I
lettori scrivono
Da: TOTO NOCERA <totonocera@libero.it>
A: <caffeeuropa@caffeeuropa.it>
Data: Giovedì, 1 marzo 2001 15:44
Oggetto: Commento sul teatro
Sì, il teatro in senso ottocententesco ovviamente il teatro non
esiste più. Non può esistere. C'è, per contro, una certa confusione
oggi anche sul termine "teatro". Paradossalmente esso indica
ciò che designa - qualcosa che si vede, qualcosa che si fa vedere -
in maniera più amplificata di quanto non lo fosse in passato. E in un
modo antiteticamente intimo: il teatro è una questione di intimità,
in cui lo sguardo è reciproco, consapevolmente reciproco, all'interno
di spazi condivisi.
In particolare il cosiddetto spettatore ha maggiori possibilità di
interazione, per cui il mestiere dell'attore consiste nel
"comunicare" la sua arte, ovvero interagire più da vicino
con degli spettatori che hanno ognuno una personalità, una
sensibilità tale da influenzare l'espressione dell'attore stesso. Il
teatro d'autore, oggi, a me pare esattamente una manifestazione
particolare di questa visione generale del teatro.
Toto Nocera
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