I lettori scrivono
Da: : Lucia Planamente <luciaplanamente@virgilio.it>
A: "caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Domenica, 3 novembre 2002 16:56
Oggetto: A proposito di Minority Report
Mi è piaciuta molto la riflessione di Carlo Violo su un film che molti aspettavano con tanta curiosità. Io in paricolare avevo delle remore su Spielberg, dati i trascorsi fantascienticfici lontani dagli scenari inquietanti descritti da P. DicK. Mi sono piaciute le metafore dell'aricolo e il riferimento finale all'amore tra uomo e donna.
C'é una cosa del film che mi ha colpito. L'omaggio al dispositivo cinematografico. Le immagini proiettate sulle pareti (tra gli altri le premonizioni/visioni dei precog e quelle che Cruise proietta sulle pareti della propria abitazione). ma la cosa più divertente è stata la rappresentazione di quello che definirei il Final cut del futuro, in cui semplicemente con dei gesti, senza toccare nè tastiera nè schermo, il protagonista "montava" la scena del delitto pre-visto.
Grazie
Lucia
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