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Cinema Latino Americano a Trieste

Maurizio Bekar

 


Si è inaugurato sabato 23 a Trieste il XIV Festival del Cinema Latino Americano. La rassegna, organizzata dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia), è la più vasta d’Europa nel settore.

Fino a domenica 31 al Teatro Miela, in Piazza Duca degli Abruzzi, saranno proiettati film, documentari e video, che illustrano le più svariate tendenze della produzione cinematografica, artistica e culturale latinoamericana (con sezioni dedicate anche alla presenza e alle tradizioni degli indios, e alla presenza culturale latinoamericana negli USA e in Europa). Parte del festival è a carattere competitivo, con l’assegnazione di premi e menzioni speciali della giuria e del pubblico.

Anima instancabile e direttore artistico del Festival (che, incredibile a dirsi, si regge su una ristretta base economica, e su una struttura a base quasi totalmente volontaria) è il cileno Rodrigo Diaz. Ex rifugiato politico in Italia dall’epoca del golpe di Pinochet, oltre a curare da sempre la rassegna triestina, Diaz segue regolarmente i più importanti festival d’oltreoceano, ed opera come consulente per l’America Latina per i Festival di Venezia e Locarno.

Oltre alle consuete sezioni con i film in concorso, gli Eventi Speciali (con pellicole che hanno riscosso un particolare interesse in rassegne internazionali), e la sezione ‘Informativa’ (con film fuori concorso, di recente produzione), c’è una ‘personale’ dedicata a uno dei più noti registi del Messico, Gabriel Retes.

C’è poi una sezione dedicata ai diritti umani, che percorre la condizione dei diritti umani in America Latina durante gli ultimi trent’anni di storia. E c’è una sorta di ‘festival dentro il festival’, con una mostra sul cortometraggio in Brasile, per un totale di circa cinque ore di proiezioni, ed un’altra di ampiezza analoga sul cortometraggio messicano.

Infine c’è una sezione dedicata ad Augusto Roa Bastos, il noto scrittore del Paraguay, con un ampio ventaglio di opere - per la maggior parte realizzate da registi argentini - ispirate dal lavoro di questo autore.

I film in concorso sono opere non conosciute in Italia, di recente produzione (del 1998 e ‘99), che ora sono in fase di promozione internazionale, e che in Italia giungono attraverso il Festival di Trieste. Gli Eventi Speciali sono invece opere che presentano delle caratteristiche di particolare interesse artistico; per esempio quest’anno c’è "Sâo Jerônimo", del brasiliano Julio Bressane, già presentato in una sezione collaterale della Mostra del Cinema di Venezia.

La sezione Informativa presenta invece film che hanno già fatto delle apparizioni in Europa, e che a volte hanno già vinto dei premi prestigiosi, ma che in Italia non hanno avuto alcuna possibilità di entrare nel mercato. Si tratta quindi di una valorizzazione di queste opere, e di un’occasione per vederle; magari anche per quelli che possono essere interessati distribuirle in Italia.

Lo scorso anno l’appuntamento triestino è stato caratterizzato dalla partecipazione in giuria di uno scrittore internazionalmente noto, Luis Sepúlveda. Quest’anno ci sarà invece l’omaggio ad un prestigioso scrittore, Augusto Roa Bastos, noto in Italia ai cultori di letteratura, ma poco conosciuto dal vasto pubblico.

Roa Bastos, che oggi ha 73 anni (e che è stato edito anni fa in italiano dalla Feltrinelli), è la più grande figura della cultura paraguayana nell’ambito dei letterati. E il suo "Yo, el supremo" è un classico della letteratura internazionale. Poi però è chiaro che non tutta la gente è portata a leggere; e in un paese come l’Italia, dove spesso esiste questo problema, anche un personaggio importante come Roa Bastos alla fine diventa un nome da ‘addetti ai lavori’.

Gabriel Retes è uno dei tre più noti registi del Messico. Ed era proprio il caso di presentarlo in Italia, dove era ancora sconosciuto, anche se ha già vinto diversi premi internazionali: persino Spielberg ha acquistato i diritti di un suo vecchio film, "El bulto", per poterne fare un remake. Retes ha girato in tutto dieci film: e in America Latina, con tutti i problemi di produzione che ci sono, dieci film da regista sono davvero una gran carriera. Retes è un personaggio eclettico; infatti, oltre che il regista, fa anche il direttore di teatro e l’attore.

La sezione video che avete dedicato quest’anno ai diritti umani pone subito una questione: che valore hanno oggi i diritti umani, in America Latina? Diritti umani non significano solo il ‘no’ alla tortura, alla pena di morte, o ai maltrattamenti, o il battersi per avere un processo giudiziario corretto. Diritti umani sono anche quelli eementari alla casa, al lavoro, e a ricevere un’educazione: sono i cosiddetti ‘diritti della seconda e terza generazione’, sanciti dall’ONU nel corso degli ultimi trent’anni.

La sezione video sui diritti umani è quindi un momento di riflessione, e un'occasione per la gente, italiana e latinoamericana (che vive numerosa in questa parte d’Italia), per un incontro con la storia recente. E ovviamente è un invito ad un impegno civile.

La funzione fondamentale del Festival è far sì che la produzione cinematografica latinoamericana non rimanga chiusa in un cassetto: che sia conosciuta e sostenuta in Europa, e che grazie a ciò nel Continente latinoamericano si possano continuare a produrre film, senza doverli andare a comperare a Hollywood.

A tutto questo va aggiunto che la forte presenza di emigrati italiani in America Latina porta con sé una sorta di legame cromosomatico e culturale, che dovrebbe spingere l’Italia a guardare con un occhio particolarmente attento quello che accade in quella parte del mondo.

   

Informazioni sul Festival:

L’articolo di presentazione generale del Festival è nell’archivio di Caffè Europa: http://www.caffeeuropa.it/cinema/54cinema-festival.html

Il programma dettagliato del Festival è consultabile sul sito WEB del Teatro Miela: http://www.miela.it

 Informazioni logistiche, turistiche ed alberghiere:

- Teatro Miela, Piazza Duca degli Abruzzi 3, Trieste; tel. 040/365119 ; Fax 040/367817; e-mail: teatro@miela.it;
WEB: www.miela.it

- Azienda di Promozione Turistica di Trieste, via San Nicolò 20, tel. 040/6796111; fax 040/6796299; e-mail: info@triestetourism.it;
WEB: www.triestetourism.it

 

 

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