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Segnalazione/Artecinema



Riceviamo e pubblichiamo:



Venerdì 26 ottobre 2000 s’inaugura la VI edizione di Artecinema, il festival internazionale di film sull'arte contemporanea atteso oramai come uno degli eventi più interessanti del settore.

Il festival, curato da Laura Trisorio, si pone l'obiettivo di presentare al grande pubblico la realtà dell'arte contemporanea attraverso una scelta di documentari sui maggiori artisti degli ultimi cinquant'anni. I filmati mostrano il mondo dei protagonisti dell'arte contemporanea e il loro lavoro attraverso interviste, biografie filmate e narrazioni montate con materiali d'archivio realizzati da registi secondo tagli critici diversi.

Tali filmati non hanno distribuzione sul grande circuito, ma vengono ricercati nelle videoteche di grandi musei internazionali, in archivi d'arte o direttamente presso i registi o i produttori. Vi è dunque un'accurata ricerca che mira a reperire del materiale di altissima qualità, poco conosciuto e altrimenti difficilmente accessibile.

Ogni giorno dalle 17.00 alle 24.00 vengono proiettati circa 8 documentari, in versione originale con traduzione simultanea in cuffia, suddivisi in tre sezioni principali: arte e dintorni, architettura, fotografia.

Quest’anno sono in programma, tra gli altri, documentari su artisti quali: James Turrel, Rebecca Horn, Daniel Buren, Jannis Kounellis, Annette Messager, Sol Lewitt, Mark Rothko, Not Vital; su architetti come: Santiago Calatrava, Frank Gehry, Oscar Niemeyer, Herzog & De Meuron, e sui fotografi: Walker Evans, Jeff Wall, Mario Giacomelli. Durante le tre serate si svolgono incontri con registi, artisti e produttori. In occasione del Festival verrà pubblicato un catalogo con testi critici e schede biografiche .

Dove: Napoli, Teatro Sannazaro, Via Chiaia, 157
Quando: 26 - 27 - 28 ottobre 2001
Orario: dalle 17 alle 24
Biglietto d'ingresso: Gratuito
Per informazioni: tel. 081414306 fax 081412969

Il programma

Venerdì 26 ottobre
Ore 17.00
Architettura
Frank Gehry: An Architecture of Joy, di Michael Blackwood, Usa, 2000, 57’.
Frank Gehry descrive alcune sue opere emblematiche: il Museo Guggenheim di Bilbao, il Museo Frederick R. Weisman di Minneapolis, il Museo Vitra di Weil am Rhein, l’Energy Center di Bad Oeynhausen, il Centro Congressuale DG Bank a Berlino.

Ore 18.15
Arte e dintorni
Arthouse: The Cowboy and the Eclipse, di Ursula Macfarlane, Gran Bretagna, 1999, 50’. Cronaca del progetto Skyspace dell’artista americano James Turrell realizzato in Cornovaglia in occasione dell’eclissi totale di sole nell’agosto 1999.

Ore 19.15
Kounellis in Mexico, di Heinz-Peter Schwerfel, Germania, 2000, 15’. Panoramica della mostra di Jannis Kounellis presentata in una cattedrale nel cuore di Città del Messico nel gennaio 2000.
Imagine the work, di Tita Jänkälä, Finlandia, 2000, 30’. Il film segue il percorso ideologico e creativo dell’artista finlandese Helena Hietanen, che utilizza nel proprio lavoro materiali inconsueti come capelli, fibre ottiche e gomma.

Ore 20.15
Rothko’s Room, di David Thompson, Gran Bretagna, 2000, 60’. Profilo intimo di Mark Rothko, tracciato da vari personaggi che gli furono vicini e presentazione della sala a lui dedicata alla Tate Modern di Londra con i Murali Seagram.

Ore 21.30
Yoko Ono, di Susan Shaw, Gran Bretagna, 2000, 52’. Ritratto dell’artista Yoko Ono, autrice, insieme al marito John Lennon, di film, dischi sperimentali ed happening.

Ore 22.30
Fotografia
Il bianco che annulla, di Claudio Adorni, Svizzera, 1994, 60’. Tra il documentario e la fiction, questo film ha come protagonista il fotografo Mario Giacomelli che ci accompagna nei luoghi della sua quotidianità.

Sabato 27 ottobre
Ore 17.00
Fotografia
Walker Evans/America, di Sedat Pakay, USA, 1999, 57’. Sguardo sulla vita e sull’opera del fotografo americano Walker Evans (1903-1975), con sequenze d’archivio, interviste e testimonianze di personaggi presenti nella sua vita.

Ore 18.15
Architettura
Oscar Niemeyer, un architete engagé dans le siècle, di Marc-Henri Wajnberg, Belgio/Francia, 2000, 60’. L’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, noto fra l’altro per la progettazione di Brasilia, è considerato come l’ultimo rappresentante vivente del Modernismo. Dal Brasile all’Europa, all’Africa, Niemeyer ci descrive la sua vita dedicata all’architettura.

Ore 19.15
Arte e dintorni
Not Vital, Half Man Half Animal, di Hercli Bundi, Svizzera, 2000, 55’. Per un anno la telecamera segue lo scultore svizzero Not Vital nella sua ricerca personale volta a indagare il tema universale del conflitto fra uomo e natura, uomo e animale.

Ore 20.15
Serpentine Dance. Loïe Fuller. Francia, 1905, 2’30. Il film storico, datato 1905, ci mostra la caleidoscopica danza di Loïe Fuller, Serpentine Dance, basata sull’effetto prodotto da lunghi strascichi di seta fluttuante.

Rebecca Horn is Travelling, di James Erskine, Gran Bretagna, 2000, 50’. Percorrendo l’Europa in lungo e in largo il film esamina l’opera di Rebecca Horn con la partecipazione degli artisti John Baldessari e Jannis Kounellis e del direttore della Tate Gallery di Londra, Sir Nicolas Serota.

Ore 21.30
Carlo Alfano, di Rosanna Benvenuto, Italia, 2001, 16’. La regista Rosanna Benvenuto propone un’interpretazione delle tematiche dell’arte di Carlo Alfano, attraverso particolari modalità di ripresa e di montaggio.

Ettore Spalletti, di Daniele Zanzari, Italia, 2001, 5’. Un’intervista a Ettore Spalletti in occasione della personale allestita, nel 1999, al Museo di Capodimonte a Napoli.

Bill Viola: Five Angels for the Millennium, di Rory Logsdail, Gran Bretagna, 2001, 7’. Il più recente lavoro di Bill Viola, realizzato dall’artista dopo un periodo di esperienze personali molto dolorose.

Storie d’inverno, di Simone Massi, Italia, 1998-2001, 9’. I disegni di Simone Massi prendono vita sullo schermo attraverso tre brevi filmati d’animazione: Io so chi sono, Il giorno che vidi i sorci verdi, Pittore aereo.

Ore 22.30
Origin di Andrej Zdravic, Slovenia, 2001, 24’. Come in una sinfonia ipnotica, in Origin assistiamo alla nascita di una nuova terra, al conflitto primordiale tra l’acqua e il fuoco, quando la lava incontra il mare.

Architettura
Shigeru Ban, architecte de l’urgence, di Michel Quinejure, Francia, 2000, 52’. Di fronte alle catastrofi naturali e ai disastri che lasciano migliaia di persone senza risorse e senza casa, l’architetto giapponese Shigeru Ban trova soluzioni alternative mediante l’uso di materiali riciclati.

Domenica 28 ottobre
Ore 17.00
Arte e dintorni
A.B.O. Le arti della critica, di Paola Scremin, Italia, 2001, 60’. Attraverso un’intervista concessa a RaiSat Art, arricchita da materiali d’archivio, Achille Bonito Oliva ci racconta la sua storia e il suo modo particolare di fare critica d’arte.

Ore 18.15
Inventata da un dio distratto, di Maria Lai, Italia, 2001, 52’. In questo film l’artista sarda Maria Lai, nata nel 1919, si racconta davanti alla cinepresa facendoci entrare nel suo mondo di fiabe.

Ore 19.15
Contestation, Rébellion, Subversion. L’art critique depuis Fluxus, di Heinz-Peter Schwerfel, Francia, 1997, 60’. Ripercorrendo quarant’anni d’arte socialmente impegnata, attraverso il lavoro di artisti come Beuys, Kosuth, Gerz, Holzer e molti altri, il film analizza i loro comportamenti e le loro reazioni di fronte alla guerra, alla rivolta studentesca, al consumismo.

Ore 20.15
Architettura
Calatrava, Dieu ne joue pas aux Dés, di Catherine Adda, Francia, 2000, 52’. Una panoramica sulle opere realizzate dal famoso architetto spagnolo Santiago Calatrava che unisce la capacità di disegnare a mano libera le forme che lo ispirano, a straordinarie conoscenze tecnologiche.

Ore 21.30
Arte e dintorni
Sol Lewitt: Four Decades, di Michael Blackwood, USA, 2001, 58’. L’artista americano Sol LeWitt illustra il suo lavoro accompagnandoci nelle sale del museo di Chicago dove è in corso una sua retrospettiva.

Ore 22.30
Fotografia
Jeff Wall, Jean-Pierre Krief, Francia, 2000, 13’. Breve excursus sul lavoro del fotografo Jeff Wall che esplora le connessioni tra fotografia, pittura, cartellonistica, cinema e video.

Arte e dintorni
Daniel Buren: Pas vu, pas pris, di Camille Guichard, Francia, 2000, 52’. Daniel Buren, attraverso una lunga intervista, ci espone le riflessioni filosofiche e politiche che stanno a monte del suo lavoro artistico.


 

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