Il
Direttore risponde
Da: luca <herbert@isiline.it>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Mercoledì, 25 ottobre 2000 18:37
Oggetto: Criminalità
Spettabile Caffé Europa,
Mi chiedo se il gioco d'azzardo sia legale o illegale, se sia legale o
illegale la prostituzione, e tutti i crimini così detti minori. Basta
farsi un giro a Torino, nelle zone di Porta Nuova e dintorni per farsi
una idea abbastanza chiara del fatto che, sebbene vi siano leggi
stabilite dall'Autorità costituita, leggi del Codice di Procedura
Penale, queste leggi vengano infrante e senza alcun problema. Non è
qui questione di controllo o prevenzione del crimine, in quanto le
Forze dell'Ordine compiono il loro dovere, credo nei limiti del
possibile. No qui è questione di repressione. Vi è pattume,
lerciume, criminalità insomma in ogni dove. Qualcuno potrà dire che
vi è sostanziale differenza fra chi è semplicemente organizzatore di
giochi d'azzardo e prostituzione e chi delinque in altra maniera,
commettendo omicidio o simili atti criminosi. A mio avviso tale
distinzione è la fonte di ogni male: ma quale distinzione e
distinzione, signori miei, qui ci si trova di fronte ad un crimine, ad
una violazione di una legge dello Stato Italiano, Stato per la
creazione del quale sono morti Patrioti nel Risorgimento, nella Prima
Guerra e Seconda Guerra Mondiale, Stato e leggi per cui sono morti
uccisi proprio da gentaccia che organizza attività illecite persone
quali Falcone, Borsellino, il generale Dalla Chiesa e tantissimi altri
degni combattenti. Chi viola la legge è un criminale, poiché
criminale è violare la legge e da tale fatto non si scappa. Si
potranno usare belle parole o di fuoco, ma il fatto inequivocabile
resta: crimine è violare la legge dello Stato e chi viola le legge
dello Stato è criminale e va punito in ogni modo e con ogni mezzo
stabilito dalla legge.
Ora però si vede che questo non basta. No, non basta. E non basta in
quanto il crimine esiste e seppure le Forze dell'Ordine e la
magistratura compiano il loro dovere il crimine continua a esistere. E
io mi chiedo perché. Mi chiedo per quale motivo ciò esiste. Non è
forse illegale ed illegittima la criminalità organizzata? Non è
forse tale peste equiparabile ai peggiori tumori? E se è un tumore
per quale motivo lo si argina e non lo si distrugge e
definitivamente!!!! Per quale motivo si lascia che pattumaglia di
siffatta specie e chi permette a pattumaglia di siffatta specie di
prosperare, chi permette a tale pattumaglia di farla franca, per quale
motivo dicevo si lascia che costoro esistano? Rispetto dei diritti
umani? Rispetto della persona? Rispetto!? Rispetto nei confronti di
chi viola leggi per cui sono morti nostri Patrioti? Rispetto nei
confronti di chi si fa beffe della Tradizione, dell'Onore, della
Legge, della Patria medesima? Rispetto nei confronti di chi con la sua
stessa esistenza corrode l'animo della Patria stessa? Ma che rispetto
e rispetto: il muro ci vuole per tale gente! Sissignori, al muro e
senza alcuna pietà! La pietà è un sentimento che è corretto nei
confronti di chi merita pietà, non di chi viola tutto ciò per cui
persone, e non persone comuni ma Patrioti, Italiani, sono morti.
Qui si sta sgretolando uno Stato, una Cultura, una Tradizione, l'Onore
verso la Bandiera, la Patria e si sta a badare ai diritti umani? Ma
sono forse umani coloro i quali violano le leggi dello Stato? Sono
forse umani coloro i quali la fanno franca pur violando le leggi dello
Stato? No, essi sono carogne della peggiore specie e andrebbero
fermati con la stessa efferatezza, con la stessa determinazione, con
lo stesso sprezzo con cui costoro violano le Leggi dello Stato. Altro
che rispetto dei diritti. I diritti esistono fra cittadini eticamente
equiparabili, non fra sozzume e liberi e onesti cittadini. Il sozzume
non ha, non può e non dovrebbe avere diritti di sorta se non l'unico,
incontestabile e chiaro diritto di finire in cella e il più presto
possibile. E questo basta? Basta il fatto di mandare in galera chi
commette reati? Se si guardano le stime, se si bada alle percentuali
delle statistiche fatte dei criminali che vanno in carcere si noterà
come essi, tornati in libertà ricomincino, nella maggiorparte dei
casi a delinquere.
Vi sono alcuni, e primo fra tutti fu Konrad Lorenz, che vide e
delineò una possibile origine genetica della criminalità, e di tutto
ciò che corrode i sani principi, i sani ideali, il rispetto per i
sani ideali di Patria, Onore, Tradizione. E non si vede forse come chi
delinque formi una discendenza di criminali? Si vada alle statistiche,
si vada ai nominativi, si vada alle famiglie: quante le parentele,
quanti i legami? E se i padri finiscono dietro le sbarre i figli
ereditano gli sporchi affari. E' questo tollerabile? E' questo giusto?
No. A mio avviso no. E vorrei sapere da cotale parte politica che
tanto parla dei diritti dei carcerati, dei diritti a chi che sia, a
tale politicaglia sinistroide anti-italiana i diritti dei liberi e
onesti cittadini dove sono? Dove sono il rispetto per le Leggi che
sono state create nel nostro Stato di diritto? Dov'è l'onore per la
Patria, per la Tradizione, per tutto ciò che vi è ancora di sano e
lecito nel mondo in delinquenti della peggiore risma? Oppure tale
rispetto, oppure tali diritti non sono validi? Sono solo i lerci e i
miserabili criminali, i degenerati e il pattume della società ad
avere diritti perché, come dicono tali sinistroidi, la colpa non è
loro no è dell'ambiente. Ah sì? Ah, adesso sarebbe colpa
dell'ambiente se lercio pattume per generazioni e generazioni commette
crimini, intrallazza e viola le leggi dello Stato? Ah, sarebbe colpa
dell'ambiente e non della totale avversione alle leggi, e non della
totale avversione a ciò che vi è di più sano e onorevole nello
Stato, e non della volontà personale, se tale pattumaglia delinque?
Capisco. E invece a mio modesto ed insulso avviso tale lerciume
commette crimini in quanto è criminale, e continuerà a commettere
crimini, e si continuerà a violare le leggi dello Stato Italiano, e
si continuerà a corrompere il rispetto per le Leggi, la Tradizione,
l'Onore, la Patria fin tanto che tale lerciume e tutto il suo seguito
di coadiuvanti politici e nelle istituzioni continuerà a
sopravvivere. Sopravvivere, certo. Poiché non dovrebbero poter
sopravvivere. Se lo Stato è stato eretto da Patrioti, da onesti
cittadini, se lo Stato è stato eretto per proteggere onesti e liberi
cittadini, se lo Stato è fondato sul diritto e sul rispetto delle sue
leggi interne allora chi viola le leggi dello Stato, chi corrode con
la sua stessa esistenza la Patria, l'Onore, la Tradizione mette in
pericolo la sopravvivenza dello Stato stesso e dei suoi onesti e
liberi cittadini. E chi commette ciò andrebbe protetto? E chi
commette ciò andrebbe giustificato? E a chi commette ciò andrebbero
accreditati dei diritti? Si, certo, l'unico santo e sacrosanto diritto
di venire eliminato per la sopravvivenza dello Stato stesso.
Eliminato? potrebbe chiedersi stupito qualcuno dei debosciati e
irriverenti verso Stato, Tradizione, Onore. Sì, eliminato. Eliminati
dalla società anrebberero tutti coloro i quali ne mettono a
repentaglio l'esistenza.
Io non parlo di eliminazione fisica, no tale soluzione e' eccessiva e
non porterebbe a nulla di sistematico. No io parlo di eliminazione a
livello genetico: io parlo di sterilizzazione sistematica di tutti
coloro i quali siano criminali, dei loro familiari più stretti, siano
essi uomini, donne o bambini. Se si bada, come dicevo poco sopra, a
dove tale pattumaglia trovi i propri successori ebbene è nella
propria prole: toglietegli il modo di avere prole, toglietegli il modo
di avere discendenza, e in poco più di qualche decina d'anni della
criminalità non rimarrà che lo sgradevole ricordo e putrido odore
sui libri di storia.
Troppo eccessivo tale metodo? Ricapitolate ciò che il crimine fa,
ciò che il crimine è e tutto ciò che esso corrode (esso e chi ne
permette la sopravvivenza): l'Onore, la Patria, la Tradizione, la
Chiesa, i forti e sani Ideali d'un tempo, per cui i nostri antenati
morirono e poi chiedetevi davvero se tale pattumaglia ancora meriti
diritti, se tale pattumaglia ancora meriti qualche pietà. A mio
avviso essi sono il male sulla terra e vanno eliminati in ogni modo e
con ogni mezzo. Non delinquono essi stessi in ogni modo e con ogni
mezzo, non violano essi forse ogni legge? E meritano ancora dei
diritti? A mio avviso no.
Luca Giambonino
Risponde il direttore, Giancarlo Bosetti
Sono rimasto per un po’ incerto se pubblicare o no questa lettera
del sig. Luca Giambonino, perché contiene diversi argomenti del
genere che si potrebbe definire disumano, o transumano, o in fin dei
conti utopistico (come utopistici, erano a modo loro - la razza
perfetta! - i campi di sterminio), ma ho preferito pubblicarla come
atto di rispetto per l’intelligenza dei lettori di Caffè Europa.
Anzi, la sottopongo loro come esercizio di (della loro) intelligenza
(se ne hanno voglia). Io trovo nelle sue affermazioni, caro sig.
Giambonino, alcuni antichi, e recidivi, errori che evidentemente sono
così insidiosi e seducenti da ripresentarsi pari pari. Ne indico qui
qualcuno, di quelli almeno che riesco a rintracciare attraverso l’esercizio
del mio banale diritto di opinione:
a) la pretesa che ci sia una soluzione finale per il crimine, in altri
termini l’aspirazione a raddrizzare il “legno storto” dell’umanità,
come lo chiamava Kant, e farlo diventare un legno assolutamente
diritto, è una utopia perfezionista, che si è scontrata sempre con
la realtà. Dovremmo avere ormai imparato che migliorare si può ma
diventare perfetti no. Dunque è bene darsi delle regole che
consentano di correggere i difetti ma anche di convivere con una certa
dose degli stessi.
b) Trattare da “carogne” invece che da esseri umani i criminali
usando nei loro confronti la stessa efferatezza che alcuni di loro
impiegano nei loro delitti, ci trasformerebbe tutti in carogne, non
vedo con quale giovamento per la società. Vivremmo in permanenza in
un bagno di sangue. Non considerarli esseri umani ci riporta all’errore
di cui al punto a), l’incapacità di convivere con le nostre gravi
imperfezioni. Ancora l’utopia di una umanità perfetta.
c) La terapia genetica, oltre che preoccupante sotto il profilo delle
sue conseguenze su tutti noi (chi non ha almeno un parente sospetto o
sospettabile alzi la mano), è anche di dubbia efficacia. Non sempre
quelli che hanno il potere di decidere queste cose, le grandi purghe,
le pulizie etniche, gli stermini o anche le singole eliminazioni
mirate, sono i migliori; più spesso sono dei pazzi pericolosi. Di
solito la cosa complicata è eliminare quelli che si trovano davanti i
bottoni per eliminare gli altri.
Spero di averla convinta almeno di questi tre argomenti, caro signor
Giambonino. Se non bastano mi rimetto ai lettori di Caffè Europa
perché ne trovino altri.
Vi e' piaciuto questo articolo?
Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui
Archivio
Attualita'
|