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Segnalazione/Convegno Il cinema e le altre arti


Dopo le  ultime edizioni a New York, Parigi e Washington, sarà la città di Udine ad ospitare dal 21 al 25 marzo per la prima volta in Italia quello che si annuncia  come l'appuntamento internazionale di maggior rilievo nell'ambito degli studi sul cinema: il Convegno Biennale di "Domitor", l'associazione che riunisce a livello mondiale i massimi ricercatori e studiosi di storia del cinema, in particolare del cosiddetto "cinema delle origini", ovvero degli anni compresi tra l'invenzione del cinematografo e il 1915.

Si tratta del periodo durante il quale - com'è stato detto - il cinematografo diventò il cinema, gli anni in cui la rappresentazione cinematografica, prima di darsi un linguaggio e delle regole, fu il terreno di continue sperimentazioni, invenzioni e scoperte.

I film di quell'epoca sono stati a lungo dimenticati, a causa innanzitutto dell'invisibilità nella quale furono rapidamente confinati. Ma grazie alle pellicole sopravvissute è rinata l'attenzione nei confronti del cinema delle origini, soprattutto per merito del lavoro di tante cineteche che tra gli anni '70 e '80 hanno compreso il valore di quel patrimonio dimenticato e hanno avviato un interminabile lavoro di recupero e di restauro.

Di pari passo anche gli studiosi si sono accorti dell'importanza di quelle pellicole, hanno scoperto che vi si potevano rintracciare ed analizzare, in embrione, i segreti dei raccordi di montaggio, delle inquadrature, del racconto per immagini.

Si sono allora moltiplicati gli studi su quel periodo e le manifestazioni in cui quel cinema ritornava a illuminare lo schermo, come i festival Le giornate del cinema muto di Pordenone e Il cinema ritrovato di Bologna, e si è costituita a livello internazionale l'associazione "Domitor", che con questo suo VI Convegno Internazionale a Udine conferma anche il ruolo chiave dell'Italia a livello mondiale nel campo del restauro, dello studio e della riscoperta del cinema delle origini.

I relatori si occuperanno nei loro interventi della ricchezza e varietà di rapporti che i film intrecciarono a quell'epoca con la letteratura, la pittura e il teatro, ma anche con il fumetto, l'architettura, la moda e la pubblicità, alla ricerca affannosa di una legittimazione artistica e un riconoscimento culturale per uno spettacolo, il cinematografo, nato tra i baracconi delle fiere.

Oggi questo rapporto è più che mai d'attualità, con il cinema immerso in un complesso di forme di rappresentazione diverse, tanto tradizionali quanto innovative, con le quali non cessa di mettersi in relazione per reinventarsi di continuo. Ecco dunque che viene esaltato il ruolo della letteratura di serie-B o di genere; che l'arte contemporanea e la videoarte contaminano l'immaginario visivo dei film più diversi; che i fumetti invadono lo schermo con i loro personaggi e la loro abitudine a deformare la realtà, imponendosi come il parente prossimo delle più recenti tendenze nel campo degli effetti speciali digitali.

Il cinema si è sviluppato, e continua a farlo, in questo sistema complesso di scambi, prestiti e furti. Occuparsi di tutto ciò, ed è questo l'obiettivo del convegno, non può che aiutare a comprendere meglio il cinema di allora come quello di oggi.

I relatori saranno più di cinquanta. Sono da segnalare in particolare i nomi di alcuni dei ricercatori che con la loro attività negli ultimi decenni hanno lasciato un segno decisivo nel campo degli studi sul cinema, come Tom Gunning, Richard Abel, André Gaudreault, François Jost, Raymond Bellour, Roger Odin, Pierre Sorlin, Francesco Casetti e Giampiero Brunetta.

Le sessioni giornaliere saranno accompagnate da quattro serate di proiezioni, organizzate in collaborazione con la Cineteca del Friuli e la Cineteca del Comune di Bologna, durante le quali verrà presentata al pubblico una selezione di rare pellicole recentemente restaurate dalle cineteche europee.

Il Convegno è organizzato dall'Università degli Studi di Udine, e viene ospitato nel periodo e nel contesto dell'ormai tradizionale "Convegno Internazionale di Studi sul Cinema", promosso dal Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali dell'ateneo friulano fin dal 1993, e che dopo questa occasione eccezionale riprenderà la sua abituale fisionomia a partire dal marzo 2001.

Un'ultima curiosità: cosa vuol dire "Domitor"? Non è la contrazione di più termini, non è una sigla. È il nome che il padre dei fratelli Auguste e Louis Lumière avrebbe scelto, nel 1895, per battezzare l'apparecchio per la proiezione di immagini in movimento che i figli avevano appena inventato. La sua proposta non venne accettata, ma il bizzarro suggerimento è tornato utile, e l'Associazione che ha preso quel nome prosegue oggi gli studi su quell'apparecchio che Auguste e Louis Lumière scelsero invece, con migliore intuito, di chiamare cinématographe.

Le sessioni del Convegno e le proiezioni serali si svolgeranno, con ingresso libero, presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Udine, in via Antonini n. 8, con eccezione dell'intera giornata di venerdì 24 marzo, che verrà ospitata dalla Cineteca del Friuli a Gemona, presso la sala convegni "Comunità dei Padri Stimmatini".

L'inaugurazione è prevista per martedì 21 marzo alle ore 9.30, con l'intervento di Marzio Strassoldo, Magnifico Rettore dell'Università di Udine, e di Enrico Berti, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Gli orari delle sessioni del Convegno saranno: il mattino dalle 9.30 alle 13.00; il pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00. Nella giornata di giovedì 23 è prevista una sospensione dei lavori, per permettere ai relatori ospiti una visita al Museo del Precinema - Collezione Minici Zotti di Padova.

Le proiezioni si svolgeranno tutte presso l'Aula Magna di Palazzo Antonini a Udine, nelle quattro serate da martedì 21 a venerdì 24 marzo, con inizio alle ore 20.30 e ingresso libero.

Maggiori informazioni sul Convegno e su Domitor, i programmi dettagliati degli interventi e delle proiezioni si posso trovare consultando il sito internet del Convegno, all'indirizzo http://www.uniud.it/domitorudine2000/


Per ogni altra informazione al pubblico: tel. e fax 0432/556648

 

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