I lettori scrivono
From: giuxo@yahoo.it
Subject: Abraham Yehoshua versus Roberto Faenza
Date: Sun, 17 Oct 1999
Vorrei aggiungere alcune osservazioni all'articolo pubblicato sulla
vostra rivista "Abraham Yehoshua versus Roberto Faenza". Il rapporto tra cinema
e letteratura nella storia della cultura occidentale è stato sempre molto turbolento. E'
quindi comprensibile l'atteggiamento di diffidenza dello scrittore israeliano nei
confronti del tentativo di trasporre cinematograficamente il suo forse più impegnativo
romanzo. E va riconosciuto a Faenza un grande coraggio per aver trattato un romanzo così
difficile dal punto di vista dell'approfondimento psicologico dei personaggi.
Io non ho ancora avuto l'occasione di vedere il film ma sicuramente
eviterò di cercare un confronto con il romanzo da cui è tratto perchè non credo che sia
possibile rendere cinematograficamente, con i tempi ridotti di una pellicola, l'immensa
mole di lavoro analitico di un romanzo come "L'amante". Questo non vuol
dire che non mi aspetti qualcosa di buono dal film di Faenza.
Di Yehoshua volevo soprattutto sottolineare un aspetto di cui raramente
sento parlare quando si tratta di commentare o recensire i suoi libri. Questo scrittore
appartiene a una generazione di intellettuali israeliani "costretti" a scrivere.
Sono quegli scrittori che hanno avuto il compito culturale e politico di creare una
"letteratura" in lingua israeliana. Mi piace molto sottolineare questo concetto
per ricordare che le fonti dell'ispirazione letteraria non sempre vanno ricercate nei
canoni classici dell'ispirazione artistica.
Cordiali saluti.
Giuxo
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