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Da: Alessandro Baronti <oqyafb@tin.it
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it
Data: Mercoledì, 28 marzo 2001 14:24
Oggetto: APPELLO SI', ma per un NUOVO CENTROSINISTRA

Aderisco al secondo appello. Ritengo che per il Paese, ma anche per il futuro dello stesso CentroSinistra, sia più utile una Coalizione che si qualifichi per le analisi e le soluzioni agli inediti problemi della società globalizzata e multietnica, per le politiche economiche e sociali compiute in questi anni e/o da attuare ancora con concrete riforme. Sarà sterile quel CentroSinistra che si vuole accreditare soltanto come estremo baluardo di democrazia, in una contrapposizione ideologica resa isterica e "fasulla" dalle reciproche grida propagandistiche tese a solleticare antichi istinti e sanguigne passioni per catturare facilmente il consenso elettorale. Come c'è stato un "prima delle elezioni" durante il quale potevamo affrontare con più decisione il problema del conflitto di interessi, piuttosto che quello degli spot elettorali, così ci sarà un "dopo elezioni" nel corso del quale o scompariranno come d'incanto tutte le invettive di oggi (ipotesi più probabile, visto la naturale tendenza all'inciucio e al trasformismo della nostra classe dirigente), dimostrando la pretestuosità delle reciproche accuse, o affogheremo tutti quanti in una delegittimazione reciproca, in un'atmosfera di violenza verbale mass mediatica simile a una guerra civile soft. Penso inoltre che le contraddizioni interne alla cosiddetta Casa delle Libertà siano ufficienti a rendere la loro eventuale nuova esperienza di governo un fallimento, magari non così rapido come quello del '94 (qualcosa almeno di arte tattica avranno imparato), ma altrettanto certo. Il coperchio sopra la pentola a pressione dove cuociono in silenzio destra sociale, iperliberismo, individualismo becero-leghista, statalismo su base nazionalistica e secessionismo mascherato da federalismo, prima o poi, quando avranno le mani in pasta, scoppierà. Se il futuro governo di CentroDestra manterrà fede al programma propagandato oggi per ottenere voti a basso prezzo (meno tasse, più opere pubbliche), avrà grosse difficoltà nell'Europa di Maastricht, se invece non lo metterà in pratica dovrà giustificarsi con i suoi elettori. La nostra propaganda elettorale dovrebbe mettere in evidenza queste contraddizioni dell'avversario oltre alle sue tentazioni censorie. E anche quando denuncia la voglia autoritaria del Polo dovrebbe sforzarsi di mantenere i toni civili e pacati della "gente seria", cioè di coloro che con i fatti hanno risanato l'Italia e ridotto la disoccupazione. Perchè mentre al CentroDestra fa giuoco la rissa, l'invettiva, il sarcasmo, l'offesa, al CentroSinistra giova la concretezza, l'efficienza, la volontà riformatrice, la produzione di idee. Ancora una volta invece accettiamo stupidamente di giocare non solo in trasferta, cioè con lo stile e i mezzi propri dell'avversario, ma addirittura di confrontarci nello sport preferito da Berlusconi che non è il calcio ma la TrashTV. Lasciamo che i Luttazzi seppelliscano gli Sgarbi e i Ferrara!

Alessandro Baronti ale.baro@tin.it 


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