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Il futuro dell'Ulivo

Arturo Parisi e Walter Veltroni con Tommaso Debenedetti

 

"E’ sbagliato dire che non vogliamo il vertice di tutto il centro-sinistra. La realtà è che ci interessa prima di tutto ricostruire e rafforzare l’Ulivo, quell’Ulivo che la caduta del governo Prodi aveva temporaneamente distrutto. Una volta compiuto questo passo, potremo incontrarci anche con quanti non condivisero, da soci fondatori, l’esperienza del ’96". Arturo Parisi, vice-presidente dei Democratici, racconta in questa intervista i giorni difficili della trattativa con le altre forze della coalizione e conferma l’intento principale dell’Asinello: dar vita ad un Ulivo 2 che garantisca il successo già dalle regionali del 2000.

 

Intanto, professor Parisi, il vertice della coalizione, tanto auspicato da Veltroni, non si farà…

"Sarebbe una forzatura dire che quell’incontro è definitivamente tramontato. Per ora, tuttavia, chiediamo che si riuniscano, prima possibile, le forze che diedero vita all’Ulivo, e con le quali la nostra intesa è ottima"

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Sembra che lei stia parlando di un club privilegiato, esclusivo…

"Sto parlando di forze che accettano tre condizioni indispensabili e preliminari: piena logica bipolare, piena appartenenza al centro-sinistra, e impegno a creare regole per l’Ulivo 2 inteso come nuovo soggetto politico. Se qualcun altro vorrà accettare tali principi basilari, sarà il benvenuto!"

 

Accettereste dunque anche Udr e Cdu?

"Ripeto: se accetteranno i tre punti chiave, saranno i benvenuti. Ma purtroppo…"

 

Purtroppo?

"E’ successo questo. Abbiamo discusso lungamente con i Ds, con i Popolari, con le altre forze del vecchio Ulivo. Ho fatto riunioni interminabili, per giorni. Sono state superate tutte le incomprensioni che si erano create nella campagna per le Europee. I punti d’intesa erano stati trovati. Noi avevamo detto: riuniamo subito tutte le forze dell’Ulivo, e subito, anche il giorno dopo, facciamo l’incontro allargato anche a Cdu, Udr…".

E invece?

"Invece lunedì 19 arriva il diktat del cossighiano Sanza, arrivano inaccettabili altolà secondo i quali la riunione dell’Ulivo verrebbe interpretata come uno strappo, e creerebbe problemi alla maggioranza. Ricatti inaccettabili!".

 

Una settimana di incontri bilaterali, speranze, aperture. Tanto rumore per nulla?

"Beh, forse il rumore è stato un po' eccessivo: questa del vertice del centro-sinistra pareva una telenovela interminabile, che doveva per forza avere come lieto fine il grande incontro. Le cose, invece, non sono così semplici. Sono stati ottenuti risultati notevolissimi, i cui frutti si vedranno nel medio periodo".

 

Quali?

"Abbiamo tutti concordato sull’idea di lavorare da subito a rafforzare il governo, a dare all’esecutivo di D’Alema la possibilità di guidare il Paese senza scossoni per l’intera legislatura. Questo, del resto, è stato anche il tema discusso, con totale convergenza di vedute, dal Presidente del Consiglio e da Prodi nel loro recente incontro a Palazzo Chigi. La stabilità, mi creda, per noi viene prima di tutto. Per questo, aggiungo, guardiamo con preoccupazione le ipotesi di dissociazione dall’esecutivo da parte di Buttiglione, e per questo riteniamo inaccettabili diktat come quello di Sanza. Faremo di tutto perchè il governo si rafforzi!".

 

Proprio voi , che tanto avete criticato , ad ottobre scorso, la nascita del governo D’Alema…

"Non ci è piaciuto, e non ci piace, quell’asse D’Alema-Cossiga sul quale è nato il governo, non ci piacciono gli accordi che hanno ucciso l’Ulivo. Ma la stabilità è un valore assai più alto".

 

Ci spieghi brevemente come dovrebbe essere l’Ulivo 2.

"Dovrebbe essere un soggetto politico bipolare, di centro-sinistra, composto da forze che cedano all’Ulivo quote di sovranità. Dovrebbe essere come l’Ulivo 1, evitando però certi errori e ampliandone la composizione".

 

Lei, probabilmente, dovrà vedersela alle suppletive per il seggio di Bologna con Emma Bonino, candidata del Polo. Pensa di farcela?

"Ho moltissimi dubbi sul fatto che io sarò candidato. Dovremo discuterne, e molto, nelle sedi opportune. Poi la decisione di candidarmi spetterà solo a me, e io non sono per nulla sicuro che deciderò per il sì".

 

"La posizione dei Democratici mi pare costruttiva. Lo è stata nel lungo incontro che abbiamo avuto giovedì 15, lo è stata nelle recenti dichiarazioni di Arturo Parisi. Dunque, rispetto alle settimane scorse, I rapporti fra noi sono decisamente migliorati". Il segretario Ds Walter Veltroni smentisce con forza le voci di attriti con l’Asinello e crede nella necessità di un nuovo slancio da dare alla coalizione.

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Lei, segretario, auspicava tanto il vertice del centro-sinistra al quale i prodiani hanno detto no…

"Non si tratta di un no assoluto. Per quanto mi riguarda, continuo a chiedere a tutte le forze del centro-sinistra e dell’Ulivo di incontrarci subito, entro la fine del mese di luglio. C’è bisogno, un bisogno urgentissimo, di dare a tutti il segnale che stiamo ripartendo, che siamo coesi e battaglieri".

 

Ma Parisi parla di due tappe distinte: prima i fondatori dell’Ulivo del ‘95/96, poi il vertice allargato.

"Purché si faccia presto! Non possiamo aspettare, non possiamo bloccarci in una serie di tappe lente, di cerimoniali che gli elettori non comprenderebbero. Bisogna capire che il Polo sta facendo sul serio, e che ogni attimo di indugio è un regalo alla destra. E occorre anche che si smetta di intendere l’Ulivo come alcuni fanno, cioè come una somma di partiti"

 

Nonostante tutte le difficoltà, lei parla di passi avanti. Quali sono?

"Anzitutto, e non è poco, l’aver superato le tensioni che, all’interno del centro-sinistra, erano maturate nel corso della campagna per le Europee. E, nella nuova armonia che si è registrata, mi pare decisivo l’impegno, preso concretamente da tutte le forze dell’Ulivo, di sostenere in modo pieno, limpido, attivo il governo D’Alema, affinché duri per tutta la legislatura.. E’ importante, ad esempio, che i Democratici incontrino in questi giorni il Presidente del Consiglio. Insomma: è stato fatto un ottimo lavoro. Speriamo che per indugi e lentezze non vada disperso!"

 

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