Proporzionale o maggioritario?
Silvio Berlusconi, Fausto Bertinotti, Emma
Bonino, Enrico Boselli, Walter Veltroni, Arturo Parisi con Bibi David
Il dibattito politico in vista delle regionali del 16 aprile si fa sempre più acceso.
Ad esacerbare gli umori si aggiunge il nodo della legge elettorale. Pochi giorni fa
Berlusconi, a sorpresa, si e' schierato con i proporzionalisti, suscitando polemiche a non
finire. Chi sostiene tenacemente il maggioritario, da Veltroni a Parisi alla Bonino, spara
a zero su vecchi e nuovi proporzionalisti. Questi, da Bertinotti a Boselli, rispondono
difendendo le loro ragioni. Li abbiamo ascoltati per fare con loro il punto della
situazione.
WALTER VELTRONI (Ds) "E' insensato criticare il sistema maggioritario. Proprio grazie
ad esso infatti, nei primi anni '90, fu possibile superare i danni di Tangentopoli ed
evitarne possibili epiloghi drammatici. Senza alcun dubbio chi oggi promuove il
proporzionale lo fa con il fine di destabilizzare o di far "ristagnare" il
panorama politico. Penso a Bertinotti, che ormai da anni contrasta ogni scelta della
maggioranza. Non cessa poi di stupirmi l'atteggiamento del Cavaliere forzista. Fu lui a
sottoscrivere nel '94 un disegno di legge per il maggioritario, e oggi eccolo schierarsi
dalla parte opposta! Si tratta, probabilmente, di scelte personali che nulla hanno a che
fare con l'individuazione del sistema migliore per il Paese".
EMMA BONINO (Lista Bonino) "Il sistema maggioritario è adattissimo all'era della
globalizzazione e della new economy. Scegliere il proporzionale vuol dire fare una salto
indietro, a una stagione superata, in cui ogni decisione politica, economica e sociale era
resa laboriosa dalla presenza di un numero infinito di partiti. Se è vero che il
maggioritario all'italiana non è ancora un esempio di perfezione e coerenza, ciò non
vuol dire che sia meglio volgersi verso un passato fallimentare di partitocrazia"
ARTURO PARISI (Democratici) "Il superamento dei mali causati dalla Prima Repubblica
si deve al maggioritario, un sistema vincente che ha favorito la governabilità. Fu grazie
ad esso che tanto Berlusconi nel '94 quanto Prodi nel '96 salirono a Palazzo Chigi.
Puntare sul proporzionale vuol dire restaurare masochisticamente un periodo politico non
certo glorioso per l'Italia. Sono convinto che il sistema proporzionale tedesco non sia
applicabile da noi: chi vi fa appello dimentica la storia di un Paese che ha assistito
all'onda di Tangentopoli e all'illegalità dilagante".
SILVIO BERLUSCONI (Forza Italia) "Un'analisi attenta degli ultimi anni mostra con
chiarezza quanto il maggioritario si sia mostrato un sistema inadeguato e perdente. Io,
che ho promosso questa forma di sistema elettorale, mi sono dovuto ricredere, scontando
una dolorosa delusione. Le posizioni del mio partito su questo tema saranno chiarite in
seguito, dopo il nostro Consiglio nazionale. Per ora posso solo prendere atto delle
illegalità e degli imbrogli che l'attuale maggioritario ha causato nella nostra vita
politica".
FAUSTO BERTINOTTI (Rifondazione comunista) "Le promesse del maggioritario si sono
rivelate fallaci. Le speranze in quel sistema sono da tempo esaurite. Il proporzionale,
con un cancellierato alla tedesca, è un sistema dignitoso e auspicabile per risollevare
il Paese. Fino a oggi questo maggioritario approssimativo e improbabile non ha fatto che
logorare un'Italia già in serie difficoltà .Lo sfascio all'interno della politica è
sufficiente a mostrare quanto da noi il maggioritario, oltre a non funzionare, sia
distruttivo."
ENRICO BOSELLI (Sdi) "Chi davvero trae vantaggi dal maggioritario sono i Ds, che
consacrano con questo sistema la loro volontà egemonica. Coloro che non vogliono subire
un'ingiusta prevaricazione e che puntano su un sistema democratico sicuramente voteranno
No al referendum sulla legge elettorale".
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