Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




The Observer / Quando la Francia finanziava il nazismo

Edoardo Buffoni

 

The Observer, 28 marzo 1999

 

 

Le colpe segrete della Barclays in Francia. Un’ inchiesta dell’Observer svela i rapporti segreti tra banche e nazisti nella Parigi occupata. Nessuno sapeva come sarebbe andata a finire la guerra, cosi’, da buoni capitalisti, i francesi presero contatti con i potenti di turno. In primo piano c’e’ la banca Barclays. Alcuni funzionari di stanza a Parigi, rivelano i documenti dell’archivio nazionale statunitense, passarono informazioni agli occupanti tedeschi sugli impiegati ebrei, e elaborarono piani finanziari di sostegno alla macchina bellica di Hitler. Un notevole flusso di denaro poi arrivava dai campi di raccolta degli ebrei sulla strada dei campi di concentramento. Per un certo periodo, i depositi degli ebrei deportati vennero dirottati ai nazisti. Di recente, la Barclays ha risarcito due milioni di dollari ad alcuni ebrei ora negli Stati Uniti. Da Londra fanno sapere che all’epoca non erano al corrente delle attivita’ della sede parigina. Ma di fatto le indagini partite dalle banche svizzere, il vero forziere del nazismo, fatto di beni di ebrei deportati, ora si stanno spostando in altri paesi. In Francia opera l’apposita commissione Matteoli. Si sospetta ora che altre istituzioni finanziarie britanniche siano coinvolte, ad esempio Lloyd’s.

Di chi e’ la colpa se scoppia una lite domestica, e finisce in violenza? Le femministe inglesi non hanno dubbi, i dati dicono che nel 97 per cento dei casi e’ il maschio il violento. Ma tra i teenager maschi inglesi un terzo pensa che comunque le rivendicazioni delle femministe sono esagerate. A dare loro man forte c’e’ una donna, l’opinionista Erin Pizzey, che in una recente trasmissione televisiva ha difeso a spada tratta il sesso forte, e accusato le donne di aver montato, dagli anni Settanta in poi, una crociata anti-maschio. Nel ‘71, la Pizzey fondo’ il primo centro di ascolto per donne che subivano violenza. Negli anni ha cambiato idee: secondo lei, nella maggior parte dei casi a portare il rapporto sul piano del conflitto e’ la donna. Nella filosofia della Pizzey, le sole donne veramente vittime sono le classiche madri di mezz’eta’ di classe operaia. Tutte le altre provocano il maschio, e possono addirittura essere piu’ violente di lui.

Il lungo addio di Mandela. Il Parlamento, la scorsa settimana, ha reso omaggio al leader sudafricano, che cedera’ il potere dopo le elezioni del 2 giugno. Il bilancio della prima legislatura guidata dall’Anc e’ controverso. La corruzione dilaga, i due grandi problemi della disoccupazione e della casa non sono risolti. Ma l’attivita’ legislativa e’ stata imponente, in questa democrazia giovanissima: oltre alla stesura della costituzione, sono state approvate534 leggi, che vanno dalle quote nella pubblica amministrazione ai rapporti di lavoro, dalla sicurezza sul lavoro alla gestione delle acque, dal sistema penale ai governi locali. L’eredita’ di Mandela tuttavia sara’ condizionata dal comportamento di coloro che lui lascia al potere, in primo luogo il suo vice, Mbeki, destinato a succedergli: un accentratore di potere, un uomo di ordine, dotato comunque di una visione di largo respiro della politica e del suo paese.




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