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CineFestival: una finestra sull'America Latina.

Maurizio Bekar

 


Prende il via la XIV edizione del Festival del Cinema Latino Americano. In programma a Trieste, al Teatro Miela, dal 23 al 31 ottobre, la manifestazione si ripresenta annualmente come la più vasta rassegna in Europa sulle produzioni cinema e video del Continente latinoamericano: fiction, documentari, retrospettive-omaggio su alcuni dei registi più significativi di oggi e di ieri, video prodotti da Organizzazioni Non Governative... Un appuntamento che si propone come un’occasione per conoscere maggiormente la realtà culturale, sociale ed artistica di un Continente che ha molti legami con la storia europea (ed in cui, tra l’altro, sono approdate cospicue ondate migratorie provenienti dall’Italia e dall’Europa, anche dell’Est).

Il Festival è organizzato dall’Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia (APCLAI), con il patrocinio e la collaborazione dell’Istituto Italo-Latino Americano di Roma, della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento dello Spettacolo, di vari enti ed istituzioni della regione Friuli - Venezia Giulia, e dall’Associazione della Comunità dei Latino Americani in Veneto (ACLAV).

L’obiettivo della rassegna, come sottolineano gli organizzatori, non è soltanto quello di "riproporre opere prestigiose del passato cinematografico latinoamericano, ma anche ricordare attraverso il cinema momenti, situazioni, personaggi, che hanno segnato lo sviluppo politico, sociale e culturale dei paesi rappresentati dal Festival". Uno scopo perseguito sia selezionando opere che ricostruiscono particolari aspetti della storia latino-americana (la crescita dei flussi di immigrazione, lo scontro con le culture indie, l’epoca delle dittature militari...), sia opere che riflettono la realtà culturale e sociale attuale del continente.

Innumerevoli le opere di spicco presentate nelle scorse edizioni del Festival (e mai - o ben raramente - viste altrove, in Italia...): tra gli altri, omaggi e retrospettive sul regista cubano Tomás Gutiérrez Alea (l’autore dei notissimi "Fragola e cioccolata" e "Guantanamera"), su quello messicano Emilio Fernández (mostro sacro della cinematografia centroamericana degli anni ‘40 - ‘50, noto poi anche come attore nei film di John Huston e Sam Peckinpah), sull’argentino Fernando Solanas (con una pietra miliare del cinema militante e di denuncia come "La hora de los hornos", del 1968, e con gli acclamati "Sur" e "Tangos, el exilio de Gardel", sull’esperienza della dittatura militare argentina e degli esiliati politici). Ma anche opere di Jorge Sanjinés (di lui si ricordi l’amaro "Sangue di condor", del ‘69), di Pastor Vega, Héctor Oliveira, Miguel Littin, Eliseo Subiela...

Alle passate edizioni della rassegnasono inoltre intervenuti vari rappresentanti del mondo cinematografico e culturale latinoamericano: registi e responsabili di Festival e Scuole di Cinema, ma anche personaggi oramai mitici come il già citato e pluripremiato regista boliviano Jorge Sanjinés, o come Fernando Birri (uno dei padri storici del Nuovo Cinema latinoamericano, dagli anni ‘50 in poi). Lo scorso anno, poi, la giuria del Festival è stata presieduta dallo scrittore Luis Sepúlveda, che ha anche preso parte a varie iniziative d’incontro e dibattito collaterali al Festival. Un’esperienza che gli organizzatori si propongono di bissare con il presidente della giuria nominato per quest’anno: Augusto Roa Bastos, il più importante poeta e scrittore del Paraguay (tra le sue opere tradotte in italiano: "Figlio d’uomo" e "Io, il supremo", edite da Feltrinelli). Oltre a lui sono attesi una ventina di registi, produttori e rappresentanti di istituzioni culturali dell’America Latina.

Il programma del festival di quest’anno, articolato per settori, prevede una ‘Sezione Concorso’, con dodici lungometraggi inediti in Italia (prodotti non oltre il gennaio 1998) fra i quali: "La sonámbula" di Fernando Spiner (Argentina); "El día que murió el silencio" di Paolo Agazzi (Bolivia); "El desquite" di Andrés Wood (Cile); "Gringuito" di Sergio Castilla (U.S.A./Cile); "Dois morégos" di Carlos Reichenbach (Brasile); "Nueba Yol 3" di Angel Muñiz (Repubblica Dominicana); "Santitos" di Alejandro Springall (Messico); "Trampa para un gato" di Manuel de Pedro (Venezuela).

Il settore degli Eventi Speciali prevede poi opere che hanno riscosso un particolare interesse in prestigiosi eventi internazionali; tra di esse "La vendedora" de Rosas di Víctor Gaviria (Colombia) e "El entusiasmo" di Ricardo Larraín (Cile). E’ prevista inoltre una ‘Sezione Informativa’, con otto film di recente produzione, tra cui: "El hombre que imaginaba" di Claudio Sapiaín (Cile), "Boleiros" di Ugo Giorgetti (Brasile) e "Cien años de perdón" di Alejandro Saderman (Venezuela).

Evento di particolare interesse, poi, la Personale del regista messicano Gabriel Retes. Il Festival, d’intesa con il Governo del Messico e l’Istituto di Cinematografia (IMCINE), presenterà otto suoi film appositamente sottotitolati in italiano, che verranno poi riproposti in una quindicina di altre città italiane. Sull’autore saranno disponibili materiali divulgativi, ed un libro realizzato per l’occasione, con introduzione dello scrittore Paco Ignacio Taibo II. Gabriel Retes sarà presente alla manifestazione triestina, anche come componente della giuria.

Il Festival proporrà quindi una sezione sulla storia dell’emigrazione italiana in America del Sud. Debutta inoltre la Mostra del cortometraggio messicano, dedicata a uno dei Paesi che vanta la più prestigiosa tradizione cinematografica, anche nel settore del corto. Sono annunciate 35 opere per un totale di 5 ore di proiezione. Inoltre è prevista la III Mostra del cortometraggio brasiliano, realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura del Brasile (FUNARTE); un’ampia panoramica sulle migliori produzioni, con 40 opere per un totale di 8 ore di proiezione.

In occasione poi della presenza a Trieste di Augusto Roa Bastos, la sezione ‘Cinema e Letteratura’ presenterà opere ispirate ai suoi lavori, tra cui "El portal de los sueños" di Hugo Gamarra (Paraguay), "Shunko" di Lautaro Murúa (Cile); "El trueno entre las hojas" di Armando Bò (Argentina) e "Hijo de hombre/Choferes del Chaco" di Lucas Demare (Argentina/Spagna).

Come sempre il Festival riserva anche uno spazio alla Memoria storico-sociale nel Cinema. Tema centrale di quest’anno saranno ‘I diritti umani in America Latina’: opere documentali e di fiction proporranno una riflessione su un argomento sempre attuale e spinoso in America Latina.

E’ prevista quindi la rassegna ‘Cinemativù’, in qui si testimonia come le difficoltà della produzione cinematografica latinoamericana spesso costringano i registi a rivolgersi al piccolo schermo per realizzare i propri progetti artistici. Sempre nell’area TV saranno presentati dei video sulla consistente presenza culturale latinoamericana negli USA e in Europa. Inoltre video prodotti da Organizzazioni Non Governative di cooperazione internazionale e per la difesa dei diritti umani, e video sulla cultura e la storia degli indios. Infine una sezione video competitiva, con opere di recente produzione, e dai contenuti più vari: antropologici, religiosi, sociali, artistici...

Le proiezioni sono previste da mattino a sera, in una sala cinematografica e una video, con programmazioni in contemporanea. I film saranno presentati con traduzione simultanea o sottotitoli in italiano; i video solo in edizione originale. Da tenere comunque presente che la manifestazione si svolge in una sala di medie dimensioni (circa 350 posti a sedere per i film, e 60 per i video), il che può causare dei problemi di sovraffollamento per alcuni appuntamenti di particolare rilevanza.

Popolari i prezzi d’ingresso: biglietto (valido per un unico ingresso) L. 5.000; abbonamento cumulativo per l’intera rassegna L. 45.000 (con ulteriore riduzione di L. 5.000 al giorno, per chi si abbona nei giorni successivi all’inaugurazione: cioè dal secondo giorno l'abbonamento costa L. 40,000, dal 3° L. 35.000, e così via).

Informazioni:

- Teatro Miela, Piazza Duca degli Abruzzi 3, Trieste; tel. 040/365119 ; Fax 040/367817; e-mail: teatro@miela.it; WEB: www.miela.it

- Azienda di Promozione Turistica di Trieste, via San Nicolò 20, tel. 040/6796111; fax 040/6796299; e-mail: info@triestetourism.it; WEB: www.triestetourism.it

- Ufficio Stampa: Studio Vezzoli, Corso Garibaldi 125, 20122 Milano, tel. 02/6552781; fax 02/6552346; cell. 0335/5858392.

 

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