I lettori scrivono
Da: franco borghi <franco.borghi@fbitc.it>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Domenica, 23 dicembre 2001 22:44
Oggetto: Che
significa oggi "riformismo"?
Alla c.a. di Corrado Ocone,
solo un commento. Se nella fondazione c'è anche D'Alema allora si
tratta di un riformismo "vuoto" senza futuro. D'Alema è il
principale responsabile della consegna dell'Italia a Berlusconi. D'Alema
NON ha nulla da dirci che non abbia già detto...tanto basta e ne
avanza.
Dispiace vedere che questi personaggi hanno ancora voce in capitolo
sulle pagine di giornali e riviste... ma NON ne hanno sui giovani e i
DS caleranno ancora con personaggi come D'Alema.
Franco BORGHI
Risponde Corrado Ocone:
Caro Borghi, sono convinto che D'Alema abbia commesso (insieme a tanti
altri) tanti errori. Bisogna evidenziarlo con forza e chiamarlo ad
assumersi le responsalità che ha.
Detto con chiarezza questo, non lo si può mica cacciare dal partito.
E poi: se persino i cattolici perdonano, figurati i liberali. Non
solo: a volte solo dagli errori, anche da quelli politici, può
nascere una consapevolezza più alta che può essere un patrimonio per
tutti. E D’Alema, mi sembra, ha tutte le capacità, intellettuali e
politiche, per capire i suoi errori, apprendere da essi e “trasformarsi”
(processo che potrebbe chiamarsi del “trasformismo” buono).
Fra l’altro, mi sembra che il ragazzo sia sulla buona strada: ha
idee innovative e non italocentriche sul partito e, pur senza assumere
inopportuni toni barricaderi, è fra coloro che oggi sono più critici
su Berlusconi e sulle “aperture” ingiuste e inutili di un tempo.
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