Riceviamo e pubblichiamo:

Dove vanno a finire gli attori e le attrezzature sceniche quando una compagnia di figure animate smette la propria attività? Fino a poco tempo fa a questi materiali non era attribuito valore venale né culturale. In qualche caso una o due marionette, di solito quelle che rappresentavano i personaggi più amati, erano tenute in casa della famiglia del marionettista come ricordo. Le altre andavano al macero o tutt’al più erano cedute a un amico marionettista che le accoglieva fra le proprie.

Questa pratica, insieme alla deperibilità dei materiali, ha fatto sì che siano molto rari i casi in cui si possa con sicurezza datare delle marionette oltre la fine del Settecento. Eccezioni sono alcune collezioni di marionette del Seicento rimaste nelle soffitte di palazzi nobiliari che, riemerse, sono state affidate a musei come il Museo Correr a Venezia, il Museo dell’Attore a Genova, il Museo Teatrale alla Scala di Milano, la Collezione Borromeo a Isola Bella e la raccolta custodita presso la Bibliothèque Nationale di Parigi.

I musei di sole marionette, in Europa, si possono contare sulle dita delle mani. Ma cosa si trova negli altri musei pubblici e privati? O semplicemente presso le famiglie degli stessi marionettisti? Quale interesse è rivolto a questo patrimonio oggi?

Per rispondere a queste domande abbiamo dato vita a un Progetto di ricerca basato sull’elaborazione di un questionario inviato in seguito a tutti i soggetti interessati. Il risultato è che parecchi materiali appartenuti ai teatri di figura sono custoditi in grandi musei, dai quali non sempre è stato possibile ottenere adeguate informazioni. Altri invece hanno risposto ai nostri questionari con grande cura e interesse, permettendoci di disegnare un primo quadro della situazione. Si è evidenziato inoltre un nascente collezionismo intelligente e attivo. Negli ultimi anni alcune associazioni e compagnie hanno iniziato a collezionare, schedare, esporre marionette, e a pubblicare cataloghi. Si tratta in genere di materiali provenienti da un solo teatro o da un’area limitata. I responsabili di queste iniziative intendono istituire un museo nel prossimo futuro.

Nostra intenzione è stata quella di individuare questi materiali e di facilitarne il ritrovamento da parte degli studiosi e degli appassionati. Il risultato finale è un CD-rom che contiene le informazioni raccolte attraverso le schede delle istituzioni che hanno aderito al nostro progetto al 31 gennaio 2001. Un quadro finale comprendente le collezioni di marionette di 140 musei, 690 immagini e circa 30 minuti di video provenienti da 24 paesi europei.

Il CD-rom è un contenitore multimediale e interattivo per la ricerca diviso in tre grandi sezioni: I Musei europei, le Tipologie e le Immagini. Attraverso questo strumento è possibile fare una ricerca puntuale su tutte le Istituzioni presenti e di comparare agilmente i risultati ottenuti, facilitando la ricerca e la divulgazione del teatro di figura.

Speriamo anche di suscitare l’interesse delle pubbliche amministrazioni dei vari paesi, perché possano essere conservate e valorizzate le vestigia di un‘arte che per secoli ha costituito per la gente, e specialmente per quella meno abbiente, una delle poche fonti di divertimento e di informazione.

Il CD- rom è un work in progress, un invito a partecipare alla prosecuzione della ricerca. L’invito è diretto anche ai responsabili dei musei già presenti nel CD-rom, alcuni dei quali potrebbero anche desiderare di perfezionare la propria presenza aggiungendo informazioni e immagini. E’ nostra intenzione fare una seconda edizione del CD-rom, appena il materiale pervenuto lo consentirà.

Tutte le istituzioni e le persone che hanno interesse a contribuire potranno inviare la propria adesione al seguente indirizzo: Pupmus c/o Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino - Via Butera, 1 - 90133 Palermo. Tel. 39 - 091 328060 // Fax 091 328276.

Per ulteriori informazioni Janne Vibaek Pasqualino, tel. 091 6811073 // 0335477709


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