Partendo dalla considerazione che vivere e qualcosa di più
complesso che sopravvivere, la scienza medica moderna si sta muovendo, recentemente con
grande rapidita, da unimpostazione esclusivamente prescrittiva di medicine e
terapie per curare i sintomi delle malattie verso una serie di valutazioni che tengono
conto anche dellaspetto psicologico e morale del paziente. I parametri di
riferimento della salute fisica delle persone e tutte le sintomatologie derivate dallo
stress, da quelle più banali come il mal di testa a quelle più serie come ulcere,
infarti e tumori, vengono analizzate prendendo sempre più in considerazione
lunitarietà del corpo umano e la diretta influenza delle emozioni positive e
negative sullorganismo. Si moltiplicano gli studi scientifici sugli stati
danimo; è dimostrato per esempio come il buon umore condizioni in modo positivo la
circolazione sanguigna e attivi la muscolatura. Ridere fa bene al cuore, ai polmoni e
stimola nel cervello la produzione di alcune sostanze benefiche come le betaendorfine che
aumentano la resistenza al dolore; al contrario trattenere rabbia ed emozioni abbassa il
sistema immunitario.
Mario Farne, docente di psicologia medica a Bologna, nel suo
libro Guarire dal ridere (Bollati Boringhieri) e nelle sue ricerche che svolge ormai da
anni, pone unimportante relazione tra le emozioni, in particolare la depressione, e
labbassamento delle difese immunitarie; limmunoglobulina A, sostanza presente
nella saliva, nelle lacrime e nelle mucose nasali che costituisce una difesa contro gli
agenti patogeni causa di infezioni alle vie respiratorie, aumenta con il buon umore e
diminuisce in conseguenza di emozioni negative. Per quanto riguarda le malattie
respiratorie questi risultati sono confermati da una serie di studi, come quello condotto
in Inghilterra presso il Laboratorio di ricerca sullinfluenza, che ha messo in luce
come, nel gruppo di influenzati presi in esame, la percentuale di quelli affetti anche da
forti disturbi respiratori salga dal 27 per cento al 48 per cento in quelle persone
soggette anche a un elevato livello di stress. Difese immunitarie abbassate sono la
conseguenza anche di un eccessivo autocontrollo delle emozioni, come ha cercato di
dimostrare il professor Stanislaw Kasl dellUniversità di Yale negli Stati Uniti;
prendendo in esame i cadetti dellAccademia militare di West Point ha scoperto che
disciplina e autocontrollo esasperati provocano fino al 30 per cento in più di
possibilità di ammalarsi. Il biochimico americano William Frey ha addiritura scoperto che
le lacrime provocate da vere emozioni contengono molte più tossine di quelle suscitate
per esempio dallirritazione di una cipolla, e che quindi lorganismo attraverso
il pianto elimina una buona dose di stress che, se trattenuto, potrebbe favorire
linsorgere di alcuni meccanismi psicosomatici come mal di testa oppure sfoghi sulla
pelle.
Ma le emozioni sembra che influiscano anche sul cervello; in un
articolo apparso su Panorama del 18 febbraio, sono riportate le ricerche dello psichiatra
americano Kandel, di Giovanna Kiferle, presidente dellAssociazione di psicogenetica
e di Antonio Malgaroli, neuroscienziato presso lospedale San Raffaele di Milano,
concordanti sul fatto che quanto più forte e il vissuto emotivo di una persona
tanto più facilmente e definitivamente e in grado di lasciare tracce e modificare
il tessuto cerebrale, agendo come una vera e propria tempesta biochimica. Il buon umore è
insomma unimportante meccanismo in grado di influire direttamente sulla salute e
sulla longevità di una persona; si tratta di un modo di approcciare la vita che esclude
leccessivo controllo delle emozioni ma anche gli scoppi violenti di rabbia, che
gestisce con equilibrio i momenti negativi e sfrutta al meglio le esperienze positive che
capitano. Agli inizi degli Anni Settanta il medico Patch Adams si presentava nelle corsie
degli ospedali vestito da clown credendo per primo allimportanza del riso come
terapia per i malati; oggi, a distanza di anni, che leffetto benefico del buon umore
è stato dimostrato, la clownterapia viene praticata nelle corsie di tanti ospedali
soprattutto pediatrici, i bambini infatti sopportano meglio cure e accertamenti al punto
da far diminuire del 20 per cento luso degli anestetici. In Italia la Regione
Toscana e lEnte Teatrale Italiano hanno dato il via a un progetto che vedrà per
fine anno la formazione di sedici clown-dottori per lospedale pediatrico Mayer di
Firenze. A Roma esiste una associazione di volontariato costituita da comici che prestano
la loro opera organizzando spettacoli allinterno delle strutture sanitarie, si
chiamano Medici della risata (per informazioni http://www.romacivica.net/riderevivere).
Se le emozioni hanno un impatto così dirompente sulla qualità e anche
la quantità della vita, bisogna allora riconsiderare in modo meno drammatico quelli che
sono da sempre considerati i piaceri tradizionali, dal sesso allalcool, dal
divertimento anche più ludico a una bella tazzina di caffe; spesso la medicina
tradizionale scandisce con aut-aut alimentari e comportamentali lesistenza degli
individui, veri e propri dictat che dividono in due precise categorie cio che fa
bene e cio che fa male e trascurano limportante influsso delle emozioni e dei
sentimenti che, adeguatamente rivalutati, renderebbero piu difficile affermare che
per esempio lalcool fa genericamente male senza considerare gli importanti benefici
che possono derivare dallassunzione di un bicchiere di vino sul morale di un
individuo e, dallinnalzamento di umore, poi indirettamente sulla circolazione
sanguigna e in tutto il corpo. LArise, Associazione per la ricerca scientifica nel
campo del divertimento (http://www.arise.org), denuncia come lequazione "tutto
cio che dona piacere fa male", così genericamente richiamata da quella che
definisce la "medicina secolare", sia in realta unulteriore causa di
stress per le persone che si trovano a dover scegliere in modo cosi drastico tra
ascetismo e piacere. In uno studio condotto da Arise su quasi seimila persone in tutte le
parti del mondo si rileva come oltre il 50 per cento degli intervistati dichiari come
primaria fonte del proprio stress il lavoro, considerato eccessivo in quantita e
troppo faticoso.
L81 per cento degli stressati da lavoro trova beneficio in un
momento di relax scherzando con i colleghi, il 68 per cento bevendo un caffe, il 52
per cento più in generale un drink e il 27 per cento mangiando preferibilmente un pezzo
di cioccolato o fumando una sigaretta. Arise insiste su questi dati per sottolineare come
vino, caffe, cioccolato e anche il fumo, quando consumati in modo regolato e
intelligente, non vadano demonizzati ma considerati anche per il loro apporto di buon
umore e per le piacevoli sensazioni che possono offrire. Un bicchiere di vino, una tazzina
di caffe possono quindi abbassare la soglia di stress, regolarizzando il battito
cardiaco, diminuendo il livello di adrenalina nel sangue, migliorando anche
lattività mentale. Unesperimento condotto da Arise in un ospedale geriatrico
ha messo in luce come una bottiglia di birra al giorno bevuta da una parte degli anziani
presi in esame aumentasse il loro approccio positivo alla vita e li rendesse rispetto agli
altri più reattivi agli stimoli per tutta la giornata. Vivere bene dunque e
qualcosa in più che non essere malati e il buon umore, stimolato da sensazioni piacevoli,
e un chiaro indicatore di longevità. La depressione stimola la produzione da parte
dellorganismo di cortisolo, una delle cause dellabbassamento del nostro
sistema immunitario, mentre invece guardare un film divertente oppure ascoltare un buon
pezzo musicale aumenta gli anticorpi e ci prolunga la vita.