Lazio, vario per natura
Massimo D'Adamo
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nella regione laziale
Quello che segue è l'intervento di Massimo D'Adamo in occasione
della mostra Lazio, vario per natura. L’ambiente e i Parchi in
mostra.
Roma, Montesacro, quaranta anni fa.
Il quartiere in cui abitavo offriva ancora la possibilità di
passeggiare in un piccolo pioppeto che costeggiava una
"marana". E' lì che spesso gironzolavo alla scoperta di
rane verdi, bisce d'acqua e arvicole. Nel prato sotto casa un giorno
incontrai un grosso serpente e solo dopo molti studi riuscii a
capire che si trattava di un biacco, uno dei serpenti più comuni
negli ambienti antropizzati. A quell'epoca, infatti, non esistevano
tutte le pubblicazioni naturalistiche di cui oggi possiamo disporre,
ma c'erano solo due enciclopedie sugli animali, “Vita degli
animali" di Giuseppe Scortecci e "Natura d'Italia",
ormai storiche: ma la difficoltà non faceva che alimentare la
voglia di scoprire.

Sempre nel prato sotto casa c'era un piccolo
stagno dove ogni anno andavano a riprodursi rospi smeraldini,
tritoni punteggiati e tritoni crestati. Insomma, era un vero
paradiso per uno zoologo in erba, curioso di esplorare e di
conoscere. Oggi la piccola marana è stata infossata, al posto del
prato c'è un’alienante costruzione in cemento grigio e al posto
dello stagno c'è una strada appena terminata e già imbrattata da
fastidiose scritte. Nei pochi spazi verdi rimasti si possono
osservare vecchi motorini abbandonati, pannelli pubblicitari,
calcinacci e altri rifiuti cittadini.
In poche altre zone verdi qualcosa è stato fatto, sono stati
piantati pini, palme o magnolie, i prati sono verdi e periodicamente
tagliati e c'è qualche panchina, ma è una natura
"finta", pilotata: l'unica natura che l'uomo sembra possa
gestire e vivere nelle città.
Tutto questo per dire che gli ambienti naturali del nostro Paese e
dunque della nostra regione sono sempre di meno e per molti bambini
quei piccoli angoli di paradiso sono purtroppo inimmaginabili. Ma
quegli ambienti che hanno alimentato una passione, seppur sempre
più rari e lontani, ancora esistono.
Inventare un percorso per una mostra sulle aree protette del Lazio
ha così rianimato la memoria dell'infanzia facendomi riflettere su
come trasmettere emozione, cultura e passione. Questa mostra vuole
essere dunque un invito ad entrare nell'affascinante mondo della
natura del Lazio per conoscerne la storia antica e recente, scoprire
le zone in cui la natura è protetta e cogliere alcuni dei più
piccoli segreti dell'innumerevole numero di piante e di animali che
vi vivono.
Il Lazio in Italia è una delle regioni più ricche di biodiversità,
che si riscontra soprattutto nella molteplicità degli ambienti
naturali di un sistema di aree protette che tutela oltre il 10% del
territorio. Pochi sanno che presso la Riserva Regionale di Monte
Rufeno vi è uno dei boschi misti più interessanti della nostra
regione, che nei laghi costieri del Parco Nazionale del Circeo
talvolta sostano i fenicotteri e che nelle acque della Riserva
Regionale del Lago di Posta Fibreno vive un pesce unico al mondo. E
la nostra regione è davvero ricca di questi “gioielli”
naturalistici, molti dei quali vivono solo in questo territorio. Il
Lazio, infatti, situato all'incrocio di due "influenze"
geografiche (europee e mediterranee), ha ricevuto da nord elementi
floristici e faunistici alpini e centroeuropei e da sud elementi
tipicamente mediterranei o addirittura africani.
Oltre a essere un invito a “leggere” la natura della Regione
Lazio, questo evento vuole dunque porre una particolare attenzione
agli ambienti più peculiari e inaccessibili e alle specie animali e
vegetali che costituiscono il nostro patrimonio biologico più
prezioso: le specie rare e quelle endemiche, esclusive della nostra
regione.
Conoscere i diversi ambienti naturali del Lazio è importante per
tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro territorio,
soprattutto oggi che molte specie sono divenute rare o rischiano di
scomparire a causa delle attività umane.
Considerando il fatto che gli ambienti naturali originari del Lazio
e di tutto il nostro Paese sono stati modificati dall'uomo, è
indispensabile segnalare i sintomi più marcati dell'avanzata del
progresso e gli effetti della rivoluzione tecnologica sugli ambienti
naturali: la deforestazione progressiva, la colonizzazione invadente
di specie estranee alla nostra fauna, l'inquinamento genetico di
alcune specie, il progressivo depauperamento floristico e faunistico.
Sono problemi che riguardano da vicino ognuno di noi, perché si
traducono in un peggioramento della qualità della vita, in un
degrado generale della nostra realtà.
Per ognuno degli ambienti naturali presi in considerazione viene
fornita una descrizione generale. Sono inoltre inquadrati alcuni
problemi riguardanti lo stato di conservazione e vengono presentate
le specie vegetali e animali più peculiari e rappresentative,
mettendo a fuoco alcuni fenomeni particolari come la riduzione e la
scomparsa di specie vulnerabili. Questo senza dimenticare le
attività d’importanza economica legate allo sviluppo delle aree
protette.
Lo spirito con cui è stato affrontato questo impegno è quello di
non soffermarsi solo sugli aspetti più spettacolari e affascinanti
della natura, ma di fornire e diffondere una conoscenza di base
degli ambienti naturali e dei problemi che li minacciano: un invito
alla scoperta di tesori nascosti, un piccolo passo per divenire più
sensibili alla protezione e alla conservazione del patrimonio
biologico della nostra regione.
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