"Pietà, portaci fuori da qui": i padiglioni
auricolari non ne vogliono più sapere di viaggiare per i padiglioni della Fiera di Rimini
in occasione del "Nightwave 1999, rassegna ed eventi di musica tendenze e club
culture"e del "Sib, salone della creatività legata ai locali di
intrattenimento". Il che, tradotto in soldoni, significa:tutto ciò che fa tendenza
per il popolo della notte. Tendenzialmente under quaranta. Bah. La techno-culture,
l'house, la progressive, la trance, con specie, sottospecie e derivati, staranno pure
tramontando, (così dicono gli operatori del settore) ma non ci si spiega allora perché
gli stand più affolati siano proprio quelli che pompano. E pompano. Bah. Forse sarà per
le immancabili cubiste. 78.651 visitatori a conferma della continua crescita della
manifestazione (nel '98 erano stai 57.334). 200 aziende presenti su 25.000 mq per testare
e lanciare prodotti ed idee: musiche, mode, tecnologie, motori, food & beverage,
cosmetica e media indirizzati al mercato giovanile. A dire il vero parrebbe un cane che si
morde la coda: i giovani arrivano a Rimini per capire cosa va di moda, gli istituti di
ricerca, gli operatori della notte , i professionisti dell'intrattenimento, gli
imprenditori , cercano di capire, o carpire, cosa vuole l'under forty. E poi ancora radio,
tv che propongono concerti live, personaggi televisivi, sfilate di moda e chi più ne ha
più ne metta. Insomma, un filo conduttore non esiste. Dicevamo che la musica rompitimpani
pare, stando alle cifre fornite dal Sib, destinata ad un ulteriore ridimensionamento,
proprio come le discoteche (erano 5.000 nel '94, oggi 3.400). Tutti concordi nel dire che
il futuro è nei locali che non siano solo da ballo ma piuttosto anche "luoghi di
vario intrattenimento":dalla sala biliardo ai videogiochi, dagli angoli di
decantazione a quelli per mostre. Bandito il trash. Ormai quasi scomparso anche il filone
musicale new-age, a favore di ritmi tribali . Bene anche i musicals adattati per le disco,
l'hip hop ed in generale tutta la musica suonata dal vivo.

La parola d'ordine nell'allestimento dei locali pare essere
"ritorno alla natura". Legno, acciaio, pietre, cotone e canapa. Così come
sembra proseguire il trend positivo di tutte le sostanze naturali, guaranà in testa. Se
la musica newage sembra già un ricordo, lo stesso non può dirsi di tutto ciò che viene
dall'oriente, magari opportunamente occidentalizzato. Ecco allora che in due minuti ti
fotografano l'aura e per poche lire:lo stesso "scherzetto" costava un paio di
milioni solo qualche anno fa. Vero, non vero? Bah. In fin dei conti che male c'è nel
farsi appiccicare qualche sensore, guardare nell'obiettivo e tornare a casa con qualche
colore in più intorno alla testolina? E poi ancora massaggi ayurvedici, cromoterapia,
tarocchi. Se poi non si ha voglia , o tempo, di andare a farsi massaggiare in un centro
basta portarsi a casa la poltrona da massaggio, magari dopo aver esagerato nelle
contorsioni da cubista: uno si siede, sceglie il programmino e quell'aggeggino (costo:dai
quattro ai sei milioni) ti porta nel Mondo dei sogni. Così un po' come fanno le macchine
virtuali, non prese d'assalto al Nightwave per la verità, ma che paiono destinate ad una
vicina escalation. D'assalto sono prese invece tutte le postazioni telematiche. Quando poi
ci si è stancati di navigare ci si può mettere intorno ad un tavolo con qualche amico,
infilare il dito medio in un tubo e ne esce equalizzato il battito del cuore, boom boom o
tinn tinn, un concerto di soli cuori insomma. Se al cuore si preferisce la pelle nessun
problema: di meno, ma ci si tatua ancora. Con l'hennè però. Ed anche i baracchini di
piercing, sebbene abbiano conosciuto tempi migliori, non sono certo deserti. L'unico stand
di "Dental Jewellery" (l'applicazione di una pietra decorativa su un dente) è
frequentato solo da ragazze di bell'aspetto. La tribù dei "Manga", i celebri
cartoon giapponesi, sembrano invece non fare distinzione di sesso e continuano a suscitare
forte interesse nell'Universo giovane. Già.

Ma chi sono i visitatori del Nightwave? Nel corso della passata
edizione la Demoskopea , per la ricerca " I giovani, la notte , i consumi", ne
ha intervistati oltre un migliaio. Ne è emerso che che hanno tra i 18 ed i 30 anni,
studiano o comunque non conoscono la disoccupazione. Molti di loro (il 23%) sono impiegati
nel settore del divertimento ed in quello legato allo sviluppo tecnologico. I giovani
trend setter riescono ad orientare le scelte ed i consumi familiari secondo i loro gusti
anche nel caso di acquisti " non notturni" come per l'hi-fi (66%), i computer
(45%), l'automobile (45%) , i prodotti per capelli (57%), i prodotti cosmetici (42%), di
cura ed igiene personale (40%) , della birra (33%), e di alcuni prodotti alimentari come
gli snack dolci e salati e lo yogurt. La notte continua ad essere fondamentale per i
giovani. Escono spesso (80%), anche nei giorni feriali. Il 59% degli intervistai
preferisce le discoteche che offrono contemporaneamente diversi tipi di musica e
situazioni, mentre il 42% preferisce ancora serate specializzate in un unico genere
musicale.Il 36% si veste senza particolari variazioni rispetto al look abituale , mentre
ben il 42% dichiara di cambiare abbigliamento a seconda del locale scelto. Da un analoga
campione osservato dall'Abacus-Sofres-BGS DMB&B, sempre nel corso della passata
edizione ("Radiografia di una generazione") , sono emersi 4 tipologie di
giovani: "i wild cats" (29,2%), amano il rischio, sono alternativi a
tutti i costi, non vogliono protezioni. Il 36,6% è rappresentato dai "conformisti
notturni", alternativi e trasgressivi che trovano nella notte e nei suoi codici il
luogo in cui realizzare pulsioni e desideri. Riflessivi. Colti ed in cerca di se stessi
sono i "saggi solari" (20,3%);coltivano il proprio corpo quanto lo spirito e
proteggono la propria individualità. Gli " happy together" (13,9%) hanno tra i
30 ed i 34 anni;superate tutte le fasi di ribellione e trasgressione accettano
favorevolmente le regole e le leggi della società. L'Osservatorio Tendenze della
Ipsos-Explorer infine, che monitorizza annualmente le proposte di consumo rivolte al
mercato dei giovani , per l'edizione 99 del NW ha focalizzato l'attenzione sul tema
dell'identità come specifico dei concetti di prodotto e della comunicazione
pubblicitaria. Quattro i filoni di tendenza: l'equivocità, la trasfigurazione, la
metamorfosi e la trascendenza.

L'equivocità (i doppi). Focalizza una tendenza irriverente, basata su
un notevole numero di contaminazioni. Il destinatario è chiamato ad investire una
duplicità che lo qualifica in senso tanto cognitivo quanto pragmatico. I prodotti
appaiono versatili, combinabili, adeguati.
La trasfigurazione (i mutanti). Mette in luce una tendenza che si
caratterizza per un insieme di forme ed identità stravolte. Il destinatario è chiamato
ad aderire ad una proposta comunicativa complice, eccessiva ed immediata. I prodotti
alludono ad una temporaneità d'uso, ad una funzione non comune, al di fuori dell'ovvietà
del quotidiano.
La metamorfosi (le crisalidi). Definisce una tendenza orientata sul
versante emozionale, in cui si riferiscono "progettualità" ed il superamento
personale. Il destinario è invitato a fondersi in una dimensione utopica, teso verso un
altrove sublimato. I prodotti si caratterizzano per la creatività, la fantasia ,
l'esplorazione.
La trascendenza (i mistici) Enfatizza una tendenza basata su prese di
coscienze critiche, provocatorie. Il destinatario è sollecitato ad entrare in possesso di
un sapere che appare trascendente. I prodotti permettono di riconoscervi la ricerca di una
persistenza, di una genuinità che si associa ad un turbamento emotivo.
Ed allora? Ed allora, stando alla Ipsos, il top trend è rappresentato
dai mutanti, il middle trend dalle crisalidi ed in subordine dai doppi, il common trend
dai mistici. Punto e a capo.