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Segnalazione/Visionaria
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Visionaria è un'associazione che cura la promozione del cinema italiano di qualita'
anche attraverso Internet. Presso il suo sito
troverete i lanci di tre film "in progress".
Chi ha paura del cinema italiano?
Il cinema italiano di qualità è quasi del tutto estraneo alle preferenze del pubblico
italiano: perché?
Perché tra un esordiente scandinavo sconosciuto e un giovane regista italiano che sia
anche riuscito a far circolare il suo film, è sempre il primo a spuntarla e a incuriosire
gli spettatori e il secondo a doversi leccare le ferite?
Perché buona parte della critica italiana si accosta con degnazione al cinema italiano
indipendente estraneo alle lobby e alle consorterie, o si sente in obbligo di adottare
l'umiliante logica dei due pesi e delle due misure, quando proprio è costretta ad
occuparsene?
E poi il cinema italiano di qualità è quasi del tutto sparito dalle ribalte
internazionali: perché? Perché tranne che in pochi festival "di nicchia"
(Annecy, Villerupt), nei principali festival internazionali, da Cannes a Berlino, la
selezione dei film in concorso - e spesso anche quella delle sezioni non competitive -
sembra spesso ignorare i pochi film italiani "indipendenti" che hanno qualcosa
da dire? Perché anche i selezionatori stranieri più avvertiti spesso inciampano e
prendono delle cantonate quando si tratta di cinema italiano?
Insomma: per chi cerca di pensare una identità cinematografica italiana, esistono
stagioni cinematografiche (il Neorealismo) e stili e poetiche (il "cinema di
Fellini", etc.) cristallizzati in dimensioni quasi mitiche che suonano ormai come
formule magiche o propiziatorie, se non proprio come stereotipi.
Ma al di là di tutto questo, al cinema che si realizza oggi in Italia può essere ancora
attribuita - dall'estero come dall'interno - una dignità di prodotto culturale
significativo e rappresentativo, in cui identificarsi e riconoscersi?
Queste non sono che alcune delle tante domande cui non pretendiamo certo di dare qui la
risposta. Ma questi interrogativi, sintomo chiaro di un forte disagio, di una forte crisi
d'identità del nuovo cinema italiano, hanno funzionato insieme ad altri da stimolo alla
nascita del progetto Visionaria: che al di là delle legittime, seppur tardive, iniziative
statali a sostegno della cinematografia nazionale con le quali non intende né potrebbe
entrare in concorrenza, vuole essere una scommessa positiva, articolata, concreta e
operativa: un po' folle, forse, ma di una follia lucida e generosa.
Perché gettare il cuore oltre l'ostacolo delle tante pastoie in cui si trova il nostro
cinema giovane (istituzionali, finanziarie, politiche, legislative, didattiche,
tecnologiche, intellettuali, creative e poetiche, etc. etc.), lanciandosi in una impresa
che unicamente sul nuovo cinema italiano d'autore si concentra e scommette, non significa
certo lasciarsi andare ad un ingenuo ottimismo, ad un gonzo buonismo italico in chiave
cinematografica.
Visionaria, infatti, è un progetto globale che - partendo dall'individuazione tendenziosa
di opere e autori di particolare talento e originalità espressiva - sostiene:
- quei film già realizzati che hanno difficoltà a farsi vedere;
- quei progetti cinematografici in fase di scrittura o di realizzazione che incontrino
particolari difficoltà nel corso della loro genesi;
- quegli autori di talento che per problemi contingenti non riescano a maturare un giusto
percorso formativo e a far emergere e maturare le loro capacità espressive.
La forza e la concretezza di Visionaria si appoggiano sulla lucidità di analisi e sulla
generosità di entusiasmo di coloro che nel progetto si riconoscono e che ad esso stanno
aderendo: critici, autori, cinefili, semplici appassionati, artisti e intellettuali anche
provenienti da ambiti diversi da quello del cinema. Così come imprenditori, mecenati,
sponsor interessati a legare il loro nome ad un progetto di forte tensione poetica, di
gran rigore intellettuale, di alto profilo culturale: tramite il quale si possa rinnovare
l'immagine della creatività cinematografica italiana, guadagnandole una inedita fiducia
in Italia così come una nuova e più matura riconoscibilità all'estero, finalmente
scevra dalle tante incrostazioni etno-kitsch che l'hanno appesantita sino ad oggi.
Visibilità e sensibilizzazione
L'obiettivo è di rendere visibili film di qualità, generalmente esclusi dalla grande
distribuzione, in un ambito meno ristretto ed elitario rispetto a quello della
programmazione da cineclub, mediante l'organizzazione di eventi, proiezioni, seminari,
incontri ed anteprime in varie città d'Italia.
Premio Golia
Diviso in due sezioni, verrà assegnato ogni anno ad uno dei film italiani prodotti
durante gli ultimi dodici mesi:
- da una Giuria "di tendenza"
- dagli aderenti al progetto "Visionaria" attraverso un referendum.
Premio Visionaria all'Immagine Leggera
Nell'ambito de L'immagine leggera, vetrina e concorso internazionale di videoarte e cinema
sperimentale, l'Associazione Culturale VISIONARIA ha sponsorizzato un nuovo premio, quello
del pubblico, che, in occasione della quarta edizione, ha votato Homecoming di Michael
D'Addario.
L'occasione sottolinea la novità del premio in linea con la politica dell'Associazione
Visionaria: il video, scelto da una numerosa giuria popolare, sarà duplicato in
cinquecento copie vhs e inviato a festival, giornalisti, critici, produttori, al vasto
circuito dei media. L'intento è rendere il cinema di qualità realmente visibile e
fruibile, al di là dei già numerosi premi che spesso finiscono nell'oblio.
Presenza di Visionaria ai principali festival
La presenza militante di "Visionaria per il cinema italiano" ai principali
festival cinematografici nazionali ed internazionali punterà a sostenere la visibilità
dei film italiani di autori emergenti con azioni di sensibilizzazione nei confronti tanto
degli addetti ai lavori quanto dei semplici "festivalieri".
Se un Festival, infatti, deve inevitabilmente scegliere alcuni film tra tanti,
selezionando senza possibilità di appello per gli esclusi, Visionaria offrirà invece
un'altra chance ai film che siano stati rifiutati o semplicemente "ignorati" dal
comitato di selezione.
Sostegno ed incentivi
L'obiettivo è di sostenere concretamente i progetti cinematografici nascenti con aiuti di
carattere anche economico, mediante la raccolta di fondi, il lancio di sottoscrizioni e la
ricerca di sponsor mirati.
Fondo Visionaria
Per il sostegno ai film italiani d'autore "in difficoltà" nelle varie fasi
della loro realizzazione, Visionaria si potrà fare carico di affrontare direttamente le
spese di intere fasi della lavorazione, della promozione, della distribuzione... (sul
modello del Fondo "Hubert Bals" di Rotterdam).
Per la creazione del Fondo Visionaria è stata incaricata una apposita struttura di
marketing che ha avviato rapporti commerciali con diverse realtà industriali del made in
Italy: grazie alla sensibilità che ci auguriamo di incontrare nei nostri interlocutori,
Visionaria potrà disporre di una adeguata riserva finanziaria da devolvere ai progetti
cinematografici che ce ne faranno richiesta e che noi riterremo di dover sostenere.
Formazione
L'obiettivo è di scoprire ed allevare nuovi soggetti che possano aiutare il cinema
italiano ad uscire dall'attuale pantano delle buone intenzioni e dei deludenti risultati,
offrendo l'opportunità di compiere delle indispensabili "esperienze sul campo".
Non meno indispensabile è, poi, riavvicinare il pubblico appassionato, o anche solo
incuriosito, mediante seminari e giornate di studio, alle problematiche più specifiche
della teoria cinematografica, ritornando a parlare davvero del cinema come di un'Arte.
Borse di studio
Visionaria, in collaborazione con alcune Società di Produzione operanti in Italia, si
assume l'onere organizzativo ed economico di mantenere (assicurazione, vitto e alloggio)
chi volesse fare esperienza diretta dei mestieri del cinema (elettricisti, macchinisti,
costumisti, truccatori, operatori, etc.) per l'intero svolgimento di un set
cinematografico.
Potranno essere finanziati inoltre singoli progetti di ricerca e di studio su specifici
argomenti ed aspetti poco esplorati del "fare cinema".
Rivista Visionaria
Di cinema italiano bisogna parlare.
Di cinema italiano si può anche tornare a scrivere con passione.
Parlando e scrivendo finalmente di poetiche, di linguaggio, di formazione, strategie di
finanziamento, distribuzione, promozione, e così via, da una tribuna aperta agli
interventi di acuti osservatori e commentatori: siano essi accademici o operatori di
macchina, sceneggiatori o attrezzisti, o semplici appassionati Oltre allo spazio che
troverà sulle pagine della rivista, questo dibattito sarà alimentato in maniera costante
on line da gruppi di discussione (newsgroup) stimolati a confrontarsi sui problemi e le
diverse realtà del cinema italiano.
Collana Visionaria
La realizzazione di una Collana editoriale Visionaria, diretta collegialmente dai
fondatori, fa parte delle attività e dell'impegno dell'Associazione. Si tratta di un
insieme di libri, di cui due già in corso di pubblicazione, attraverso i quali esprimere
le nostre idee sul cinema, e consentire agli autori di avanzare le proprie su carta
stampata.
Nella collana si racconteranno le vicende di realizzazione di film proponendo un
ragionamento sui modi e sulle difficoltà di produzione e poi di distribuzione del cinema
italiano, oggi.
Ma gli ambiti di interesse non si limiteranno a questo versante della cultura
cinematografica; gli interventi infatti si estenderanno nelle attività di sostegno ai
progetti di ricerca sul cinema italiano, alla pubblicazione di contributi, riflessioni,
approfondimenti e risultati scaturiti da questi studi. Contemporaneamente gli eventi, le
rassegne, i convegni promossi da Visionaria troveranno nella Collana uno spazio
divulgativo.
Infine l'attenzione sarà anche rivolta verso le sceneggiature, le inchieste, la
saggistica ed altro ancora.
Ass. culturale Visionaria per il cinema italiano Viale Liegi 1/c 00198 Roma tel 0685355790
www.visionaria.it
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