I
lettori scrivono
Da: Amedeo Cimino <a.cimino@fwcom.ch>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Martedì, 1 maggio 2001 4:00
Oggetto: Italia Anno Zero
Caro Direttore,
grazie all'Espresso, che acquisto ogni settimana da "sempre"
in ogni città dove sono stato, riesco a conoscere a menadito la
situazione socioeconomica, politica e indirizzi utili come il vostro.
Chi sono? Sono uno scrittore romano ospite in Svizzera, ho appena
pubblicato con Armando Editore, Italia Anno Zero, Proposta per una
riforma integrale della società.
Sono stato a casa del professor Labini qualche mese fa, ci siamo fatti
'na bella chiacchierata.
Sono un "topo" di libreria, "La cultura di un popolo é
in libreria", ho letto tutto su Berlusconi, ho decine di libri su
di lui, conosco a menadito la sua storia, il mio prossimo lavoro è Il
Grande Vecchio, non solo su Berlusconi ma sulla Chiesa.
Leggendo l'articolo su L’Espresso mi sono chiesto:"Come
mai tanti intellettuali escono solo ora?" Non sarebbe stato più
giusto ed utile uscire tutti insieme un sei mesi fa, con conferenze,
interviste ed altro? Il guaio italiano è che non abbiamo una vera
classe di intellettuali come quella francese (la storia dimostra
questo e altro) che scende in piazza con il popolo, che si pone in
testa al popolo, aiutandolo a capire senza faziosità, demagogia.
Non vado oltre.
Sono trent'anni che non voto.
Credo che mi abbonerò alla vostra rivista.
Distinti saluti
Amedeo Cimino
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