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Privatizzare la Rai? L'Europa non capirebbe

Vincenzo Vita con Tommaso Debenedetti


"Nessuna messa all’asta del servizio pubblico. Nessuna privatizzazione della Rai. Nessuna redistribuzione o gara per il canone". Così il sottosegretario alle Comunicazioni Vincenzo Vita risponde a Stefano Balassone, consigliere d’amministrazione Rai, e a Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, intervenuti nel dibattito su canone e servizio pubblico apparso su Reset e ripubblicato sul numero 43 di Caffè Europa . "Un dibattito serio, intelligente - afferma Vita - ma forse un po’ astratto rispetto alle concrete discussioni oggi in corso".

 

Onorevole Vita, per quale motivo definisce ‘astratto’ quel dibattito?

Perché in questi tempi parlare di messa all’asta del servizio pubblico, o avviare una discussione globale sul canone, rischia di essere fuori dalla concreta realtà. E’ un bel tema, che però sarebbe andato bene venticinque anni fa: Adesso parliamo di holding, di pubblicità, delle nuove sfide del mercato…"

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Fedele Confalonieri, su ‘Reset’, ha proposto di mettere all’asta il servizio pubblico. Cosa ne pensa?

Confalonieri, come ci si poteva aspettare, parla pro domo sua: Non posso nascondere che la sua tesi mi sembra inapplicabile e inaccettabile.".

 

Il consigliere Rai Stefano Balassone ha lanciato l’idea di ‘dare il canone a chi lo merita’:..

"Ecco, su questo punto vorrei esprimere le mie più serie riserve. Stefano Balassone è una persona che stimo, della quale sono molto amico, ma in questo caso proprio non riesco a vedere il senso di queste sue affermazioni: Balassone ha parlato come un intelligente, bravo e preparatissimo esperto e teorico del settore, dimenticando però di essere anche consigliere d’amministrazione della Rai. In ogni caso, aprire in questo periodo e in questo modo un discorso sul canone, mi sembra, devo dirlo con franchezza, non solo fuori luogo ma anche pericoloso".

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Perché?

Perché si rischia di mettere in seria difficoltà i nostri rapporti e le nostre intese con gli europei. Abbiamo avuto lunghi scambi di lettere con il commissario uscente Van Miert: basta leggere questo carteggio per capire quanto gli stati dell’Ue siano gelosi dei loro servizi pubblici. Discussioni del genere su aste e canone, che sul piano puramente teorico sono anche affascinanti, se compiute da chi ha responsabilità nel sistema radiotelevisivo pubblico possono suscitare, a Bruxelles e negli altri Paesi dell’Europa, sospetti e incomprensioni"

 

Ha una sua ricetta da contrapporre a quelle di Balassone e Confalonieri?

Sarebbe assurdo che l’avessi. Ripeto: il canone e le aste del servizio pubblico non rientrano nelle discussioni reali. Dunque, come esponente del governo, non posso dare ricette su temi non all’ordine del giorno".

 

Si torna spesso a parlare dell'imminente avvio di un processo di sostanziale privatizzazione della Rai. Alcune recenti dichiarazioni rilasciate dal ministro Cardinale qualche giorni fa a Telese, sono state lette in questo senso

Chi ha letto le parole del ministro come un avvio della privatizzazione dell’ente radiotelevisivo pubblico, ha compiuto una gravissima distorsione della verità, un notevolissimo fraintendimento. Voglio dirlo una volta per tutte: non è allo studio, né tantomeno in via di attuazione, alcuna forma di privatizzazione della Rai.

 

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