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Itinerari letterari/Arundhati Roy e Vikram Chandra


Andrea Lilli Smith

 

 

"Nelle sue parole l’eco del Mahabharata".

"Nulla di meglio dai tempi di Midnight children di Salman Rushdie".

 

Confronti impegnativi per le opere prime di due scrittori trentottenni uniti dalla comune provenienza geografica. E se per Vikram Chandra l’entusiasmo della critica mondiale ed il paragone lusinghiero con la "summa " letteraria della cultura indiana per il suo primo libro "Terra Rossa e Pioggia scrosciante", da poco pubblicato in Italia dalla Instar, e’ stato confermato dal successivo "Love and Longing in Bombay" inedito da noi, per Arundhati Roy il clamore suscitato nel suo paese da "Il dio delle piccole cose " (The God of small things), ha finito per creare intorno alla giovane scrittrice del Kerala un’attenzione quasi morbosa per le vicende personali presenti in trasparenza nella sua opera prima.

 

Nata nel 1961 in un piccolo paese dell’India del Sud, la Roy ha sperimentato sulla sua pelle, le contraddizioni di un paese proiettato nel futuro da un’industrializzazione selvaggia ma con una societa’ civile che convive tutt’oggi con la struttura millenaria delle caste. Figlia di un piantatore di te’ indù e con una madre di religione cattolica impegnata nel sociale, convivra’ fin da piccola con la scissione provocatale dalla rottura traumatica del loro matrimonio. "Fin da piccola non ho mai contato su nessun altro eccetto me stessa".

Una personalita’ complessa quella di Arundhati Roy. O un tipo difficile come si sarebbe detto in altri tempi: abbandona giovanissima la casa materna, vive per un periodo come una squatter con interessi che non vanno molto aldila’ del procurarsi la birra con cui passare la serata, si sposa giovanissima senza peraltro mai preoccuparsi della validita’ civile del matrimonio. "C’era troppa fila quel giorno all’ufficio di registrazione, ci siamo detti: be’ ci torneremo in seguito".

Laureata in architettura, la sua giovane carriera si e’ divisa fra diverse esperienze tra cui quella di sceneggiatrice televisiva per Channel Four. Ma il vero crack per la Roy e’ l’incontro con Pankaj Mishra che cambia realmente la sua vita. Arundhati sottopone, infatti, il libro cui sta lavorando a Mishra responsabile per l’India della Harper Collins: sara’ una vera folgorazione. Da quel momento si scatenera’ la caccia ai diritti internazionali del suo libro fra la Transworld, la Harper Collins e la Jonatan Cape a suon di sterline e soprattutto di colpi bassi, che porteranno la giovane scrittrice indiana a cedere i diritti di pubblicazione a quest’ultima per mezzo milione di sterline.

Nonostante alcuni dubbi iniziali sulle possibilita’ del libro di affrontare il mercato americano, il successo che proprio in questo paese assumera’ dimensioni incredibili, fara’ da battistrada al piu’ ampio riconoscimento internazionale che culminera’ nel prestigioso Booker prize del 1997, premio assegnato alla migliore opera di autore del Regno Unito o del Commonwealth Britannico.

Il suo "Il dio delle piccole cose" ripercorre attraverso gli occhi di due gemelli Estha e Rahel, maschio e femmina, la vita in un piccolo paese dell’India del Sud, nello stato del Kerala nel 1969.

L’amore fra la bellissima madre Amnu e l’intoccabile Velutha, l’ostilita’ di un mondo che divide la sua affettivita' sulla base dell’appartenenza di casta e dai cui obblighi sociali non e’ possibile derogare, tutta una societa’ vista attraverso gli occhi e una lingua, l’inglese, distorta e riplasmata dai bambini che la parlano, rendono questo romanzo un libro di rara intensita’.

E Vikram Chandra? Nasce nel 1961 a Delhi da una famiglia benestante. Sembra assumere nel dna la passione materna per la scrittura, sostanziata nel lavoro di sceneggiatrice per il cinema indiano che svolge con buon successo. "Non ricordo un giorno in cui sia stata senza scrivere qualcosa" dice. Profondamente affascinato dal mondo dell’informatica, trova il suo primo lavoro proprio in questo settore. Ma la forza di una tradizione onnipresente sembra premere comunque su di lui: " Terra Rossa e Pioggia scrosciante" rappresenta un impegno lungo sei anni per un viaggio fantastico attraverso un mondo moderno, trasfigurato nella cultura induista.

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Stupenda la forza narrativa del testo che naviga attraverso decine di storie racchiuse l’un l’altra come in matrioske sempre piu’ piccole e di significato sempre diverso. Dal titolo che si ricollega ad un poema di un poeta Tamil del quarto secolo, Chandra avvolge il lettore in una grande tela multicolore per dipanarla, poi, nella parte di mondo in cui l’autore vive ora, gli Stati Uniti. Ed ecco allora che usando un artifizio atipico per la letteratura dei nostri giorni, degno della Sheradzade delle mille ed una notte, vediamo un mondo incredibile prendere vita: Parasher, lo spirito di un bramino, reincarnato nel corpo di una scimmia morente contrattera’ con Yama, dio della morte, il suo passaggio per l’immortalita’ ad una precisa condizione. Dovra’ tenere avvinti i suoi ascoltatori in un interminabile alternarsi di storie affascinanti. In questo epico tentativo di sfuggire al suo destino attraverso la parola, potra’ avvalersi però dell’aiuto di dei - come Hanuman e Ganesha - e uomini - Abhai, il ragazzo che lo ha ferito nella forma di scimmia - in un viaggio che esplorera’ tutte le pieghe di un mondo fantastico e multicolore come le frange delle sari che illustrano le pagine della bella edizione italiana.

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Arundhati Roy e Vikram Chandra, uniti dal successo letterario internazionale non potrebbero essere più diversi nella vita.
Impegnatissima nella difesa dei diritti delle donne indiane dalle costrizioni che i fondamentalismi induista e musulmano vorrebbero introdurre, la Roy e’ al centro di diverse cause intentatele anche per i contenuti del suo libro piu’ famoso, ritenuto in ambienti religiosi intollerabilmente immorale. I suoi articoli contro i test atomici effettuati dal suo Paese, non hanno contribuito a farne una figura amata dal potere indiano.
Arundhati Roy ha detto in una recente intervista: " Dopo Salman Rushdie non dobbiamo piu’ fare piroette o giochi di prestigio per farci conoscere. E’ sufficiente ora, parlare di noi stessi e del nostro paese."

Vikram Chandra vive fra Washington e New Delhi e stupi’ il suo editore con la richiesta di pubblicare il suo indirizzo di posta elettronica sulla prima di copertina. Migliaia di lettere cominciarono ad affluirvi, da ammiratori incuriositi dalla possibilita’ di avvicinare per la prima volta personalmente uno scrittore. Anche nella edizione italiana e’ stata riproposta questa particolarita’ e chi volesse potra’ contattarlo direttamente. (vchandra@mindspring.com). Ama la comunicazione in tutte le sue forme e come lui stesso ha confermato in lunghe chiacchierate in chat con i suoi ammiratori, adora la Rete.

Per tornare infine ai loro libri, a chi intendesse seguire le gesta dei gemelli del Kerala ma soprattutto del bramino Parasher nella sua lotta eterna con Yama un solo consiglio: assaporatene le pagine con calma e gustatene gli intrecci narrativi. O potreste ritrovarvi un bel giorno come quel bambino che dopo aver ascoltato in una interminabile seduta l’intero Ramayana, interrogo’ alla fine frastornato il padre chiedendo: " Padre, chi era Rama?"

 

 

Per conoscere Arundhati Roy

The Arundhati Roy Web
Informazioni e links sull’autrice di "The God of Small Things". (ing)

Arundhati Roy on India’s Nuclear tests
La posizione di Arundhati Roy sui test atomici indiani. (ing)

Arundhati Roy
Profilo biografico della scrittrice del Kerala ed un estratto dal suo libro piu’ recente. (ing)

WordsWorth Books: Interview with Arundhati Roy
Intervista con la giovane scrittrice indiana (ing)

SAWNET; South Asian Women's NETwork
Le donne in Asia: le loro culture, il loro pensiero

Il sistema delle caste in "The God of Small Things"
Che cos’e’ il sistema delle caste. In che modo e’ presente nella struttura di "Il Dio delle piccole cose"? Ecco la risposta in quest’interessante articolo. (ing)

 

 

Per conoscere Vikram Chandra:

Vikram Chandra
Breve biografia dell’autore di "Red earth and pouring rain". (ing)

INDOlink Book: Red Earth and Pouring Rain
Recensione di "Terra Rossa e pioggia scrosciante" del network INDOlink. (ing)

WordsWorth Books: Vikram Chandra
Intervista con l’autore dell’inedito (in Italia) " Love and Longing in Bombay". (ing)

South Asian CyberCafé
Dove potrete verificare di persona, la passione di Chandra per la Rete
Risposte dello scrittore ai suoi fans e possibilita’ di collegarsi in chat. (ing)

Salon: Vikram Chandra
Intervista di Salon con l’autore del "piccolo Mahabharata". (ing)

 


Archivio libri

 


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