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"L’Euro-Web? Su cellulari e tv"


Erkki Liikanen con Massimo Cerofolini

 

La rimonta tecnologica dell'Europa passa per i telefonini e per la tv digitale. Solo puntando dritti su questi due mezzi d'accesso alla Rete, alternativi al computer, si puo’ colmare il ritardo rispetto agli americani. E’ la strategia di Erkki Liikanen, commissario europeo alle comunicazioni. "L'Europa - sostiene Liikanen - e’ leader mondiale quanto a diffusione di cellulari, ce ne sono 140 milioni, e al pari degli Stati Uniti per numero di televisori digitali, 10 milioni circa. Dobbiamo partire da questi dati. E comprendere che cellulari e tv sono strumenti piu' familiari rispetto ai pc".

Per quali ragioni l’Europa e’ cosi’ indietro rispetto agli Stati Uniti?

"Abbiamo un tasso di penetrazione della Rete ancora molto basso, appena un terzo di quello del mercato americano. La colpa e’ soprattutto dei costi troppo elevati per l’accesso: le tariffe telefoniche sono ancora molto care. E poi c’e’ un grosso problema di conoscenza dell’informatica: i 15 milioni di disoccupati nell’Unione devono essere messi in condizione di acquisire rapidamente gli strumenti del linguaggio di Internet. Purtroppo, oggi, chi non e’ in grado di dialogare con il Web e’ destinato a essere lasciato sul ciglio della strada".


Una grossa fetta della nuova economia dominata da Internet riguarda il commercio elettronico. Qual e’ la sua previsione rispetto a questo settore?

"L’e-commerce non e’ soltanto un affare tecnologico, ma un sistema che rivoluziona le tecnologie, l’organizzazione aziendale, l’orario di lavoro, il marketing. Credo che il grosso delle potenzialita’, diciamo l’80 per cento, riguardera’ il cosiddetto commercio business to business, quello cioè che si svolge tra le imprese. Soltanto una minima parte riguardera’ il commercio tra imprese e consumatori".

Quali sono le priorita’ dell’Unione europea?

"Primo, consentire ai cittadini un accesso a basso costo a Internet. Secondo, introdurre al piu’ presto l’alta velocita’ nella navigazione in Rete: entro la fine dell’anno creeremo un network di ricerca per migliorare le prestazioni online. Terzo, disciplinare il commercio elettronico, terreno su cui esiste un vuoto normativo".

Anche le pubbliche amministrazioni si adeguano all’era digitale?

"Il nostro piano e’ quello di realizzare il cosiddetto e-governance, il diritto di accesso tramite la Rete a tutte le informazioni necessarie al cittadino. E’ un modo con cui i governi possono assicurare trasparenza e maggior rispetto per la vita delle persone. C’e’ poi un capitolo importante: quello delle categorie che possono avere maggiori difficolta’ ad accedere alla Rete, come i disabili e gli anziani. Compito dell’Europa e’ tutelare anche i loro diritti nella nuova era digitale".


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