I lettori scrivono
Da: Eden <eden50@virgilio.it>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Giovedì, 21 marzo 2002 15:35
Oggetto: Ammazzano
i tecnici della mediazione
Sono d'accordo con l'articolo di Bosetti .Mi sembra tuttavia che
l'appello al dialogo, al confronto da farsi con toni più moderati, a
non tirare per la giacca anche i morti, vittime del terrosrismo, non
sia molto ascoltato. Forse questa stagione poltica e sociale è più
complicata e non semplificata dal venir meno dei vecchi partiti e
delle vecchie ideologie. D'altra parte i mondi nuovi racchiudono
sempre grandi potenzialità ma anche grandi rischi.
Mi auguro che anche in questo nuovo mondo ed in questa nuova stagione
politica resti vivo ed operante la "vecchia" cultura
riformista e gradualista che ,mi pare ,continui ad essere l'unico
antidoto ai permanenti rischi dell'estremismo che primo o poi degenera
sempre nella violenza e nell'assassinio. Purtroppo per far restare
viva questa cultura anche oggi persone intelligenti, capaci e oneste
si espongono a grandi rischi fino al sacrificio.
Onore e merito al loro coraggio ed alla loro memoria che, nel caso di
Biagi, è quella di un valente e stimato studioso e tecnico
ministeriale ma anche di un socialista democratico e riformista. Tale
era e come tale lo voglio ricordare , al di là ed al di sopra dello
schieramento in cui aveva scelto di continuare il suo impegno politico
e sociale e professionale .Da vecchio socialista , rimasto
convintamente nel campo del centro sinistra , dico che la battaglia
perchè prevalga la cultura riformista e gradualista la si può e la
si deve combattere in entrambi gli schieramenti.Gli uomini come Biagi
appartenevano a questa schiera di combattenti.
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