Da: Roberto Barzanti <roberto.barzanti@tin.it> 
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it> 
Data: Lunedì, 29 aprile 2002 15:07
Oggetto: Eco e la letteratura



La recensione mi è piaciuta: è di quelle che si fanno leggere perché riassume in poche parole contenuti del libro e indicazioni critiche. Ma in me ha rafforzato una convinzione che nutro da tempo. Eco è di continuo a metà strada: funambolico boutadier che scrivere per mettere in mostra una vorace, enciclopedica intelligenza, debordando sempre dal tono prescelto. Saggista divertito quando dovrebbe raccontare, aneddotico e ammonitore quando dovrebbe descrivere, stilisticamente amorfo perché immerso in un suo compiaciuto eloquio da ovattato salotto.

Anche quando s'indigna contro il Berlusca è più assillato dal gusto della trovata che dalla correttezza del giudizio o dall'efficacia delle risposte. A questo Eco postmoderno e artificioso continuo a preferire l'Eco minimo di un Diario dettato da irriverente sarcasmo. Resta quello il suo più probante registro.

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