto,
la danza crea, distrugge e riplasma la realtà, sottomettendo ai suoi piedi,
lignoranza del mondo.
Per saperne di piu
Giuseppe Tucci - Storia della Filosofia Indiana TEA ed.
Heinrich Zimmer - Miti e Simboli dell India - Adelphi ed.
Madeleine Biardeau - LInduismo Mondadori ed.
W. D. OFlaherty Miti dellInduismo TEA ed.
Filoramo Massenzio Raveri -Scarpi -Manuale di Storia delle
Religioni Laterza ed.
M. e J. Stutley - Dizionario dellInduismo Ubaldini ed.
Alain Danielou - Siva e Dioniso Ubaldini ed.
G. Filoramo Dizionario delle Religioni
Sulla Rete
Hindu Tantrik Homepage
Notevoli i contenuti di questo sito in inglese anche se leggermene faticoso per luso
di frames.
DSO - Universita La Sapienza dir Roma -
Dipartimento di Studi Orientali
http://pop.let.uniroma1.it/DSO/
links/00link04.htm
http://pop.let.uniroma1.it/DSO/
links/dsolink.htm
Fa piacere trovare sulla rete siti italiani
cosi ben realizzati. Soprattutto se, come in questo caso, divengono anche un utile
strumento di servizio Accurata anche la realizzazione grafica. Come trovare un sito
italiano che vi possa fare veramente felici.
Shaivism
Page
Home page dedicata allo sivaismo. Interessante
Ramanata Swami
Immagini del tempio di Ramanatha Swami nella citta di Rameshwaram, la
"citta di Rama".
Indian
Temple Architecture
Sito dedicato allarchitettura dei templi hindu. Bellissime le immagini e buono il
materiale consultabile.
Hindu
images
Bella raccolta di immagini delle innumerevoli divinità indiane.
Links to Related Sites
Raccolta di collegamenti a risorse Internet. Tutte quello che vorreste
sapere sul mondo indiano, la sua cultura e le sue religioni.
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