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             Le adesioni dei lettori 
               
               
               
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              L'appello contro la casa delle 
              liberta` 
              Le adesioni dei lettori 
            
               
             
            Da: Paolo Brandimarti
            <paolo.brandimarti@tin.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 10:29 
            Oggetto: Aderisco 
             
            Mi chiamo Paolo Brandimarti e sono consigliere di minoranza in un
            piccolo paese dove abbiamo addirittura l'On. Conti di AN come
            sindaco che ha di fatto commissariato il Comune litigando con i suoi
            stessi consiglieri di FI. E' appunto perchè ho verificato di che
            pasta sono fatti che aderisco al vostro appello. 
             
            Buon lavoro. 
             
             
             
            Da: Luigi Grosso <luigigrosso@galactica.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 4:32 
            Oggetto: Adesione all'appello contro la casa delle liberta` 
             
            Aderisco all'appello contro la casa delle liberta`. 
            Luigi Grosso 
             
             
             
            Da: Stefano Rossi <rossijazz@katamail.com> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Venerdì, 16 marzo 2001 16:46 
            Oggetto: Adesione all'appello contro la casa delle libertà 
             
            Aderisco convinto all'appello per votare contro la fantomatica casa
            (ma Gianpaolo Pansa giustamente la definisce caserma) delle
            libertà. Mai come in questi giorni abbiamo avuto l'ennesima riprova
            del modello politico proposto dal polo: dipendenza della
            magistratura dall'esecutivo, totale asservimento della stampa e
            della televisione, aggressione violenta e intimidatoria nei
            confronti di chi osa porre domande al Padrone. 
             
            Si veda il tg4 delle ore 19 del 16 marzo: Fede offende Marco
            Travaglio, giornalista libero, reo di aver presentato il suo libro
            su Berlusconi in televisione, e, con l'inquetante presenza al suo
            fianco del presidente dell'ordine dei giornalisti, lo minaccia. Una
            pagina nera del giornalismo italiano. Per non parlare poi degli
            insulti e della sistematica propaganda contro la magistratura. Tutto
            questo costituisce un grave ed evidente pericolo per la libertà e
            il pluralismo. 
             
            Per questo motivo ritengo che questo appello, proposto da grandi
            maestri di democrazia, vada seguito pienamente. 
             
            Stefano Rossi rossijazz@katamail.com 
            Roma 
             
             
             
            Da: Biblioteca di Borgosesia <sesonet@tin.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 4:39 
             
            Aderisco in pieno all'appello da Voi pubblicato.. 
             
            Paolo Ceola 
             
             
             
            Da: CAZZANIGA AMBROGIO <ambca@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 10:20 
            Oggetto: adesione appello 
             
            Aderisco all’appello lanciato da Bobbio e dagli altri studiosi,
            perché ritengo che una eventuale (e sciagurata) vittoria della
            Destra -macchè Casa della Libertà!- faccia effettivamente correre
            gravi rischi alla democrazia italiana. Quello schieramento politico
            è inaccettabile e minaccioso, a partire da chi lo guida, uomo del
            tutto inadatto e indegno di guidare un grande Paese europeo come l’Italia.
            Quali frutti avvelenati possono produrre: un partito di affaristi
            spregiudicati, un altro di clericali integralisti, un altro ancora
            di ex-fascisti con l’autoritarismo nel Dna, infine un altro di
            piccolo borghesi razzisti? Sveglia e apri gli occhi Centrosinistra,
            smettila di litigare come stupide comari, mentre la casa -a partire
            dalla stessa Costituzione- brucia! 
             
            Ambrogio Cazzaniga 
            ambca@libero.it 
             
             
             
            Da: Francesco De Biase <francesco.debiase@tiscalinet.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 7:39 
             
            Aderisco all'appello di Bobbio, Galante Garrone, Pizzorusso e Sylos
            Labini contro la cosiddetta Casa delle libertà che al contrario è
            una seria minaccia per la democrazia. 
             
            Ciro De Biase - Napoli - 
            email francesco,debiase@tiscalinet.it 
             
             
             
            Da: Pino Valigeri <valigeri@yahoo.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 2:57 
            Oggetto: LibertX = uscire di Casa. Appello 
             
            Aderisco al vostro giusto ed urgente appello al voto contro il Polo
            dell'affarista Berlusconi, la cui ascesa al potere politico, dopo la
            conquista del potere economico, finanziario, mediatico, porterebbe
            facilmente ad una modernissima forma di dittatura. Basata sul
            controllo/manipolazione dell'informazione, della giustizia, sulla
            deviazione dell'economia su interessi di pochi privati,
            sull'avvilimento della maggioranza degli italiani e dei diritti di
            quelli meno "fortunati". Spero che da parte vostra e
            altrove si continui a stimolare la sinistra, a ricordarle le proprie
            origini, i propri ideali, la propria ragion d'essere. 
             
            Grazie e buon lavoro 
             
            Pino Valigeri 
             
             
             
            Da: Sisters Paons <paons@tiscalinet.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Domenica, 18 marzo 2001 13:56 
            Oggetto: appello 
             
            Aderisco in pieno all'appello; dopo il caso Satyricon è ancor più
            evidente la totale mancanza di rispetto delle regole democratiche
            degli uomini del Polo, pronti unicamente ad aderire al loro capo.
            Quando proporranno di abolire la libertà di manifestazione del
            pensiero? 
            Caterina Paone paons@tisclinet.it 
             
             
             
            Da: Distaso Michele <m.distaso@dse.uniba.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 2:26 
            Oggetto: sottoscrizione appello 
             
            Condivido in pieno la lettera e il contenuto dell'appello di Bobbio,
            Galante Garrone, Sylos Labinii, Pizzoruso. Pertanto, lo sttoscrivo. 
             
            Michele Distaso 
             
             
             
            Da: Claudio Rini <claudiorini@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Venerdì, 16 marzo 2001 14:10 
             
            Sono perfettamente d'accordo:non solo voterò a sinistra,. ma mi
            batterò con tutte le mia forze per far votare quante più persone
            potrò. 
             
             
             
            Da: Carlo Pollidoro <polli.icm@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 6:49 
            Oggetto: Adesione all'appello delprofessor Norberto Bobbio ed altri 
             
            Coloro che da sinistra aderiscono all'appello del "Foglio"
            di Ferrara per la moderazione del linguaggio nella campagna
            elettorale,dimenticano che la Casa delle "libertà" ha
            iniziato la campagna elettorale con i toni più accesi e indecenti,
            ben due anni fa, infischiandosene della democrazia e del buon gusto.
            Poi c'è stato il contratto Polo-Lega che ha dato un tocco di
            raffinatezza al linguaggio politico. Tuttociò mentre la TV pubblica
            ha permesso a Berlusconi , che continua a rifiutare il confronto, di
            dilagare e di avere il massimo delle presenze nelle trasmissioni
            RAI. 
             
            Occorre moderare davvero il linguaggio, ma Berlusconi dovrebbe prima
            di tutto rispondere alle domande formulate dagli autori del libro
            "L'odore dei soldi". Poi Pierferdinando Casini, Gianfranco
            Fini (e il professor Lucio Colletti che ha deciso di restare
            allegramente con Bossi e Borghezio) dovrebbero per primi chiedere a
            Berlusconi di chiarire la sua posizione. Da quel momento, ne sono
            convinto, i toni diventeranno di una moderatezza persino noiosa. 
             
            Carlo Pollidoro 
            polli.icm@libero.it 
             
             
             
            Da: Alessandro Alviani <alealviani@katamail.com> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Lunedì, 19 marzo 2001 7:17 
            Oggetto: Adesione al manifesto contro il Polo 
             
            Aderisco con piena convinzione al manifesto firmato da Bobbio,
            Galante Garrone, Pizzorusso e Sylos Labini sul vostro sito. Anzi,
            aggiungerei alla domanda se l'Italia è ancora un Paese civile,
            quella, più specifica, se nel nostro Paese vige ancora la libertà
            di espressione, visti ache gli ultimi avvenimenti televisivi. La
            posizione del sedicente Polo dele Libertà è inaccettabile su tutti
            i fronti, visto che tenta di estendere sul piano nazionale e
            istituzionale la regola ferrea che esiste già al proprio interno:
            quella del "pensiero unico", dell'impossibilità di
            dissociarsi in alcun modo dalle opinioni del leader, che, del resto,
            essendo "l'uomo migliore del mondo", di certo non sbaglia
            mai... 
             
             
             
            Da: Claudio Sgarbi <clasga@tin.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Lunedì, 19 marzo 2001 12:29 
            Oggetto: Se potessi fare qualcosa! 
             
            Aderisco volentieri al vostro appello contro tutto ciò che
            rappresenta Berlusconi; l'effimero e l'apparenza come valori ultimi,
            il denaro e il potere come strumenti finalizzati al raggiungimento
            di altro denaro e altro potere, la bugia, la prepotenza e la
            sopraffazione come normale strumento operativo, le regole come
            optional da utilizzare a seconda dei propri interessi, la
            pubblicità come sedativo dell'anima e del pensiero. 
             
            Purtroppo ripongo scarse speranze di poter incidere su un tessuto
            sociale che da anni è intriso di tale "cultura"di cui
            Berlusconi è solo l'eccellente interprete. 
             
            Posso solo offrire il mio singolo voto in occasione di libere
            elezioni (fin che ci saranno!) e il mio impegno personale, per quel
            poco che può servire, per offrire a chi mi sta intorno un esempio
            di onestà intellettuale e di rettitudine morale (sospetto che siano
            valori desueti rispetto al GranBiscotto e al telefonino multicolor). 
             
            Mala tempora currunt! 
             
            Sperando in un miracolo 
            Claudio Sgarbi 
             
             
             
            Da: Fausto Gargaglia <fgargag@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 17 marzo 2001 15:26 
            Oggetto: appello contro casa delle liberta 
             
            Condivido in pieno 
            Fausto Gargaglia 
             
             
             
            Da: Alberto Jona <ajona@tin.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Lunedì, 19 marzo 2001 15:18 
            Oggetto: Appello contro la casa delle Libertà 
             
            Aderisco con slancio all'appello di Norberto Bobbio et al. 
            Temo proprio altri 20 anni di regime illiberale tipo Peronismo o
            simile in ciu la libertà affogherà nella vasca da bagno profumata
            delle Soap Opera . 
             
            E' bene prepararsi fin d'ora a una attività politica e culturale
            sotterranea perchè la repressione potrà non consentire per lustri
            a venire una aperta elaborazione al di fuori delle correnti
            revisioniste già in auge e della sottocultura delle profumate e
            vacue storielle rosa. 
             
            Alberto Jona 
            21047 Saronno (Va) 
             
             
             
            Da: paolo cristiano <cristianopaolo@hotmail.com> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Martedì, 20 marzo 2001 5:04 
             
            Mi pare il minimo...aderire 
             
            Paolo Cristiano 
             
             
             
            Da: Giorgio Boratto <giobor@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Martedì, 20 marzo 2001 6:22 
            Oggetto: bene 
             
            Giusto, mi sembra che molti non abbiano ancora colto l'importanza di
            queste elezioni. La discriminante poltica da questa destra italiana
            è in questo momento la democrazia. Condivido l'appello e senz'altro
            lo diffonderò. 
             
            Grazie 
            Giorgio Boratto 
             
             
             
            Da: Agnese <agnefan@tin.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Martedì, 20 marzo 2001 6:28 
            Oggetto: adesione all'appello 
             
            Aderisco all'appello contro la Casa delle Libertà. 
             
             
             
            Da: Cataldo Valle <cvalle@3dmedia.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Giovedì, 22 marzo 2001 4:10 
            Oggetto: Adesione appello contro la "casa" delle
            "libertà" 
             
            Gentili amici 
             
            Condivido l'appello a votare contro la destra, vivo a Latina e qui
            da anni la giunta di destra sta spolpando all'osso la città, che è
            regredita in tutti i campi da quando sono al potere, litigano tra
            loro su come meglio rubacchiare da ogni singolo appalto ed
            attività, inoltre hanno creato un sistema di clientele vergognoso
            in ogni settore. Il controllo dell'informazione sta creando nel
            paese un clima insopportabile. Devo dire con rammarico che la
            sinistra fino ad oggi ha solo aiutato Berlusconi, pensando di
            inserirlo in un gioco democratico, poveri illusi, il prezzo che
            stiamo pagando tutti per queste miserie politiche è enorme,
            speriamo si sveglino senza il bisogno di 5 o più anni di regime . 
             
            Aldo Valle 
             
             
             
            Da: PEPPER <fapiff@tin.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Martedì, 20 marzo 2001 9:32 
            Oggetto: Appello 
             
            Oltre a quanto contenuto nell'appello non si può non rimarcare
            anche l'assoluta assenza di una cultura del pubblico interesse
            insita nel DNA di questa pseudo classe dirigente della Caserma delle
            Libertà. 
             
             
             
            Da: neri.ro@libero.it 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Mercoledì, 21 marzo 2001 23:28 
            Oggetto: Appello contro CDL 
             
            Aderisco all'appello perchè l'arroganza pretende la libertà di
            parola per esprimersi e dire che non vorrà concedere libertà di
            parola e, come 80 anni fa, c'è chi ci crede. 
             
            Giorgio Neri 
             
             
             
            Da: Ludovico De Padova <ludovicodepadova@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Giovedì, 22 marzo 2001 14:46 
            Oggetto: Appello 
             
            Condivido l'appello contro la casa delle (cosidette) libertà e
            sarei molto più pesante nelle considerazioni, visto l'atteggiamento
            mafioso tenuto negli ultimi giorni dal candidato premier nei
            confronti dei giornalisti a lui non asserviti. 
             
            Oltre a ciò un interesse personale lo denuncio anch'io: essendo un
            docente, mi darebbe molto fastidio (anche e soprattutto nella
            pratica quotidiana della mia professione, che amo) avere un
            Buttiglione quale ministro della (pubblica) istruzione. 
             
            Appuntamento nell'urna il 13 maggio. 
             
            Ciao 
             
            Ludovico De Padova 
             
             
             
            Da: Novi net Service <novinetservice@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Cc: <mauro-orlando@onde.net> 
            Data: Martedì, 20 febbraio 2001 7:55 
            Oggetto: Adesione 
             
            Aderisco all'appello da voi pubblicato: credo che sia ormai non più
            il tempo delle discussioni e differenziazioni. C'è il tempo della
            critica e il tempo delle scelte: ora siamo alle scelte. 
             
             
             
            Da: William Longhi <WLONGHI@euroforex.com> 
            A: "'caffeeuropa@caffeeuropa.it'" <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Venerdì, 23 marzo 2001 5:04 
            Oggetto: Adesione all'appello di Bobbio, Galante Garrone, S. Labini 
             
            Aderire all'appello contro questa destra è una questione di
            sensibilità democratica, amore per la libertà e... buon gusto. Per
            chi conserva nel cuore l'ideale della democrazia repubblicana e
            liberale la scelta per il centrosinistra è naturale, la battaglia
            contro la destra moralmente doverosa. 
             
             
             
            Da: Alessandro Mirizzi <alessandro.mirizzi@tiscalinet.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 24 marzo 2001 5:29 
            Oggetto: Adesione all'appello contro la casa delle libertà 
             
            Aderisco all'appello, condividendo le motivate preoccupazioni per
            l'involuzione che una sciagurata vittoria del Polo arrecherebbe sul
            piano della democrazia e della legalità. 
             
            Alessandro Mirizzi 
             
             
             
            Da: Amoha Danani <amdanani@tinet.ch> 
            Risposta: "Amoha Danani" <amdanani@tinet.ch> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Domenica, 25 marzo 2001 1:34 
            Oggetto: Appello contro la Casa delle Libertà 
             
            Una vittoria di Berlusconi e dei suoi alleati porterebbe l'Italia ad
            un regime fascista, con connotazioni mafiose. Bisogna essere chiari
            e dirlo apertamente. D'altra parte i sintomi sono già tutti
            presenti, e fa male, per chi crede nella democrazia e nel rispetto
            della dignità e dei diritti di ciascun individuo, così come nelle
            regole democratiche, vedere che si è lasciato agire indisturbato
            Berlusconi, nonostante le sue palesi infrazioni alla democrazia.
            Quest'uomo controlla televisioni (non solo Mediaset, ma anche in
            parte la RAI e molte tv locali con giornalisti e personaggi
            sicuramente sul suo libro paga), editoria, pubblicità, e molto
            altro: ciò che crea il "consenso". Gli è già stata data
            l'opportunità di accedere al governo nel 1994 per sistemare le
            proprie faccende private (purtroppo con la connivenza della
            sinistra, che si è fatta trarre in inganno !). I cittadini devono
            dare un segnale forte e chiaro di maturità politica e sociale,
            opponendosi. E che la sinistra ritrovi forza e obiettivi, si
            rigeneri senza snaturarsi, soprattutto non si lasci intimidire dalla
            prepotenza fascista. 
             
            Amoha Danani 
            cittadina italiana 
             
             
             
            Da: Luca Carabetta <luca.carabetta@tin.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Venerdì, 16 marzo 2001 17:20 
            Oggetto: da Napoli 
             
            Sono assolutamente d'accordo con l'articolo sottoscritto, solo che,
            a mio avviso, battere Berlusconi significa mettere mano a tutta un'
            "Italia" che agisce ormai a tutti i livelli della
            società.in poche parole, a favorire l'avvento di questo scorretto
            cialtrone concorrono contraddizioni sempre più radicali, sia
            dall'alto (subordinazione sempre più decisiva della politica ai
            grossi economici monopolistici sovranazioali, non solo in Italia per
            altro) che dal basso, l'evidente frantumazione sociale è un
            risultato di una sempre più diffusa economicizzazione del pianeta. 
             
            Intanto però quest'uomo ha messo su un partito che non fa poco
            consenso. non c'è dubbio che bisogna combattere sempre di più sul
            terreno centrale, a mio avviso: i mezzi di comunicazione. Quello che
            sta avvenendo in questi giorni (intervista di "Satyricon"
            D. Luttazi) dimostra ancora una volta che l'italia non è un paese
            normale. un uomo così potente non solo non può fare il presidente
            della repubblica, a mio avviso dovrebbe chiedere, semmai, anche se
            può continuare a fare l'imprenditore; quando mai siè visto che un
            buon imprenditore ha a suo carico 254 avvisi di garanzia? Tutti
            quelli che lo nominano ne parlano sempre come di un eroe bastonato! 
             
             
             
            Da: Ferrari Romeo <ferrari.rom@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Lunedì, 26 marzo 2001 9:23 
            Oggetto: Aderisco all'appello 
             
            Appoggio con ferma convinzione l'Appello di Bobbio. Invito
            Caffeeuropa ad attivarsi per mobilitare il mondo della cultura
            affinché faccia presente al Paese il delicato momento in cui si
            trova la nostra democrazia e prenda posizione contro un possibile
            successo del Polo di Berlusconi. La sua vittoria ci imporrebbe un
            regime autoritario di tipo commercial-aziendalista. 
             
            Vorrei ricordare con orgoglio che l'ideale di Libertà è da sempre
            il principio aureo della Sinistra e va rivendicato con forza e senza
            timori nei confronti di chi se ne è "in qualche modo"
            appropriato. Per chi si accosta alla politica secondo i principi
            delle tecniche di vendita non può perseguire né il primato della
            verità (leggi giustizia) né il primato della libertà (leggi
            uomo). 
             
            Possibile che solo gli ultraottantenni, a prescindere dalle loro
            convinzioni politiche avvertano i chiari e inequivocabili segni di
            neoregime nel Berlusconismo? Forse perché i meno anziani non hanno
            provato l'esperienza del Fascismo e/o non lo hanno conosciuto sui
            libri? 
             
            Ferrari Romeo Soave (VR) 
             
             
             
            Da: Monica Pinori <m.pinori@inwind.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 31 marzo 2001 6:17 
            Oggetto: Aderisco 
             
            Cari amici, 
             
            aderisco in pieno all'appello contro la Casa delle Libertà e
            cercherò di inviarlo a più persone possibili. 
             
            Maria Rosa Valli 
             
             
             
            Da: nadia urbinati <nu15@columbia.edu> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Domenica, 1 aprile 2001 18:07 
            Oggetto: il nome 'casa' 
             
            Aderisco all'appello contro la Casa delle Liberta' e ne condivido
            pienamente i timori sul futuro delle liberta' fondamentali. Ho
            sempre sospettato della dicitura stessa 'Casa delle liberta'.
            Innanzi tutto per l'implicito riferimento 'privatistico' della
            parola 'casa', e poi per l'uso della liberta' al plurale. Quante
            liberta'? E come metterle in lista? E chi decide sulla priorita' di
            questa o quella liberta'? 
             
            Una repubblica democratica costituzionale e' un sistema di regole
            condivise che consente una lotta aperta fra idee e interessi
            diversi, non una casa al singolare; perche' la casa ha un
            proprietario il quale sceglie a discrezione -- cioe' facendo lui le
            regole -- chi invitarvi e come gestirla. Quindi, fin dal nome del
            movimento e' chiara la visione patrimonialistica del potere
            politico: se l'Italia scegliesse di essere la Casa delle liberta',
            chi di noi potra' sentirsi come a casa propria? 
             
            Nadia Urbinati 
             
             
             
            Da: Sabrina Pinori <s.pinori@tiscalinet.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Domenica, 31 dicembre 1995 16:42 
            Oggetto: Sottoscrivo 
             
            Sottoscrivo il vostro appello 
             
            Sabrina Pinori 
             
             
             
            Da: Giulio Barberis <giulio.barberis@italtel.it> 
            Risposta: giulio.barberis@italtel.it 
            Organizzazione: Italtel BUCT-OSS 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Martedì, 3 aprile 2001 7:55 
            Oggetto: Adesione all'appello di Norberto Bobbio 
             
            Egregi signori, 
             
            perchè dobbiamo andare a queste elezioni su posizioni di assoluta
            difesa e non da posizioni propulsive? Continuiamo a difenderci da
            Berlusconi e a tentare di convincere gli elettori dei pericoli dei
            nostri avversari, senza porre invece l'accento sugli obbiettivi
            della sinistra che pur essendo chiaramente espressi nella nostra
            costituzione sono ben lontani dall'essere realizzati. 
             
            Mi riferisco al diritto ad un lavoro dignitoso e sicuro, mentre i
            nostri giovani sono costretti ad accettare occupazioni dove sono
            completamente alla mercè del loro datore di lavoro. Mi riferisco al
            diritto di tutti di accedere ad una sanità uguale e dignitosa.
            Berlusconi è il frutto avvelenato della rinuncia della sinistra a
            continuare coerentemente e tenacemente a percorrere il cammino
            iniziato dai nostri padri che hanno combattuto il fascismo per una
            Italia fondata sul lavoro e non sui soldi. 
             
            Anche senza una formale presa di potere di partiti come AN, FI e la
            LEGA, che non a caso sono fuori da quello che un tempo era chiamato
            l'arco costituzionale, abbiamo tollerato che poteri forti, che nulla
            hanno in comune con i valori della costituzione e della resistenza,
            si impadronissero delle leve del comando schiacciando nell'animo
            della gente quei principi di solidarietà uguaglianza e progresso
            sociale che hanno costituito gli obbiettivi di sempre delle forze
            progressiste. Soltanto ritornando fedeli ai nostri ideali che non
            possono morire, potremo ritornare ad avanzare verso una società
            più giusta. 
             
            Grazie. 
             
             
             
            Da: Carlo Gualtieri <gualtiericarlo@katamail.com> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 7 aprile 2001 2:50 
            Oggetto: Appello 
             
            Aderisco, naturalmente, anche se non condivido la logica in cui si
            è lasciato intrappolare il centrosinistra nel corso della campagna
            elettorale. Il terreno di scontro su cui siamo scesi è quello
            voluto dallo stesso Berlusconi; a mio parere; una campagna
            elettorale da lui impostata sul marketing dell'immaginario e sullo
            spettro del comunismo è quella a lui più congeniale, quella su cui
            lui sa muoversi. 
             
            E noi, invece di imporre un terreno di scontro articolato sulla
            passione politica e in tale chiave orientato a privilegiare i
            contenuti e a marcare le differenze, ci accodiamo ad attacchi
            portati a Berlusconi da altri settori (Luttazzi, per esempio, il cui
            interesse è la sua audience e che attacca con eguale bravura
            ambedue gli schieramenti). 
             
            Non credo che in questa chiave otterremo altri voti per il
            centrosinistra. E' vero che Berlusconi rappresenta un'anomalia e
            quindi un pericolo; tuttavia il rispetto che dobbiamo a quei milioni
            (tanti) di italiani che fin'ora hanno votato per lui ci impone,
            credo, di usare argomenti che loro possano assimilare (sono tanti
            quelli che, pur votando Berlusconi per molte complesse ragioni,
            hanno una situazione personale che trarrebbe vantaggio dal governo
            di centrosinistra e non dal governo della casa delle libertà) e non
            tecniche che li pongano immediatamente sulla difensiva. 
             
            Carlo Gualtieri 
             
             
             
            Da: Gian Claudio Spattini <gianspat@libero.it> 
            A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
            Data: Sabato, 7 aprile 2001 11:11 
            Oggetto: Appello contro casa delle libertà 
             
            Condivido pienamente l'appello di Bobbio e altri, la cui necessità
            è resa anche più evidente dalla chiara perdita di controllo nelle
            uscite propagandistiche del leader, dalle inquietanti rivelazioni
            sulle 64 società off shore (di cui egli tuttora nega la connessione
            con i suoi interessi!), infine, e ben peggio, dalla dichiarata
            volontà di far strame della Costituzione repubblicana (nel cui
            testo putroppo manca un chiaro articolo come il 20 di quella tedesca
            sul diritto dei cittadini di opporre resistenza ai tentativi di
            sovvertire l'ordinamento vigente; e del resto Massimo Luciani ci ha
            spiegato che la nostra non contiene norme che sono invece una
            peculiarità "di quella werahfte e verteidigte Demokratie, di
            quella democrazia armata e difesa che è disegnata nella Legge
            Fondamentale, nella Costituzione di Bonn"). Non resta pertanto
            di fronte a tanto minacciato disastro che persuadere gli elettori ad
            impedirlo. 
             
            Gian Claudio Spattini. 
             
            Articoli collegati: 
          
          L'appello contro la casa delle
          liberta` 
          Le adesioni dei lettori 
             
            
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