Cosmesi/Italiani, ovvero 13 mila miliardi di
vanita' Nicoletta Perfetti
Diego Dalla Palma esorta: "Uomini, dimenticatevi il mito dell'uomo
che non deve chiedere mai". A giudicare dai miliardi spesi in cosmesi maschile lo
scorso anno , (ben 462, rispetto ai 252 nel '97)) l'uomo italiano si posiziona tra i più
attenti alla cura della propria immagine. I dati sono stati forniti dalla UNIPRO
(L'associazione italiana delle industrie cosmetiche) in occasione della 32° edizione del
Cosmoprof , salone internazionale della profumeria e della cosmesi, tenutosi nei giorni
scorsi presso i padiglioni fieristici bolognesi :63.907 mq di superficie espositiva e 1553
espositori provenienti da ogni parte del globo. Tutto quanto c'è da sapere per la cura
del corpo, dall'hair-styling al maquillage, dai profumi ai trattamenti snellenti,
riducenti, leviganti, opacizzanti, lucidanti, abbronzanti, sbiancanti, anticellulite,
antidiqua ed antidilà. L'imperativo è: "belli fuori". Con tutte le sue
varianti: "non esistono donne (uomini) brutti ma solo donne trascurate",
"la bellezza viene da dentro ma se si è belli anche fuori è meglio". Gli
italiani lo sanno bene: 12.400 miliardi spesi nel '98, con un aumento dei consumi pari al
6,1%, circa 220 mila lire procapite. Gli incrementi di consumo più rilevanti si sono
distribuiti nei prodotti del trucco per gli occhi (14,6%), nei prodotti per il viso
(8,3%), in quelli per il trucco viso (8,5%) , nella profumeria alcolica (6,6%) e nei
trattamenti pressi gli istituti di bellezza ed estetiste (9,5%). Consoliamoci, non siamo
certo l'unico popolo edonista.: la crescita dei consumi si ritrova anche nel resto
d'Europa con un + 7,7% in Francia, + 6,7% nel Regno Unito, +10,8% in Spagna. Il mercato
dell'Unione Europea ha assorbito quasi 900.000 miliardi di prodotti cosmetici e per
l'igiene della persona.

In testa alla classifica italiana , neanche fosse un gioco di parole,
sono i prodotti per capelli: 1861 miliardi volati nel '98. A seguire quelli per il corpo
(1503) e per il viso (1402). Insomma, ci trattiamo bene. Dopo aver conquistato il mercato
maschile, ora l'industria cosmetica punta sulle ragazzine, accorse in massa al Cosmoprof,
pronte ad acquistare tutto ciò che brilla:lacche, gommine e rossetti. Difficile trovarne
una tredicenne che non abbia almeno una ciocca colorata, o rossetto sulle labbra.
Rappresentano il target del 2000. Tra un mare di proposte, inebrianti profumi,
marchingegni che sembrano usciti direttamente da un laboratorio della Nasa, come
orientarsi per capire cosa "è di moda" per la prossima stagione? Impresa quasi
disperata ma non impossibile perché -rassicurano gli operatori del settore- esistono sì
le tendenze , ma è anche vero che ogni donna alla fin fine si crea il proprio look.
Dunque. Le tendenze. Pare ci sia un ritorno alla grande dell'ombretto, meglio se
metalizzato, ma senza l'effetto bambola. Molto molto rimmel , e su questo sono tutti
d'accordo. Come per le labbra: rigorosamente lucide e mai sottolineate. Sui colori è
meglio non dire , perché non basterebbero quelli dell'arcobaleno, arcobaleno
personalizzato da ogni casa produttrice. Le tonalità del fucsia sembrano comunque
riscuotere particolare gradimento. Un must è senz'altro il " niente
mascheroni". Che trucco sia, ma non pesante. Completamente out quindi, le
artificiosissime abbronzate, ghepardate e con airbag dentale sottolineato. I capelli:
lunghi e diritti, o lunghi ma con ricciolo naturale. Il corto deve essere invece a
caschetto con taglio sfilacciato.

Per quanto riguarda la cura del corpo c'è solo l'imbarazzo della
scelta: sono talmente tanti i macchinari, gli strumenti, gli elettrostimolatori, le
piastre, le bende, le pinze , le tute per ridurre, levigare, depilare, drenare, tonificare
che non basterebbe il +42,75% dello spazio fieristico (12.000 mq) dedicato all'estetica
professionale per descriverli. Negli USA stanno affermandosi comunque le day beauty farm,
centri di bellezza cittadini da frequentare per un paio d'ore al giorno . Il vantaggio è
che ci sì può dedicare ai trattamenti senza doversi trasferire in qualche amena
località per la più classica settimana . L'Italia sembra andare invece verso la cura del
corpo in formato domestico:dalle poltrone shiatzu, al bagno turco portatile, alle
macchinette per l'elettrostimolazione. Novità anche dai profumi: da mangiare. Fragranze
al cioccolato, caffè e latte cotto per l'uomo, ambra e vaniglia per la donna. I bambini
possono ancora non preoccuparsi, per poco, delle tendenze modaiole. Dopo aver convinto
"l'uomo che non deve chiedere mai", dopo aver agganciato le tredicenni,
l'industria cosmetica strizza l'occhio ai più piccini con il Premio internazionale
Cosmopack 2000 destinato a chi progetta confezioni destinate ai cosmetici per bambini
dagli 8 ai 12 anni, " con forme e materiali che oltre alla funzione ludica possano
assolvere anche una funzione educativa suggerendo un corretto utilizzo del prodotto".
Un esempio? La saponetta della Chicco con sorpresa: più il bimbo la usa, prima arriva
alla sorpresa. Magari lasciandola comodamente sotto il getto d'acqua mentre fa i compiti.
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