Caffe' Europa
Attualita'



I lettori scrivono

 

Da: kilgoretrout <kilgoretrout@libero.it
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it
Data: Sabato, 17 febbraio 2001 7:11
Oggetto: Sull'Ultimo Bacio



Vorrei sottolineare l'importanza di questo film nel panorama cinematografico italiano. Innanzi tutto, come ha osservato la Casella, fa una cosa importante: raduna la gente al cinema, e forse la stessa gente che poi l'indomani va a vedere Vanzina. E questa, vista la scarsa affluenza degli italiani nei cinema che programmano pellicole nazionali (che non siano, appunto, quelle di Vanzina) non è cosa da poco.

In più - dice la Casella e io spero vivamente sia così - fa discutere. Direi che sono degli ottimi presupposti, e il film certamente li vale perché è un film, accidenti, fatto in grande stile. Parlerei quasi di "neocoralità" del cinema italiano, se me la si passa, e sono pronto a scommettere che se i giovani registi italiani puntassero a raccontare storie in questo modo, e cioè strizzando un occhio ai modelli americani di narrazione a più voci, allora forse il cinema italiano andrebbe più incontro alle esigenze della gente.

Intendiamoci, è palese quanto L'ultimo bacio debba a Magnolia, è lo stesso Muccino ad aver ammesso di essere stato ispirato dal film di Anderson, ma questo è stato un bene perché Muccino ha saputo cogliere l'intelligenza del film di Anderson e, in più, ha fatto una cosa che forse il suo illustre collega americano ha tralasciato: gli ha dato un'anima. Ora, non so se sia un bene, ma credo proprio di sì, L'ultimo bacio fa anche commuovere.

A parte questo, che non è poco, il film è sotto ogni punto di vista, a mio modesto parere, perfetto: gli interpreti, tutti, sono bravissimi (non faccio altri nomi ma una menzione speciale va forse alla Mezzogiorno), la regia è virtuosa, accattivante, spettacolare, incisiva e, per giunta, "ruffiana" quanto basta perché tutte le altre cose messe insieme non risultino troppo eccessive. Ce ne fossero di film così, qui da noi. Tornatore, per dire, lui l'ha già capito come si devono fare i film per essere visti. Ora anche Muccino, zitto zitto, gli va dietro. E Procacci procaccia. Occhio alla "neocoralità", ragazzi.

Enrico Carli



Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui

Archivio Attualita'

 


homearchivio sezionearchivio
Copyright © Caffe' Europa 1999

Home | Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier |Reset Online |Libri |Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media |Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo