Caffe' Europa
Attualita'



Recensione/Colpevole di innocenza

Paola Casella


Colpevole di innocenza, diretto da Bruce Beresford, scritto da Douglas Cook e David Weisberg, con Ashley Judd, Tommy Lee Jones, Bruce Greenwood

Ogni tanto per le sale cinematografiche passa un film senza grandi pretese, la cui unica ambizione è quella di intrattenere piacevolmente gli spettatori per un'oretta e mezza. E poichè l'ambizione è solo quella, e viene perseguita con determinazione ed efficacia, il pubblico ne rimane conquistato.

colp01.jpg (13634 byte)

Colpevole di innocenza è esattamente quel tipo di film: un giallo avvincente abbastanza prevedibile da poter essere seguito con facilità ma dotato di numerose svolte inaspettate, e animato da soluzioni creative originali e divertenti. La storia è quella di una caccia all'uomo, o meglio, a una donna che va alla caccia di un uomo: la giovane vedova Elizabeth Parsons (Ashley Judd), ingiustamente incarcerata per l'omicidio del marito, insegue per tutti gli Stati Uniti il vero colpevole del delitto, a sua volta braccata dall'agente di sorveglianza (Tommy Lee Jones) preposto a tener d'occhio l'ex carcerata in libertà vigilata.

Gli elementi di base per la buona riuscita del film ci sono tutti: una sceneggiatura lineare le cui incongruenze (e ce ne sono tantissime) fanno apparire la trama più accessibile, quasi più innocente; una fotografia pulita e una composizione dell'immagine immancabilmente gradevole; scenografie e costumi costosi ma non eccessivamente elaborati, con frequenti concessioni al glamour, ma un glamour alla buona, da spot dei cioccolatini. In pratica, si tratta della confezione standard di un giallo televisivo, di quelli che si lasciano guardare nella sospensione di giudizio critico (non estetico) da relax postlavorativo.

Ciò che solleva Colpevole di innocenza dalla mediocrità del piccolo schermo è la regia di Bruce Beresford (quello di A spasso con Daisy), che affronta le scene d'azione con gusto, mettendoci abbastanza energia ed entusiasmo da coinvolgere anche il più abulico degli spettatori: memorabile la sequenza della fuga dal traghetto, con l'auto che precipita in acque profonde e i suoi due occupanti che, invece di annaspare, si prendono a botte (e lei mena anche più di lui).

colp02.jpg (10633 byte)

L'altro punto di forza del film è la recitazione dei due interpreti principali. Ashley Judd ha un viso intenso e mobile, occhi espressivi e intelligenti, e un dominio assoluto della scena: per un'ora e mezza la vediamo agire, pensare, provare emozioni senza mai stancarci, così che la sua Elizabeth risulta un'eroina convincente anche quando le sue peripezie si fanno sempre più improbabili. Tommy Lee Jones, pur ripronendo un mix delle sue interpretazioni passate (la determinazione da segugio dell'agente federale del Fuggitivo, l'alternanza di rispetto e diffidenza nei confronti di una donna forte del procuratore del Cliente), si conferma una sicurezza. La parola d'ordine, per entrambi gli attori, è "grazia". Non guasta quella punta di attrazione reciproca che rende la loro relazione un po' padre-figlia, un po' amante maturo e giovane compagna.

Colpevole di innocenza non è un'opera d'arte, non fa riflettere, non lascia il segno. Ma neanche annoia, nè fa rimpiangere il prezzo del biglietto. Di questi tempi, è già un buon risultato.

 

 

 Vi e' piaciuto questo articolo? Avete dei commenti da fare? Scriveteci il vostro punto di vista cliccando qui

Archivio Cinema



homearchivio sezionearchivio
Copyright © Caffe' Europa 1999

Home | Rassegna italiana | Rassegna estera | Editoriale | Attualita' | Dossier | Reset Online | Libri | Cinema | Costume | Posta del cuore | Immagini | Nuovi media | Archivi | A domicilio | Scriveteci | Chi siamo