Segnalazione/Baciccio un anno
dopo
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Le ragioni di una mostra
Riceviamo e pubblichiamo:
Ad un anno dal grande successo di critica e di pubblico riscosso dalla
prima mostra monografica su Giovan Battista Gaulli detto “Il Baciccio”
(1639 - 1709) tenutasi nello splendido Palazzo Chigi di Ariccia tra il
dicembre 1999 ed il marzo 2000, il Comune di Ariccia presenta la mostra “Baciccio
un anno dopo - La Collezione Chigi, restauri e nuove scoperte. Omaggio a
Beatrice Canestro Chiovenda”.

L’esposizione, curata da Maurizio Fagiolo dell’Arco e Francesco
Petrucci, vuole proporre all’attenzione del pubblico e degli studiosi
ulteriori opere inedite, nuove acquisizioni critiche emerse proprio a
seguito della rassegna di un anno fa dopo il confronto dei tanti dipinti
esposti e la revisione di alcuni giudizi espressi nel catalogo.
La mostra “Baciccio un anno dopo - La Collezione Chigi, restauri e
nuove scoperte. Omaggio a Beatrice Canestro Chiovenda” celebra tre
eventi: il restauro della pala della chiesa di Sant’Agostino ad Ascoli
Piceno, la presentazione di quadri inediti riscoperti nei diversi campi
della pittura del Baciccio, l’omaggio a Beatrice Canestro Chiovenda,
uno dei più grandi studiosi del Baciccio che ha raggiunto un secolo di
vita. L’obiettivo è proporre un ulteriore sguardo storico-critico
sull’opera del pittore genovese che volle essere romano prima sotto l’ala
del Bernini e poi da caposcuola.

LA MOSTRA
Il restauro de La Morte di San Francesco Saverio
La pala della chiesa di Sant’Agostino ad Ascoli Piceno, totalmente
finanziato dal Comune di Ariccia, è uno dei capolavori del Baciccio
già presentato alla mostra precedente ingiallito e poco leggibile non
avendo mai subito alcun intervento. L’eccezionale restauro ha fatto
emergere risultati sorprendenti ed inattesi. La pulitura eseguita da
Livio Jacuitti ha restituito il dipinto alle altissime qualità
pittoriche originarie, rivelando levigatezza di materia, luminosità e
delicatezza di toni che ne fanno un’opera di spirito settecentesco. Il
restauro diventa così quasi un modo per riscrivere un capitolo di
storia dell’arte.
QUADRI INEDITI
Il Ritratto. E’ l’attività ritrattistica a rendere
famoso il Baciccio. Lo stesso Gian Lorenzo Bernini apprezzava la
capacità dell’artista di trasformare in pittura i propri busti
scolpiti. In mostra si propone un nuovo autoritratto riscoperto nel
Palazzo Reale di Genova, di tono apertamente berniniano. Viene
presentato un nuovo ritratto del Bernini, disegnato dal Gaulli,
ritrovato nelle raccolte del Palazzo Rosso di Genova. Tra i ritratti di
cardinali si potrà ammirare quello inedito del cardinal Giovan
Francesco Negrone, prima committente poi acerrimo nemico del Gaulli, con
il quale, forse per dissidi di natura economica, l’artista ebbe un
tormentato rapporto di lavoro.
Quadri da cavalletto. E’ eccezionalmente esposto un Gesù
Bambino proveniente dai depositi del Palazzo Rosso di Genova. Il
recente restauro consente di restituire l’opera all’attività
giovanile del Baciccio. Si può osservare anche un inedito Noli me
tangere appartenuto sempre al cardinal Negrone.
Modelli e bozzetti. La mostra propone una memoria della pala
di Santa Maria del Carmine di Fermo, raffigurante l’Adorazione dei
pastori.

IL CATALOGO
Nel catalogo, edito da Skira, il testo introduttivo di Maurizio Fagiolo
dell’Arco e Francesco Petrucci esamina i dipinti esposti nella mostra
precedente aggiungendo nuovi dati di carattere filologico e critico. Le
schede delle nuove opere sono redatte, oltre che dai curatori, da Piero
Boccardo, Luca Leoncini, Vittorio Sgarbi e Simonetta Prosperi Valenti
Rodinò.
Sede: Palazzo Chigi in Ariccia - P.zza di Corte, 14 - 00040
Ariccia (Roma)
Date': 25 marzo - 27 maggio 2001
Orario: 10.00-19.00, chiuso il lunedì; orario della biglietteria
9.30-18.30
Costo del biglietto: L. 12.000 intero - L. 8.000 ridotto. Visite
guidate su prenotazione
Segreteria Organizzativa: Franco Di Felice, tel. 06/9330053; fax
06/9330988 palazzochigi@pcg.it
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