Nel 1956 la commedia musicale Il re ed io
di Walter Lang, ispirata alla storia di John Cromwell Anna e il re del Siam, vinse cinque
Oscar. Protagonista era allora Deborah Kerr. Oggi il regista Andy Tennant propone una
nuova versione cinematografica dell'opera di Cromwell Anna and the king. Interprete
femminile è la star Jodie Foster, alla quale abbiamo rivolto alcune domande.
"E' stata un'esperienza meravigliosa - confida l'attrice - e mi ha davvero
appassionata la storia di Anna, una donna rigida che, per le necessità della vita,
poichè rimane vedova con un figlio a carico, sceglie di partire per l'Estremo Oriente
sfidando tutte le convenzioni della società vittoriana del suo tempo. Quel viaggio è
prima di tutto un itinerario nei meandri della coscienza di Anna, uno scontro con la vita
che la trasformerà moltissimo"

Anche perchè Anna, andando a insegnare inglese ai numerosi figli del re Mingkut,
finisce per innamorarsi del sovrano...
"Quell'amore nasce dal fascino che esercita su di lei un Estremo Oriente
misterioso: un fascino che ha molta presa anche su di me. La figura del re del Siam,
splendidamente interpretata nel film dall'attore di Hong Kong Chow Jun-Fat, è emblematica
di un mondo e di una realtà a noi lontanissimi"
Parliamo dell'ambientazione storica del film.
"L'epoca della regina Vittoria fu, per l'Inghilterra, un periodo ineguagliato di
potenza e di ricchezze. Ma la durezza del colonialismo non è stata ancora studiata e
capita a fondo. Nel film, il personaggio che interpreto è pienamente inserito, almeno
all'inizio, in quella società carica di pregiudizi che non esita a usare la violenza per
imporre ovunque i propri valori"
A quale dei suoi numerosissimi film resta più legata?
"Forse a Nell, il film di qualche anno fa di cui sono stata protagonista e
produttrice. Nell è una ragazza selvaggia che il mondo esterno vorrebbe strappare alla
sua felice vita naturale. In tale figura riecheggiano le teorie di un autore che ho a
lungo amato e studiato, Rousseau. Resto anche legata a quello splendido film contro la
violenza che è Il silenzio degli innocenti, nonchè a Taxi driver, la pellicola di
Scorsese che interpretai dodicenne a fianco di Robert De Niro"
Lei è anche regista...
"Sì, e ovviamente sono legatissima a Il piccolo genio, il film nel quale ho
raccontato un pò la mia storia parlando di un bambino prodigio che viene strappato alla
felicità e alla spensieratezza dell'infanzia. Ecco: credo che l'oppressione da parte
della società contro il libero slancio dell'individuo sia il tema centrale di gran parte
dei miei personaggi".

Sono attualmente in preparazione tre suoi nuovi film. Vuol darcene qualche
anticipazione?
"Come interprete, sto lavorando a un film di prossima uscita nel quale interpreto
il ruolo della fotografa e regista del Terzo Reich Leni Riefenstahl. Un personaggio
drammatico e ambiguo, vittima e insieme complice della feroce società nazista. Sto poi
lavorando a un film top-secret, diretto dall'esordiente Peter Carr: sono sicura che sarà
una rivelazione. Poi c'è una pellicola della quale sono regista e produttrice: Flora
Plum. E' la storia di un uomo barbuto, simile a una scimmia che, in un circo degli anni
30, conosce una fanciulla poverissima che sogna di fare l'acrobata . Fra loro nascerà un
fiabesco amore. Qui terrò conto di certi film della Disney production che interpretai da
adolescente e soprattutto dei capolavori di un regista che adoro, Federico Fellini: magari
potessi anche solo vagamente ricreare le sue atmosfere magiche e oniriche!"
Qual'è il suo giudizio sull'America d'oggi?
"Da sempre sono un'ammiratrice di John Kennedy e di Martin Luther King, da sempre
mi appassiono alle battaglie per i diritti civili e la tutela dei più deboli. Penso che
sotto la presidenza di Clinton siano stati fatti notevoli passi avanti su questi temi,
eliminando certi errori del reaganismo. Ma tanto, tantissimo resta ancora da fare"