Vi
porto su un’isola
Samuele Bersani con Antonia Anania
L’accento
è inconfondibilmente romagnolo, la voce baritonale, decisa e
divertita. Samuele è in viaggio: gli appuntamenti promozionali e le
tappe del tour estivo 2000 incalzano, e noi lo incontriamo
telefonicamente.
Il suo ultimo lavoro, “L’oroscopo speciale”, è uscito a
maggio, preannunciato dalla canzone “Replay”, premio della critica
al Festival di Sanremo 2000.
I testi del suo nuovo CD si tessono di associazioni libere, metafore,
ermetismi ed evocazioni: “con gli anni è facile complicarsi
abbastanza dentro se non tieni a conto il passato”, canta in “Non
portarmi via il nome”. Ironia e malinconia sono le chiavi delel sue
ultime canzoni. A volte sembra di trovarsi nel bel mezzo di un film di
Fellini (“i sogni presi a noleggio” che Samuele canta in
“Replay”): sarà che Bersani è vissuto sulla stessa riviera e ha
respirato certe inimitabili atmosfere…
L’autobiografismo si alterna con storie di altri uomini: attori
fossilizzati in un teatro, proprietari di ipermercati venditori di
pentole, e slavi “fiamme dell’inferno”.
Samuele si diverte a giocare, immaginando di portare i lettori di Caffè
Europa in vacanza con sé.

Facciamo finta di andare in
vacanza insieme. Dove ci porti?
E’ facile: vi porto sull’isola di Stromboli. Sono nove anni di
seguito che vado in vacanza lì, quasi per abitudine ma non solo: a
Stromboli non c’è una macchina da quando arrivi a quando riparti e
credo che in questo momento il traffico sia uno dei problemi numero
uno. E’ un’isola meravigliosa, vi abbiamo girato anche il mio
ultimo video, “Il pescatore d’asterischi”, e ormai conosco tutti
perfettamente.
E poi aldilà del problema pratico del traffico, amo Stromboli perché
è un paradiso, un’isola con un mare meraviglioso attorno, che in
alcune zone addirittura è profondo 900 m. C’è tutto il mistero che
serve per andarsene in vacanza. Potremo fare un’immersione subacquea
o anche un bel giretto in barca: non mi piacciono le ambientazioni da
Vanzina, con ricchi e yatch. No, secondo me ci divertiremo di più a
prendere un barchino, e a perdere l’ancora regolarmente perché
rimane incagliata nei sassi. Anche questo è divertente
Tra una nuotata e un bagno di
sole, sulla zattera,
quale libro da leggere porteresti?
Ci sono quelli che leggono solo d’estate, io invece d’estate non
leggo affatto. Comunque ne potrei portare tanti: mi vengono in mente
un libro di Stefano Benni oppure uno di Gabriel Garcia Marquez, ma in
assoluto i libri che mi emozionano di più sono quelli di Italo
Calvino.
C’è un motivo?
Il suo modo di scrivere, la narrazione, la favola e la fantasia che ci
stanno dietro. E anche la sua mentalità rimasta infantile: sembra che
scriva per i bambini. Trovo affinità tra Italo Calvino e Gianni
Rodari, che scriveva favole proprio per bambini.
Quando saremo sulla terraferma,
luce permettendo, potremmo
guardare un film:
quale e perché?
Non riesco mai a rispondere a una domanda secca del genere: “qual è
il film che preferisci”, perché il cinema è in assoluto la
mia passione e citare un solo titolo non basta. Potremmo vedere il
film che ho visto tre sere fa, e che mi è piaciuto tantissimo: si
chiama “East is east”, ed è la storia di una famiglia pakistana
trapiantata negli Anni 70 a Manchester. I figli sono già diventati
inglesi mentre il padre è un tradizionalista, e vorrebbe che loro
seguissero il suo modo di vivere: che rimanessero pakistani anche in
Inghilterra. Ma alla fine i figli sono diventati già moderni e quindi
si scollano dal padre.
Mi viene in mente questo film perché è l’ultimo che ho visto, poi
ce ne sono tantissimi altri che mi sono piaciuti e che potremmo
vedere, da “American Beauty” a tutto Fellini, che è in assoluto
il regista che preferisco. Oppure, visto che ci troviamo proprio lì,
potremmo vedere anche “Stromboli, terra di Dio”, il film di
Rossellini, magari sulla terrazza di una delle discoteche
dell’isola. Così abbiamo anche le stelle, in alto.
Quale sarà la colonna sonora
di questo viaggio?
Le musiche di Nicola Piovani, che secondo me è bravo quanto Ennio
Morricone, solo che è più giovane

Canticchiando “Giudizi
Universali” (n.d.r.:canzone dell’album precedente) mi sono
soffermata sul verso: “Sei la copia di mille riassunti”…e allora
ho pensato a “Replay”, nel senso di “ricopiare”. Ti
interessano le fotocopie?
(Ride) No, non ho inteso “Replay” come ricopiare ma come il
ritorno di un momento, magari soltanto a livello mentale, un ricordo
chiaramente, una cosa che è ciclica e ti ricapita addosso. “Sei
solo la copia di mille riassunti”, invece, era forse l’offesa più
poetica, ma anche la più forte, rivolta ad una donna, perché è un
po' come dirle: “Sei un Bignami”. Sai queste donne che leggono le
riviste femminili e cercano di essere la sintesi di tutto quello che
hanno letto…
A pensarci però, io per ben cinque anni ho fatto il ragazzo delle
fotocopie al Mystfest, il festival del giallo e del mistero che si
svolge a Cattolica: può darsi
che a furia di farne così tante inconsciamente mi sia rimasto
dentro il concetto della “fotocopia”. “Replay” comunque non è
nata con quest’ottica.
"L’oroscopo
speciale" è il titolo del tuo nuovo lavoro: ci regali una
previsione per l’estate?
Io non credo affatto agli oroscopi, ci credevo solo quand’ero
adolescente perché era la prima domanda che facevo per beccare. Ho
chiamato così il disco perché quando tu compri un giornale dove c’è
l’oroscopo "personalizzato", leggendo le previsioni per il
tuo segno pensi che siano state scritte apposta per te. Ma se siamo in
due ad avere lo stesso segno, ed entrambi leggiamo la stessa cosa, già
si capisce che la previsione non può essere stata fatta su misura per
entrambi.
I titoli dei singoli brani del
CD - “Isola”, “Il fossile”, “Il pescatore di asterischi” -
sono tutti estivi, o meglio che rievocano il mare.
E' un caso?
Non credo di aver fatto appositamente un disco estivo, ma in effetti
questi titoli sanno d’estate e di mare, anche se le conchiglie
fossilizzate a volte si trovano sulla spiaggia ma a volte in montagna,
a tremila metri di altezza.
“Io sono un’isola e le stelle mi hanno circondato / e se cammino
nel silenzio troverò il sentiero per ritornare sulla strada / dove ti
ho lasciato / ogni momento è decisivo in una storia (…) il paradiso
è la meta di chi non ci va”, da “Isola” di Samuele Bersani
Il sito di Bersani è “under construction”, se volete dargli
un’occhiata, l’indirizzo è http://www.samuelebersani.it
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