I
lettori scrivono
Da: Email di Antonio Vecchio <vecchioantonio@libero.it>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Domenica, 20 maggio 2001 9:30
Oggetto: Il
contratto del berlusca
Il punto 1 del "contratto" tra Berlusconi e gli Italiani,
che riguarda l'azzeramento della tassa di successione, dovrebbe già
fare aprire gli occhi ai cittadini che l'hanno votato.
Tre osservazioni:
A) non è un po' sospetto che davanti a tanti problemi urgenti
(immigrazione clandestina, criminalità, disoccupazione ecc.) il primo
punto affrontato sia così "minimalista"?
B) la legge sulla tassa di successione esiste già ed è stata
approvata dal centro-sinistra. Sono esenti dalla tassa i beni immobili
che superano il valore di 350 milioni (sappiamo che il valore
dichiarato sul rogito notarile è all'incirca metà del valore
effettivo) e fino a un miliardo in caso di figli minori e/o
handicappati. Quindi della "prima" legge Berlusconi verranno
a beneficiare cittadini con proprietà perlomeno superiori al mezzo
miliardo di valore, non certo dei poveracci...
C) messo di fronte al conflitto di interessi (impegno che dovrà
mantenere nei primi cento giorni del suo governo) il Cavaliere sarà
di fronte a un bivio: o il blind trust, terreno molto spinoso,
o la cessione dei suoi beni. A chi li cederà?
Ma a suo figlio Piersilvio, senza spendere una lira di tasse, grazie
alla nuova legge!!!!
Cordialmente, c.l'i.d.m.
Antonio
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