I lettori scrivono
Da: Donata Marangio <donamara@tin.it>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Lunedì, 20 agosto 2001 8:55
Oggetto: Il
romanzo di Cerami
No, non mi è piaciuto il commento di Roat, perchè al contrario mi ha
ammaliato il libro di Cerami. E' vero, la trama è complessa, fin
quasi al contorsionismo, ma è plastica quanto il sinuoso corpo di un'
acrobata. E' vero, i personaggi sono camaleontici, ma in ognuno di
essi risplende, sfavillante, il riflesso delle umane contraddizioni:
forse che Roat ne è immune?
E' vero, alcuni ritratti non sono credibili: ma solo uno scrittore
capace può sostenere la sfida di una storia in bilico tra realismo e
sogno. Infine è vero, la protagonista si abbandona - con modalità
forse un po' da sceneggiata, ma nessuno è perfetto! - ad una
maternità misteriosa; ma ciò avviene, non grazie ad una tardiva
pacificazione con se stessa, "troppo consolatoria, a buon
mercato, inautentica e finanche retorica": semplicemente Morena
si consegna alla Vita, dalla quale è sempre sfuggita attraverso i
propri travestimenti, accettando finalmente di lasciarsi trasportare
dalla Sua corrente, anzichè contrastarla.
Questo libro suggerisce alle donne di essere più femmine, per poter
essere più felici: l'uso della testa ci ha rese libere, ma l'abuso ci
rende più schiave delle nostre bisavole.
E compito dei lettori è leggere i libri, e nuotarci dentro con gioia;
non vivisezionarli!
Senza rancore, buon bagno!!!
Risponde Francesco Roat:
Gentile lettrice,
innanzitutto sono lieto che la recensione di un libro spinga ad un
confronto di idee. Le nostre opinioni su Fantasmi divergono, ma
questo importa poco; ciò che conta è la passione con cui Lei ha difeso
ed io attaccato quel testo. Per inciso, Le ricordo che i
commenti all’ultimo romanzo di Cerami non sono certo stati tutti
positivi.
Quel che mi ha più colpito della Sua lettera è comunque il
convincimento che un lettore non abbia da “vivisezionare” un
libro. Sono d’accordo. Ma un critico sì; anche se smontare i
meccanismi (e gli artifici) letterari può risultare spiacevole.
Con simpatia:
Francesco Roat
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