Caffe' Europa
 
Rassegna Internazionale




The Observer / L’amore di Blair per Prodi e il suo Ulivo

Edoardo Buffoni

 

The Observer, 21 marzo 1999

 

Il premier britannico appoggia calorosamente la candidatura del professore alla guida della commissione europea. Ma quella di Blair e’ piu’ in generale una passione per cio’ che e’ italiano. Per tre estati di seguito, Blair e’ andato in vacanza in Toscana, e cosi’ fara’ quest’anno. La mania per il Chiantishire e’ comune in Inghilterra. Non comune il suo eloquio pe le bellezze italiane: il cibo, il vino, il paesaggio, il clima, l’ospitalita’, il relax. In un ristorante italiano a Londra impose la sua leadership ai vertici del Labour. La First Couple va spesso a mangiare al River Cafe’, dove servono cucina tradizionale toscana. A questo si aggiunge la vicinanza con la religione cattolica e le affinita’ politiche con Prodi, sostenitore ante litteram del New Labour. L’intero blairismo, e la Terza Via, secondo l’Observer, e’ di matrice gramsciana.

Il consenso calante di Rudolph Giuliani a New York. L’uccisione di Amadou Diallo, un venditore ambulante della Guinea, fatto fuori dalla polizia della città’, ha scatenato proteste di piazza, le piu’ grandi dagli anni Sessanta. Il ministero della Giustizia ha messo la polizia di New York sotto inchiesta, con l’accusa di brutalita’ e violazione dei diritti umani. Le manifestazioni hanno coinvolto giovani e adulti, con canti gospel e marce silenziose. Il caso e’ nelle mani di un giudice del Bronx, l’unico di colore, che un tempo lavorava fianco a fianco con Giuliani. Dovra’ districarsi tra l’affinita’ di vedute con il sindaco, i suoi elettori del Bronx, e la gente che protesta sotto le finestre del suo ufficio.

Dentro la fabbrica dei sogni. Cioe’ nella vita dell’uomo che da forma all’immaginario collettivo americano: Sreven Spielberg. Un americano pieno di valori morali americani, formato nei Boy Scout: famiglia, Dio, patria e lavoro. Cosa che si riflette nei 25 film della sua sfolgorante carriera: populismo, patriottismo, emozioni piu’ che intelletto, il bene che trionfa sul male. Oggi e’ diventato una sorta di oracolo pubblico, che racconta all’americano medio i mali della Storia: l’Olocausto, la tratta degli schiavi, la crudelta’ della Guerra Buona, la seconda guerra mondiale. "Ho fatto la gran parte dei miei film perche’ piacessero al pubblico" dice, confermando la sua filosofia di anti-autore. L’occhio e’ sempre rivolto al botteghino, e che botteghino: il totale dei soldi incassati con i suoi film nel mondo ammonta a otto miliardi di dollari, piu’ di 13mila miliardi di lire. Nelle sue attivita’, il cinema e’ solo una parte: produce show televisivi, cartoni animati, videogiochi e parchi a tema. Le sue fortune ammontano a due miliardi di dollari, oltre tremila miliardi di lire.




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