Un impero di nome Bloomberg
Mauro Buonocore
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“Ho passato la mia vita da adulto a New York crescendo la mia
famiglia, creando lavoro e aiutando gli altri. La mia esperienza mi ha
insegnato a fare cose in maniera concreta, a tenere insieme persone, a
risolvere problemi, ad essere onesto e affidabile. Quando faccio una
promessa la mantengo”.
Queste sono le parole con cui Michael R. Bloomberg, candidato
repubblicano alla successione di Rudolph Giuliani come sindaco di New
York, si presenta ai visitatori del suo sito Internet personale creato
per la campagna elettorale.
Nato da una famiglia della media borghesia, Bloomberg si presenta agli
elettori come “l’incarnazione del sogno americano”, colui che ha
saputo fondare dal nulla un vero e proprio impero dell’informazione
del quale vale la pena ripercorrere le tappe.
Nel 1981, licenziato dalla Solomon Brothers, fonda la Bloomberg L. P.,
un’agenzia di servizi di informazione finanziaria per operatori del
settore, che ha saputo sfruttare le caratteristiche del computer
offrendo ai clienti dati e notizie in tempo reale sui movimenti
finanziari. In dieci anni il successo dell’iniziativa cresce e nel
1990 nasce la Bloomberg News, un servizio informativo che non solo
distribuisce informazioni riguardanti gli ambienti economici e delle
finanza, ma offre anche articoli sugli argomenti più tradizonali come
la politica, lo sport, l'attualità in generale.
Dopo due anni è la volta della Bloomberg Radio e della Bloomberg
Television, un network tematico, in onda in sette diverse lingue in
tutto il mondo, che diffonde per 24 ore al giorno notizie di argomento
finanziario ed economico. A completare il panorama dell’estensione
mediatica della proprietà del candidato sindaco di New York c’è
una casa editrice che pubblica due collane di libri e cinque periodici
specializzati, fra cui il britannico Bloomberg Money e l’italiano
Bloomberg Investimenti.
Ecco delineata, brevemente, la fisionomia di un impero dell’informazione
che dispone di più di settemila dipendenti, dei quali 2500 a New York
City; la sua autobiografia, Bloomberg by Bloomberg, è la
storia di un uomo che si dipinge come una persona dotata di qualità
eccezionali, dalla dedizione per il lavoro all’intuito per gli
affari, che gli hanno permesso di raggiungere il successo senza
commettere il minimo errore (sic!); è il ritratto di un imprenditore
che non dimentica gli altri e che è sempre in prima linea nelle opere
di filantropia, quando si tratta di aiutare chi è stato più
sfortunato.
E' la storia di un candidato sindaco di New York che sostiene di
essere sempre stato lontano dalla politica praticata e ora si prepara
ad affrontare la campagna elettorale con le sole proprie forze
economiche, senza usufruire di altri finanziamenti: con i soldi,
insomma, dell’impero che porta il suo nome.
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