Il volantino/Il
documento di rivendicazione dellomicidio di DAntona, definito esponente di
spicco del cosiddetto "Patto sociale" "Siamo gli eredi delle Brigate
Rosse". Ecco il testo dei terroristi, che attacca il "progetto
neo-corporativo" Ciampi-Amato
Così la sinistra stella a cinque punte. Ma con una grafica che si
discosta - parola degli esperti del Viminale - dallo stellone degli anni 70. non
cè più nemmeno il ciclostile che evocava stesure clandestine. In compenso,
cè il binomio "borghesia imperialista" (abbreviato B. I.), che andava in
voga ventanni fa. Gli eredi delle Br hanno usato un efficiente computer, scegliendo
unimpaginazione fitta fitta. Per dovere di cronaca, riportiamo qui di seguito i
punti principali della strategia brigatista. Che parte proprio da dove si era interrotta
lopera dei predecessori: la fine degli anni 80.
Perché DAntona. Il consigliere di Bassolino viene
definito "cerniera politico-operativa del rapporto tra esecutivo e sindacato
confederale, un formulatore ed interprete della funzione politica del "Patto
sociale"".
Ciampi e Amato. In questo ruolo chiave che le nuove Br vedono
saldato a Cgil, Ds e governo DAlema (i tre fronti in cui operava), DAntona
viene individuato come un protagonista "del progetto politico che ha consentito, già
dal governo Amato e poi con quello Ciampi, di tradurre gli indirizzi politici di controllo
delle leve statuali del governo macroeconomico, in elemento attivo delle contraddizioni di
classe". Sotto accusa cè, innanzi tutto, laccordo sul costo del lavoro
del 93, simbolo - secondo le Br - di un pericoloso avvicinamento tra governo e
sindacati. "Un progetto neo corporativo - scrivono - che oggi si completa con
lelezione di Ciampi alla Presidenza della Repubblica e con lincarico di Amato
al Tesoro, soggetti politici che hanno svolto un ruolo storico nellaffermazione
della politica neo corporativa e che perciò rappresentano punti di unità politico
istituzionale su cui maggioranza e opposizione, pur non senza contraddizioni possono
convergere".
Il bersaglio: la legge sugli scioperi. Sotto la lente
dingrandimento delle Br-Pcc ci sono i due capi dopera principali di
DAntona: la legge sulla "rappresentanza sindacale dei lavoratori del publico
impiego" (governo Prodi) e la "legge 146 sul diritto di sciopero" (governo
DAlema) che "accetta di subordinare il diritto di sciopero agli interessi del
capitale, mascherati da diritti fondamentali di cui sarebbe portatrice la "categoria
degli utenti"". Laffondo è per il sistema delle pensioni sulla
flessibilità che le Br traducono in "libertà di licenziamento".
Il Kosovo e la Cgil. La contestazione Br al sindacato guidato da
Cofferati è durissima: farsi strumento della politica da "b. i." del governo.
Soprattutto sulla guerra: "La linea seguita dalla Cgil - si legge a pagina 3 - è
stata quella di fare assumere con gesti concreti una posizione ai lavoratori italiani,
nella polarizzazione del conflitto tra Jugoslavia e secessionismo kosovaro-imperialismo
Nato, per sfruttare ogni minima possibilità di attiva legittimazione dellintervento
bellico, che viene qualificato da Cofferati come "una necessità
contingente"".
DAlema e il tradimento dei Ds. Lattacco è rivolto
soprattutto alla "politica della concertazione" scelta dal premier. Ma pure al
partito dei Ds che si sarebbe "candidato a rappresentare gli interessi della
borghesia imperialista". Le Br passano così a spiegare quello che considerano il
tradimento delle istanze di sinistra: "Un processo graduale in cui la classe
dirigente di tali forze politiche e sindacali ha cercato di conservare il radicamento
sociale assunto come rappresentanza istituzionale della classe, nella ricerca di formule
politiche che mantenessero questa fase sociale, ricollocandola intorno allinteresse
della borghesia imperialista".
Le tappe dellescalation. I neobrigatisti ripercorrono le
tappe delloffensiva, ricordando la stagione del governo De Mita e lomicidio
del professor Ruffilli. Fino a rivendicare lattentato al Nato Defence College nel
94 ad opera dei Nuclei Comunisti Combattenti. Nonché "lattacco alla sede
nazionale di Confindustria" del 93, con cui "veniva proposta la
ricostruzione delle forze rivoluzionarie".
Il programma. "Lattacco al cuore dello Stato"
continuerà? I neo br progettano "una guerra di classe di lunga durata".
Scandita in due tempi: "la Fase di ricostruzione delle Forze Rivoluzionarie" in
vista della rinascia del "Partito comunista combattente" in Italia. E la
"costruzione del Fronte antimperialista combattente" che aiuti la rivoluzione
nel Mondo.