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Microcredito/Banca Etica, dove finanza e solidarieta' si incontrano

 

Andrea Begnini


"Dove esistono problemi di disoccupazione e la gente vive grazie al supporto dello stato il micro-credito puo' risultare uno strumento utile per invertire questa tendenza e non esiste ragione perche' i paesi occidentali non debbano sfruttare questa occasione; si tratta anche di un modo di avvicinare una serie di problemi come il carico sociale e la regolamentazione dei mercati che sono poi i meccanismi all'interno del mal funzionamento dei quali si generano delle intere categorie di persone completamente escluse dai loro benefici. Anche il micro-credito e' ovviamente un fenomeno dipendente dal libero mercato, ma da un libero mercato in cui esistono regole e non selvaggio".

Le parole di Muhammad Yunus, fondatore di Grameen Bank, il primo esperimento di micro-credito a livello mondiale attivo da oltre vent'anni in Bangladesh, registrano la necessita' di intervenire all'interno della logica del libero mercato con soluzioni alternative, piu' vicine ai bisogni e alle possibilita' della povera gente di quanto non lo sia il circuito finanziario tradizionale. Mr. Yunus, di cui Feltrinelli ha recentemente pubblicato il libro Il banchiere dei poveri recensito da Caffe' Europa il 4-12-98, cosi' descrive l'esperienza del micro-credito: " le banche convenzionali fanno completamente dipendere la concessione di un prestito dalla possibilita' che le persone hanno di offrire delle garanzie in grado di tutelare i loro soldi; e' evidente che le persone piu' povere, quelle che hanno maggiormente bisogno di avere soldi in prestito, non possono nemmeno offrire le garanzie richieste. Il micro-credito e' un nuovo modo di intendere il servizio bancario che non richiede garanzie, concede piccoli prestiti stimolando l'economia locale attraverso la creazione di una maggiore ricchezza in un grande numero di persone".

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Il micro-credito nasce nel 1976 quando il professor Yunus, allora direttore del programma per l'economia rurale dell'universitą di Chittagong, in Bangladesh, diede inizio a una ricerca per verificare la possibilita' di avviare una sorta di servizio bancario alternativo per i poveri del villaggio di Jobra, vicino all'universita'. Il Grameen Bank Project, sostenuto all'inizio dalla Banca centrale del Bangladesh, diventa indipendente nel 1983, continuando nella sua attivita' di prestito senza garanzie ai contadini; a distanza di oltre vent'anni sono oltre 2 milioni i prestiti assegnati, 400.000 le abitazioni costruite con quei prestiti e appena l'1 per cento il dato relativo all'insolvenza e alla mancata restituzione dei soldi. Il prestito medio e' di 150 dollari e le principali beneficiarie sono le donne, circa il 94 per cento; ci spiega ancora Yunus: " All'inizio avevamo un numero di clienti proporzionalmente diviso tra uomini e donne, ma mano a mano che la nostra esperienza cresceva abbiamo scoperto che era meglio affidare i soldi alle mogli perche' immediatamente ne beneficiano anche i figli; le donne guardano al futuro della famiglia e pianificano per il meglio, mentre gli uomini non prestano grande attenzione a queste cose. Certo all'inizio e' stato difficile, abbiamo dovuto insegnare alle mogli come difendere i soldi e come difendere anche il proprio matrimonio dai mariti umiliati per il fatto di non essere in grado di sostenere la famiglia, ma siamo riusciti piano piano a convincere che con i prestiti si puo' uscire piu' rapidamente da uno stato di estrema poverta'".

Il prestito diretto alle donne di famiglia sembra che abbia un effetto positivo anche contro l'estremismo religioso; nelle elezione del 1996 in Bangladesh il partito fondamentalista islamico, contrario all'emancipazione femminile e spesso coinvolto in episodi di fanatismo contro il modello di vita occidentale, ha perso 14 dei suoi 17 seggi in Parlamento, soprattutto per il voto contrario proprio delle donne. Oggi che oltre 2 miliardi di dollari sono stati dati in prestito, le attivita' di Grameen Bank si sono moltiplicate: "abbiamo creato un numero di compagnie indipendenti che ruotano attorno al progetto centrale, come Grameen Phone, una societa' di telefonia cellulare che lavora per cotruire una rete di comunicazione tra i villaggi, oppure Grameen Internet Service per creare lavoro tramite Internet, Grameen Education, Grameen Energy per portare l'energia solare nei villaggi e ancora altre".

Il lavoro di Grameen si estende anche all'organizzazione del lavoro, per esempio attraverso Bio Center, una societa' che gestisce prestiti per comprare mucche e poi si occupa di raccogliere il latte nei villaggi e venderlo nelle aree urbane, oppure Babsha Sheba, una compagnia creata per garantire un servizio di fornitura di prodotti ai piccoli negozi dei villaggi sottraendoli allo sfruttamento dei grossisti e delle grandi aziende. Molti studi indipendenti come quello della Banca Mondiale documentano l'impatto positivo del micro-credito sull'economia locale, anche nel paesi sviluppati; il mercato ha infatti generato anche qui fasce di estrema poverta' con il piu' l'aggravante che mentre in Bangladesh i poveri conservano la propria dignita' perche' sono in molti a essere sulla stessa barca, in Occidente il contrasto evidente tra ricchezza e poverta' invece che servire da stimolo umilia e schiaccia ancor piu' verso il basso chi in basso gia' si trova. Il successo del micro-credito si e' infatti sviluppato anche nel mondo occidentale: sono infatti oltre 50 i paesi in cui sono attivi progetti analoghi.

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Negli Stati Uniti per esempio ci sono oltre 200 programmi in funzione; anche Clinton quando era governatore dell'Arkansas diede avvio un'esperienza di micro-credito con il Good Faith Fund e sua moglie Hillary e' stata invitata nel 1997 ad aprire con un intervento il Summit mondiale sul micro-credito a Washington. In Italia sta per prendere il via la Banca Etica,  in collaborazione con la Banca Popolare di Milano e l'Ambroveneto, una nuova forma di raccolta e di utilizzo del risparmio dei privati verso progetti cooperativi che nel mercato finanziario tradizionale sarebbero ben poco presi in considerazione. Il progetto e' ben avviato e a maggio dovrebbero aprirsi i primi sportelli. A Milano inoltre dal 1980 opera una finanziaria non-profit, la Mag2, ovvero Mutua Auto Gestione, http://www.netland.it/mag2finance, che, tra le altre attivita' promuove l'imprenditorialita' sociale, anche il collegamento con "Prendi L'iniziativa", una trasmissione in onda tutti i martedi su Radio Popolare, 101.5 Fm, dove, al numero di telefono 02-70638143, si possono raccontare i propri progetti imprenditoriali e sperare che vengano finanziati; sono state una trentina le idee finanziate nella precedente edizione del programma nel 1996 e oltre 300 le realta' sostenute da Mag2 in provincia di Milano, con solo il 2 per cento di insolvenza. Mag2 e' prossima a realizzare anche un vero e proprio servizio di micro-credito, di prestito a quelle famiglie che per esempio "non hanno 500 mila lire per comprare i testi scolastici ai figli, ma che possono invece rifondere 100 mila lire al mese", spiega Giovanni Acquati, presidente della societa' in un'intervista recentemente apparsa su "ViviMilano", l'inserto settimanale del "Corriere della Sera".

L'esperienza del micro-credito, oltre che sollevare attraverso prestiti individuali il tenore di vita di singole famiglie, insegna che attraverso la cooperazione tra piu' persone verso una comune idea imprenditoriale e' possibile attivare anche nuova occupazione; dice Yunus: " la cooperazione e' ingrediente fondamentale in ogni societa' di uomini, soprattutto se democratica. Nella metodologia di lavoro di Grameen la coooperazione viene stimolta attraverso prestiti a gruppi di persone; questo per ridurre i costi operativi necessari per monitorare ogni singolo prestito da parte della nostra banca, ma anche per attivare creativita' e fantasia di gruppo". In Norvegia per esempio attraverso questa metodologia si stanno ripopolando le isole Lofoten, in Oklahoma presso gli indiani Cherokee la cooperazione e il commercio solidale stanno provocando una rapida contrazione dei problemi di alcolismo fino a poco tempo fa molto sviluppati.

 

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